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Via i tavolati dalle scogliere, fioccano le ordinanze di demolizione

Una nuova raffica di ordinanze di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi si abbattono su Casamicciola Term. Destinatari diversi cittadini, “mittente” l’ente di Palazzo Bellavista con i provvedimenti che sono stati firmati dal responsabile dell’ufficio tecnico Vincenzo D’Andrea e dal geom. Antonio Piro. Nel dispositivo n. 34 si parte dalla nota dello stesso UTC dello scorso 3 aprile con la quale si chiedeva al comando della polizia municipale «di accertare, con urgenza, per l’emissione dei provvedimenti di competenza di questo ufficio, se le strutture montate su aree demaniali, scogliere ed arenili, per l’esercizio delle attività di stabilimento balneare, risultino rimosse o meno, in quanto, allo stato, non risultano agli atti rilasciate le autorizzazioni necessarie per il montaggio o mantenimento annuale». Nel caso in questione il 15 aprile gli uomini guidati dal comandante Giovanni Mattera trasmettevano una pec dalla quale risultava che la società Barracuda – affidatario della gestione dell’area demaniale “terrazza sul depuratore”, «non ha provveduto a rimuovere gli arredi ivi sistemati». Le opere in questione, per la cronaca, risultano realizzate in via Salvatore Girardi. Da qui «ritenuta la sussistenza del pubblico interesse, anche in considerazione del fatto che l’esercizio dei poteri sanzionatori della pubblica amministrazione è attività vincolata e priva di margini di discrezionalità, ordina alla società Barracuda sas di rimuovere gli arredi ivi sistemati e di ripristinare il precedente stato dei luoghi entro 90 giorni dalla notifica della presente».

La procedura di cui sopra è la stessa che ha motivato anche l’emissione dell’ordinanza n. 33 che parte sempre dalla richiesta dell’UTC alla polizia locale. I controlli dei tutori dell’ordine hanno evidenziato che la società Acquamarina srl, affidatario della gestione di area attrezzata su scogliera, «non ha provveduto nel rispetto della detta autorizzazione a smontare la struttura in ferro con sovrastante tavolato montata sulla scogliera in area demaniale. Le opere di cui sopra sono state realizzate in Casamicciola Terme alla via T. Morgera». Non cambia la musica nemmeno nella terza ordinanza, la n. 32, dove viene sempre evidenziato il mancato rilascio delle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività. E così stavolta i vigili urbani hanno trasmesso lo scorso 19 aprile all’architetto D’Andrea una relazione nella quale spiegano che Paolo Mennella «non ha provveduto a smontare la struttura in ferro montata sulla scogliera in area demaniale ad eccezione delle sole pedane di calpestio che risultavano rimosse», tutto questo in via Salvatore Girardi. Stessa sorte si evidenzia anche dai contenuti dell’ordinanza n. 31, destinatario la società Pisani srl di Francesco Pisani, titolare della concessione demaniale n. 5 rilasciata il 26 giugno 2009 che «non ha provveduto a smontare la struttura in ferro montata sulla scogliera in area demaniale, né i locali bar con accessori», opere realizzate in via Salvatore Girardi. L’ultimo provvedimento adottato sempre a seguito dei controlli eseguiti dal comando di polizia municipale è quello a carico di Giovanni Pitone, affidatario della gestione di area attrezzata su scogliera. Anche nel caso di specie si contesta che l’interessato «non ha provveduto nel rispetto della detta autorizzazione a smontare la struttura in ferro montata sulla scogliera in area demaniale, ad eccezione di parte del tavolato di calpestio sovrastante». Pure nel caso di specie la location è il lungomare casamicciolese e cioè via Girardi.

Per la cronaca le ordinanze in questioni sono state trasmesse per quanto di competenza anche a Procura della Repubblica, locale Stazione dei carabinieri, commissariato di polizia e Sovrintendenza. Ovviamente i destinatari delle stesse hanno sessanta giorni di tempo per ricorrere al Tar o centoventi per il ricorso straordinario al Capo dello Stato. In realtà, però, a tutti gli interessati basterà pagare le sanzioni pecuniarie cui si trovano per non aver smontato le strutture al termine della scorsa stagione estiva. Il Comune di Casamicciola, infatti, il prossimo anno bandirà l’affidamento dei nuovi tavolati alla luce del nulla osta ottenuto dal piano urbanistico comunale. La giunta municipale, con un provvedimento ad hoc, ha già deciso che per la stagione in corso si opererà in regime di “prorogatio”, lasciando agli attuali concessionari il diritto di continuare ad operare, sempre che come detto sanino la propria posizione con il Comune di Casamicciola (in caso contrario non potrebbero nemmeno partecipare alla gara del 2018). Poi sicuramente ci sarà battaglia sotto tutti i punti di vista, considerato che ci troviamo davanti a strutture che fanno gola e non poco per la posizione e per la capacità di creare ricchezza ed economia. Insomma, ne vedremo delle belle, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo.

Gaetano Ferrandino

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