CRONACAPRIMO PIANO

L’ISOLOTTO DELLO SPACCIO

Operazione della polizia che spedisce a Poggioreale il 51enne Umberto Liccardo, gestore di un’attività commerciale in quel di Sant’Angelo: al termine di una serie di perquisizioni, gli agenti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro circa 3 chili di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana e cocaina. L’uomo deve rispondere anche di ricettazione

Un’attività investigativa condotta in maniera serrata e repentina, partita a seguito di una fonte confidenziale di quelle su cui le forze dell’ordine specializzate in determinati settori possono sempre fare affidamento. E che aveva messo gli agenti del commissariato di polizia di Ischia (che peraltro già avevano cominciato a sentire “puzza di bruciato”) – guidati dal vicequestore Ciro Re – su una pista decisamente interessante legata a un possibile traffico di sostanze stupefacenti. Una pista che conduceva nel suggestivo borgo di Sant’Angelo a Serrara Fontana, località tanto suggestiva e glamour nel periodo estivo quanto di fatto completamente silenziosa e deserta adesso che ci troviamo in inverno inoltrato. Eppure da quelle parti si registrava un via vai decisamente insolito considerando la stagione e questo aveva lasciato supporre che ci si potesse trovare in presenza di una piazza di spaccio anche di un certo rilievo. L’operazione dei poliziotti è partita nel primo pomeriggio di venerdì, quando gli stessi si sono portati proprio a Sant’Angelo: i tutori dell’ordine, nel corso dell’attività investigativa, avevano indirizzato le loro attenzione su un commerciante del posto ed in particolare su un negozio di souvenir  dove verosimilmente lo stesso avrebbe venduto stupefacenti tanto a residenti che a turisti in vacanza sull’isola.

Intorno alle 17 gli agenti procedevano ad un appostamento con l’intento di verificare la veridicità delle notizie apprese. Qui notavano il titolare del negozio “L’isolotto d’Ischia”, il 51enne Umberto Liccardo (personaggio incensurato e assolutamente insospettabile) affacciarsi spesso all’esterno dell’esercizio e guardarsi intorno quasi a volersi sincerare di non essere osservato o magari verificare se stesse arrivando qualcuno. Poi rientrava dentro armeggiando dietro al bancone senza che si capisse cosa stesse facendo, un atteggiamento che certo lasciava più di qualche sospetto. A un certo punto il personale a disposizione di Ciro Re ha deciso di vedersi chiaro avvicinandosi ulteriormente al negozio: a questo punto però il Liccardo, resosi conto forse che si trovava dinanzi a dei poliziotti, è corso tempestivamente dietro il bancone stesso quasi come se volesse celare qualcosa. Un’operazione non riuscita e gli agenti hanno notato che nell’area si trovavano due cucchiaini intrisi di polvere bianca e un bilancino di precisione. Ma non è tutto, nel negozio si avvertiva distintamente un forte odore di marijuana. A questo punto il soggetto veniva edotto che si sarebbe passati ad una perquisizione dell’attività ubicata in via Chiaia delle Rose.

E questa tipologia di attività dava un risultato davvero clamoroso, al punto da registrare uno dei sequestri di sostanza stupefacente più significativi mai registrati sull’isola negli ultimi anni. Infatti gli agenti all’interno dell’esercizio commerciale (dopo aver trovato il Liccardo in possesso di 500 euro, suddivisi in banconote di vario taglio), hanno rinvenuto 4 involucri con circa 2 grammi di cocaina, 6 panetti e 4 pezzi di hashish del peso complessivo di circa 650 grammi e 3 bustine con circa 20 grammi di marijuana; ancora, in un locale adibito a deposito, gli agenti hanno trovato altri 2 involucri contenenti circa 57 grammi di cocaina e 3 orologi di un noto marchio, che dalle prime risultanze compiute sono risultati falsi. Inoltre, essendovi fondato motivo di ritenere che potessero esservi ulteriori elementi in ordine ai fatti per i quali si stava procedendo, i poliziotti hanno esteso l’attività di controllo presso l’abitazione dell’indagato e in un garage in suo uso dove hanno rinvenuto e sequestrato 4 involucri di hashish del peso complessivo di quasi 1,6 kg e diverso materiale per il confezionamento della droga. Insomma, complessivamente parliamo di quasi 3 chili di droga, un quantitativo ingente gestivo da un 51enne fin qui assolutamente sconosciuto alle forze dell’ordine. Umberto Liccardo a questo punto veniva dichiarato in arresto e condotto presso gli uffici del commissariato di via delle Terme per essere sottoposto agli adempimenti di rito. Lo stesso è stato poi tradotto presso il carcere di Poggioreale dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Dovrà rispondere non soltanto di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti ma anche di ricettazione: ai poliziotti, infatti, non ha saputo spiegare la provenienza dei tre Rolex “pezzotti” andando ad aggravare ulteriormente la sua posizione.

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