CRONACA

Corsa soppressa per gli studenti ischitani, appello a De Luca

Il presidente dell’Autmare, Nicola Lamonica, ha trasmesso una accorata nota al governatore chiedendo di ripristinare la cosiddetta “Cumana”, dopo l’allarme lanciato dalla preside del Nautico

Sempre e da sempre in prima linea, specialmente quando si tratta degli utenti delle vie del mare, che nelle isole del Golfo di Napoli da tempo ormai non hanno certo vita facile. E così Nicola Lamonica, presidente dell’associazione Autmare, ha inoltrato una nota al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, raccomandando una maggiore attenzione verso i pendolari facendo anche specifici riferimenti. Lamonica esordisce ricordando al suo autorevole interlocutore che “vivere sulle isole nella incertezza della mobilità minima indispensabile per la sanità ed il pendolarismo dei presidi sanitari, per i pubblici uffici, per il pendolarismo scolastico tra Ischia e Procida e per gli approvvigionamenti quotidiani sicuramente non dà serenità e diritti.

Sulla mobilità marittima minima ed essenziale molto si è detto e scritto finora ed i giusti equilibri tra le esigenze dei vari utenti non sono mancati; non vorremmo ora che qualcuno approfittasse del Covid 19 per racimolare a suo vantaggio qualche corsa in meno! Allo stato occorre un Suo autorevole ed immediato intervento sulle esigenze espresse dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Salette Longobardo dell’Ist. Tecnico Nautico di Procida al Suo Sindaco relativamente al ripristino della corsa delle 07.30 da Ischia per Procida e Pozzuoli (la storica corsa della Cumana)”. Una corsa che, una volta soppressa, creerebbe tantissime difficoltà agli studenti che da Ischia quotidianamente raggiungono l’isola di Arturo per frequentare la scuola, e che sarebbero costretti ad una assurda partenza alle 6.20 del mattino.

Da qui le richieste di Lamonica al governatore: “Ciò posto – scrive il presidente dell’Autmare – anche al fine di non negare altri diritti come il pendolarismo da e per i Presidi sanitari di Lacco Ameno e di Procida soprattutto per evitare turni stressanti e la mobilità per la salute, particolarmente essenziali in un momento così difficile da covid19, spero che convenga con la scrivete Ass.ne sulla necessità di riavviare un percorso istituzionale democratico e di confronto aperto ed inclusivo di tutte le utenze (enti locali  compresi!) al fine di definire il quadro dei servizi minimi in tempo di pandemia. In tal senso l’Associazione confida in un Suo intervento per la convocazione urgente della Consulta Regionale per la Mobilitàanche per evitare che a decidere siano tutti fuorché i diretti interessati e che il quadro dei servizi marittimi rimanga nella discrezionalità di pochi. Nell’attesa di un cortese riscontro, voglia accettare i miei cordiali saluti”.

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