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Vie del mare, inizio di novembre con tanti disagi per i viaggiatori

Ponte di Ognissanti decisamente non privo di disagi per gli utenti delle vie del mare ed in particolar modo per quanti a cavallo tra il 3 e il 4  Novembre hanno deciso di viaggiare a bordo delle Caremar. Disagi che sarebbero da addebitare, questa volta, al poco personale in servizio presso la biglietteria napoletana della suddetta compagnia di navigazione, ubicata a Porta Di Massa.  I problemi maggiori, infatti, sarebbero stati riscontrati soprattutto con le corse traghetto delle 17.25 e delle 17.30 rispettivamente dirette a Capri e ad Ischia. Le due partenze quasi in contemporanea sarebbero state infatti gestite da un solo addetto alla biglietteria che ha così dovuto servire, al limite delle proprie possibilità, la lunga coda di utenti che, vista la concomitanza del lungo ponte festivo, erano decisamente più numerosi del solito. Decine di passeggeri, quindi, non sarebbero riusciti ad acquistare in tempo utile il proprio titolo di viaggio e per tale motivo, temendo di perdere il traghetto, si sarebbero precipitati all’imbarco per chiedere al personale di essere autorizzati a salire a bordo pur sprovvisti di biglietto.

Tale situazione si sarebbe verificata per lo più gli utenti in partenza per Capri, ma  la vicenda non ha mancato di scatenare numerosi malumori anche da parte dei viaggiatori diretti verso Ischia che seppur siano riusciti ad acquistare il  titolo di viaggio alla biglietteria, hanno dovuto fare i conti con l’ovvio ritardo della partenza della nave . Giornate quindi decisamente caotiche agli imbarchi per le isole dove già nei giorni scorsi si erano verificati non pochi problemi. Ancor prima dell’arrivo del ponte festivo, infatti, diversi disagi avevano dovuto subite i pendolari ischitani a causa dell’improvvisa soppressione, causa motivi tecnici, di alcune corse aliscafo, sempre  delle medesima compagnia di navigazione e sospese poco prima dell’orario di partenza.Nulla di nuovo, insomma, in casa Caremar dove l’autunno anche quest’anno non sembra stia procedendo nel migliore dei modi, non solo per gli utenti ma anche per quanti lavorano a bordo della compagnia di navigazione che da quando è stata privatizzata e ceduta al gruppo Snav-Rifim sembra stia riscontando molti più problemi di quanto non ne avesse  prima.

LE RISPOSTE DELLA COMMISSIONE UE. Ed è proprio riguardo alla intricata vicenda della privatizzazione che recentemente la Commissione UE si sarebbe nuovamente pronunciata, con un verdetto che tuttavia non aggiunge nulla di nuovo a quanto già espresso lo scorso anno.  Come si ricorderà lo scorso Giugno, sulle colonne di questo giornale, avevamo parlato dell’interrogazione depositata dall’europarlamentare Marco Valli, insieme a Perniciola Pedici, alla Commissione UE, in merito alla cessione della Caremar, avvenuta nel 2015,  al gruppo Rifim per circa sei milioni di euro e che aveva poco convinto ben più di qualche soggetto.  Nella interrogazione depositata i due eurodeputati avevano chiesto a che punto fossero le indagini a riguardo.che la Commissione europea aveva annunciato di aver intrapreso nel marzo del 2016. Nello specifico era stato chiesto anche entro quale termine la Commissione avesse intenzione di concludere le indagini e di adottare una decisione definitiva, e quali azioni avesse intenzione di intraprendere sotto il profilo delle norme antitrust al fine di assicurare il ripristino delle normali condizioni di concorrenza.

Ebbene, a tal proposito, Margherita Vestager, membro del Parlemento Europeo, nelle scorse settimane, ha risposto all’interrogazione dei due europarlamentari sostenendo che la «Commissione Eu sta proseguendo le indagini relative a tutte le società dell’ex gruppo Tirrenia e dei loro successori e che il regolamento Ue del Consiglio non impone scadenze vincolanti per l’adozione di una decisione definitiva a seguito di un’indagine formale, ma che comunque, sul Caso Carmar, così complesso ed ampio, l’indagine sarebbe tutt’ora in corso e sarà conclusa a tempo debito».  In relazione ai quesiti relativi alla garanzia delle norme di concorrenza, invece la Commissione avrebbe ceduto la palla all’ Antitrutst Italia. « In considerazione – scrive, infatti, la Vestger- delle precedenti indagini condotte nel settore e del fatto che i servizi in questione riguardano rotte interne italiane, l’autorità garante della concorrenza e del mercato si trova nella posizione ideale per continuare a monitorare la situazione del mercato ed adottare qualsiasi misura possibile contro eventuali violazioni del diritto nazionale o dell’UE». Insomma, da parte della Commissione UE, ancora una volta, nessuna verdetto definitivo sul caso Caremar.

Sara Mattera

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