CRONACAPRIMO PIANO

Vie del mare, scontro frontale con la Regione

Le amministrazioni comunali isolane alzano la voce sul nuovo piano di servizi minimi per il trasporto pubblico marittimo che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2026. Contestata, in particolare, l’assenza di una fase di confronto con i territori interessati. E poi serve maggiore trasparenza e partecipazione. Tutti i timori e le perplessità…

E’ scontro totale con Palazzo Santa Lucia. Non è la prima volta che succede, non sarà l’ultima, al punto tale che viene da pensare che in fondo la cosa nemmeno fa quasi più notizia. Le amministrazioni comunali dell’isola alzano la voce sul nuovo Piano dei Servizi Minimi per il trasporto pubblico locale via mare, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio 2026. Con una nota congiunta indirizzata alla Regione Campania, i sindaci di Ischia hanno chiesto la sospensione immediata dell’iter amministrativo, contestando l’assenza di una vera fase di confronto con i territori direttamente interessati. Alla base della richiesta – protocollata in risposta alla comunicazione regionale n. 17154/2025 – c’è l’esigenza di garantire maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte che riguardano la mobilità marittima da e per le isole. Un tema che tocca da vicino la vita quotidiana di migliaia di residenti, pendolari, lavoratori del turismo e studenti.

Nei giorni scorsi, i Comuni isolani hanno incontrato rappresentanti delle categorie economiche e sociali più coinvolte: autotrasportatori, agenzie turistiche, pendolari e operatori del trasporto hanno espresso preoccupazioni e rilievi tecnici sul nuovo assetto dei collegamenti proposto dalla Regione. “Il trasporto pubblico non è solo una questione tecnica, ma un pilastro per la qualità della vita e lo sviluppo del nostro territorio,” si legge nella dichiarazione firmata congiuntamente dai rappresentanti istituzionali. “Il piano dei servizi minimi dei trasporti è un argomento molto delicato e di primaria importanza per le comunità coinvolte. Richiede una conciliazione attenta e un’analisi approfondita, in modo da poter contemperare le esigenze di tutte le comunità isolane e garantire un servizio equo e sostenibile per tutti”. In particolare, viene giudicata insufficiente la tempistica concessa per le controdeduzioni, troppo stretta per consentire valutazioni approfondite e proposte alternative credibili. Da qui la richiesta di aprire al più presto un tavolo di concertazione con la Regione Campania, che permetta di rivedere le linee guida del piano con un approccio più condiviso. La posta in gioco non è banale: si tratta di definire l’organizzazione futura dei collegamenti marittimi da e per Ischia e Procida, in un contesto in cui la mobilità è un nodo vitale, non solo per i residenti ma anche per l’economia turistica. Le amministrazioni dell’isola hanno espresso massima disponibilità al dialogo, ma avvertono che senza un reale coinvolgimento del territorio, ogni riforma rischia di restare scollegata dalla realtà. Ora si attende una risposta da parte della Regione.

Sull’argomento è intervenuta, con una visione e un punto di vista molto critico, anche la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala che si è così espressa: “Siamo in forte ritardo e, purtroppo, soprattutto conoscendo il personaggio De Luca, coi ravvedimenti e le iniziative tardive, non si costruisce il futuro”, esordisce l’esponente di Fratelli d’Italia prima di aggiungere: “Comprendo e condivido le richieste dei sindaci ischitani ma dalla politica isolana – e lo dico da ex e attuale consigliera regionale che nel recente passato ha aperto vere e proprie inchieste sulla mala gestione dei trasporti marittimi con e verso le isole – mi sarei attesa ben altro fiato sul collo su di un’amministrazione regionale prezzolata e che tutto coltiva fuorché gli interessi dei nostri concittadini. Come, del resto, dimostra il silenzio sulla questione della sede distaccata del Tribunale, il trattamento riservatoci in termini di strutture ospedaliere, dell’emergenza casa, per non parlare appunto dei trasporti”. Le reazioni dalla vicina isola di Procida, invece, sono state affidate alle parole della consigliera delegata Lucia Mameli: “Il Comune di Procida, guidato dal Sindaco Raimondo Ambrosino, con la delegata ai trasporti marittimi e il delegato al mare hanno partecipato a un incontro in Regione Campania per discutere il piano dei servizi minimi di trasporto marittimo. Tuttavia, da una prima analisi, è emerso che il piano non risponde alle esigenze della comunità di Procida. Per affrontare questo problema, il Comune ha inviato le modifiche e variazioni all’ACAMir, l’agenzia di Mobilità della Regione Campania, sulla base delle richieste avanzate e condivise con le varie commissioni consiliari, le associazioni di categorie e le rappresentanze dei pendolari. Il Comune di Procida è determinato a trovare una soluzione che soddisfi le esigenze dei suoi cittadini e sta lavorando a stretto contatto con la Regione Campania affinché le richieste avanzate dai procidani non siano ignorate”.

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