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Vigile in manette ad Ischia, martedì faccia a faccia col gip

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA.  È stato fissato al prossimo martedì primo dicembre l’interrogatorio di garanzia per il Maresciallo dei Vigili Urbani di Ischia, Michele Costagliola Di Fiore, colpito nei giorni scorsi da un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, la dottoressa Maria Gabriella Pepe, su richiesta della locale Procura della Repubblica (settore reati contro la pubblica amministrazione), di misura cautelare impositiva degli arresti domiciliari. Il sottoufficiale della Polizia Municipale, difeso dall’avvocato Immacolata Capuano, risulta  gravemente indiziato del reato di peculato continuato in danno dell’ente Comune di Ischia. All’atto dell’applicazione della misura cautelare nei confronti del pubblico ufficiale, gli sono stati sequestrati due telefoni cellulari e le chiavi del suo motociclo. Sono queste le prime conseguenze pratiche della vicenda che coinvolge il Maresciallo ischitano che, secondo la tesi della Procura, avrebbe sottratto in totale più di 87.000 euro, una cifra considerevole,  proveniente dal pagamento delle contravvenzioni al codice della strada e destinata al Comune. Le prime avvisaglie della spiacevole vicenda si ebbero già la scorsa estate, quando una serie di accertamenti amministrativi permise di rilevare un ammanco di oltre 4500 euro sul totale delle somme ottenute dalle riscossioni delle contravvenzioni nel corso del 2015. Immediatamente il maresciallo fu collocato in ferie, mentre ai controlli della commissione di disciplina si aggiunsero le indagini della Procura (a cui era stata indirizzata formale denuncia). I relativi accertamenti, diretti dal Pubblico Ministero Alfonso D’Avino, hanno permesso di stabilire che le somme sottratte dal Maresciallo Costagliola Di Fiore non si limitavano ai pagamenti dell’anno in corso, ma si spingevano indietro nel tempo: addirittura, nel quinquennio 2011-2015, le indagini hanno accertato che  Costagliola si era appropriato della somma complessiva di euro 87.245,68 suddivisa per le varie annualità. Da quanto emerso si evince quasi l’esistenza di uno “schema” usato dal Maresciallo nel “distrarre” le somme raccolte con l’attività di vigilanza stradale. Nel primo anno, infatti, sembra che sui 42.745,62 euro, il pubblico ufficiale abbia “trattenuto” indebitamente la somma di 8.649,36 euro, mentre nel corso del 2012, su quasi 50mila euro, il Vigile si sarebbe appropriato di quasi 20mila euro. Stessa somma per l’anno successivo, mentre l’apice veniva toccato nel 2014 quando, secondo la Procura, su oltre 91mila euro incassati dalle contravvenzioni, il Maresciallo si sarebbe impadronito di oltre 35mila euro. Una vera e propria “escalation”, bloccata soltanto dai controlli intervenuti quest’anno. Gravi, secondo la Procura, gli indizi di colpevolezza a carico dell’esponente della polizia municipale di Ischia, che hanno indotto gli inquirenti a richiedere gli arresti domiciliari, richiesta accolta dal GIP, a fronte della reiterazione della condotta per più anni, mostrando, secondo il P.M., di non aver alcun rimorso circa il suo operato, oltre al “totale spregio per il patrimonio dell’amministrazione di appartenenza”: insomma, i fatti contestati sarebbero così gravi da non ritenere applicabile il beneficio della sospensione della pena. Come già anticipato nei giorni scorsi, la vicenda va letta anche alla luce dello stato di salute del Maresciallo Costagliola, affetto da ludopatia, una patologia che ne ha richiesto la cura presso un centro specializzato in terraferma, dopo un iniziale trattamento presso il centro di salute mentale di Ischia. Circostanza che lascia supporre che il pubblico ufficiale abbia speso al gioco il denaro sottratto alle casse pubbliche. Un aspetto che riaccende i riflettori su un tema delicato, non nuovo alle cronache isolane, dove ormai esso emerge non solo come fenomeno sociale, bensì come una vera e propria malattia in grado di distruggere l’esistenza di chi ne è colpito, e di coinvolgerne le persone vicine. Ricordiamo, esattamente un anno fa, il convegno tenutosi all’Hotel Re Ferdinando di Ischia, dove il Prof. Vittorino Andreoli, psicoterapeuta di fama internazionale, tenne una lectio magistralis in cui vennero approfonditi gli aspetti più significativi e sconosciuti della ludopatia e delle sue conseguenze.

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