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Vigna dei Mille Anni: la vendemmia delle emozioni

Di Malinda Sassu

L’estate sta per congedarsi, il sole diventa più timido e le giornate più corte ma il mare è ancora di un azzurro accecante ed è ancora più bello se visto da qui, a quattrocento metri di altezza. Dall’alto di questo spettacolo naturale, tra i quindici ettari di boschi, querce e corbezzoli, sembra di vivere un’unica stagione, incuranti delle condizioni climatiche sul resto dell’Isola. E chi vendemmia tra questi filari a picco sul mare, lo sa bene: l’anticiclone dei Maronti, così come lo chiamano da queste parti, ha sempre protetto la località Jesca; se altrove pioveva, qui splendeva il sole, e così è stato anche quest’anno. Le particolari escursioni climatiche hanno permesso che l’acidità delle uve raggiungesse il picco ottimale e che il corredo aromatico si arricchisse di aromi fruttati e intensi. Non di meno i polifenoli che saranno ricchi e benefici. Segno che quella del 2016 sarà un’ottima annata, una di quelle da ricordare. Si nasconde agli occhi del passante la Vigna dei Mille Anni, a Serrara Fontana, ma non alla vista di Madre Natura che, in tempo di vendemmia, la rende ancora più bella, se mai ci fosse bisogno di ulteriore incanto da aggiungere a quest’angolo di paradiso. Uno dei vigneti più belli dell’Isola. Quel ritmo armonico di filari a picco sul mare sono ormai tinti di rosso, in attesa che il loro “padre enologico” Andrea D’Ambra tramuti in prezioso nettare il frutto di quelle vigne senza tempo. L’eleganza del Cabernet è pronta ad unirsi alla forza di Piedirosso e Aglianico, per invecchiare insieme, in lunghi 18 mesi di pazienza e amore. È stata una vendemmia di emozioni quella dell’11 settembre, nella Tenuta di Benedetto Migliaccio, di quelle che raccontano la poesia dei luoghi, di vigneti che pulsano di storia, di 130 quintali di uva raccolte e che in un anno sono state cullate con sapienza e sacrificio, tra la terra e il cielo di Ischia, scaldate dal sole e dalle vicine fumarole.

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Uve sanissime e trattamenti appropriati, vigne pettinate, pulite e foglie molto belle nonostante un tempo bizzarro e pieno di sorprese. È vero, è ancora un po’ prestino per tirare le somme e i prossimi giorni in cantina saranno fondamentali, ma il tempo promette bene e la mano dell’enologo Andrea D’Ambra anche, e soprattutto: “È un’uva particolare, non c’è niente da fare” racconta “nonostante il tempo balordo fino a giugno, con le piogge e il vento freddo di aprile che altrove hanno compromesso l’allegagione, qui non abbiamo avuto uve marce ma solo uve sanissime”. E come la tradizione vuole, la vendemmia, soprattutto se generosa, va festeggiata: oltre 150 le persone che, nonostante la domenica bizzarra e settembrina, hanno voluto brindare alla grande festa tenuta da Benedetto Migliaccio; una folta rappresentanza di tutti gli amici di questo grande rosso ischitano, persino il console del Cile e rappresentanti dell’Unesco, sovrintendenti archeologici e paesaggistici, i rotariani di Ischia e di Pompei, a riprova che la vendemmia della Vigna dei Mille Anni non è solo enologica, ma paesaggistica e culturale. “Gli dei del vino mi sono stati clementi” afferma l’avvocato Benedetto Migliaccio “nonostante le condizioni climatiche non propriamente estive, siamo stati felici di ospitare tutti gli amici che sono venuti a trovarci. È un clima particolare quello che si respira oggi, un clima amicale tra gli ospiti che crea un’alchimia particolare. Dove ciascuno sveste i propri panni e la propria autorevolezza. Questa è la magia della vendemmia alla Vigna dei Mille Anni”. Eh già, mille anni e non sentirli, superba e fiera, dall’alto della sua storia infinita di uomini e di un antico passato, quello della famiglia Migliaccio. Bella come un dipinto, uno di quei quadri che fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso. Tra vigne vestite di rosso e vestigia di antiche civiltà, affidando alle mani di chi coltiva queste terre, l’orgoglio di esserne degno erede e testimone. Questo è il fascino della Vigna dei mille anni: aria e luce, sole e mare e vento ma, soprattutto, un sapere millenario.

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