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Villa Colombaia, eppur si muove: nominato il commissario ad acta

Vuole vederci chiaro la Regione Campania, in merito all’intricata vicenda relativa alla Colombaia di Forio e allo scioglimento della sua Fondazione. Mentre, infatti, restano decisamente poco chiari gli intenti progettuali per una possibile valorizzazione dell’ex dimora del regista Luchino Visconti da parte dell’amministrazione del Comune di Forio, i vertici regionali starebbero cercando un soluzione per riportare agli antichi splendori la struttura. Nelle scorse ore, infatti, la Giunta campana, presieduta dal presidente Vincenzo De Luca, ha ufficializzato la nomina di un commissario ad acta per la Colombaia.  All’origine della nomina, la decisione della Regione, manifestata, lo scorso mese di aprile, di voler individuare, tra i dirigenti e i funzionari in servizio presso la Giunta regionale, una figura professionale che, a titolo gratuito, potesse far luce sull’effettiva situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Fondazione della Colombaia e relazionare alla Direzione Generale, competente in materia di politiche culturali, i dati raccolti.

Soltanto mettendo insieme tutte le informazioni utili sul caso, la Regione Campania, potrà, infatti, stabilire se vi sia la possibilità di riattivare l’attività della Fondazione e ottemperare, così, alla volontà manifestata negli anni passati dal sindaco di Forio, Francesco Del Deo, di realizzare all’interno della Colombaia una scuola internazionale di cinema e  rendere lo storico edificio espressione del patrimonio artistico-culturale della nostra isola. Ad essere investita dell’incarico di commissario, quindi, l’avvocato Tiziana Monti che avrà l’arduo compito di fare luce sullo stato debitorio della Fondazione, sciolta, lo ricordiamo, nell’ottobre del 2015.

Dopo anni di scarsa attenzione da parte degli organi regionali sulla intricata vicenda, si va, oggi, quindi, concretizzando un passo che potrebbe essere decisivo nel determinare il futuro della Colombaia. Un futuro che è stato fin ora fin troppo incerto a causa non solo dei debiti contratti dalla precedente gestione dell’ente della Villa, ma anche per un mancato piano concreto di rilancio della struttura da parte della stessa amministrazione del territorio foriano. Non a caso, infatti, proprio qualche giorno fa,  sulle colonne di questo giornale, riportavamo il duro attacco del Consigliere della minoranza di Forio, Vito Iacono, nei confronti del sindaco Del Deo, reo, a detta del consigliere in questione, di non aver valorizzato, in questi cinque anni, adeguatamente la struttura. Sindaco che,  recentemente, aveva, inoltre, manifestato di essere favorevole a valutare la possibilità di vendere la Villa di Visconti ai russi e che, proprio per tale motivo, è stato oggetto delle critiche da parte di Iacono.  Quisquilie politiche a parte,l’avvocato Monti dovrà stabilire, entro un mese dal suo insediamento, se la Fondazione potrebbe subire un eventuale riassetto economico tale da rilanciare, in un futuro immediato, una volta per tutta, la Colombaia.

La vicenda della Colombaia in pillole

Nel maggio del 2015, dopo le dimissioni dei precedenti componenti, l’amministrazione di Forio nomina il nuovo Consiglio Generale della Fondazione della Colombaia  e il Comitato Direttivo, con il compito di  gestire e approvare i bilanci e attuare le attività di rilancio della storica Villa. I membri nominati sono  Gerardo Calise,  Giuseppe Colucci, Anna Maria Miragliuolo, il senatore Luigi Covatta, Aniello Verde,  Eduardo Cocciard,  Gaetano Maschio  e Pietro Del Monte. Nel settembre dello stesso anno un nuovo scossone politico colpisce la Fondazione: Gerardo Calise, si dimette dal proprio incarico, dopo aver maturato l’idea che  l’amministrazione di Forio  non stava prendendo con la dovuta serietà  il rilancio della Villa.

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Dopo continui tira e molla tra il Comune e i membri rimanenti della Fondazione, il sindaco Francesco Del Deo, nell’ottobre del 2015, scioglie definitivamente l’ente non potendo fare  fronte  all’enorme massa debitoria,  di circa 300 mila euro, contratta dalla precedente gestione della Colombaia.  La decisione è mossa anche dalla volontà di affidare  la gestione della Villa a nuovi soggetti, associazioni o realtà già precedenti sul territorio di Forio al fine di far ripartire  il rilancio della Colombaia, senza l’ostacolo della situazione debitoria. Da allora, però, la situazione è rimasta pressoché invariata e lo storico immobile continua a restare nel proprio stato di abbandono.

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Sara Mattera

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