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Casamicciola e l’ucraino da record: tre evasioni in 48 ore!

CASAMICCIOLA TERME – Succede a Casamicciola, ed anche se il protagonista è un cittadino ucraino ormai stabilitosi sulla nostra isola e nello specifico nella cittadina termale (non certo con intenti benevoli, a giudicare dal suo “curriculum”…,  possiamo dire che dalla nostra isola trae spunto una storia che catapulta un 32enne a tutti gli effetti alla ribalta della cronaca, rendendosi artefice di una serie di performances in poco più di 48 ore che di fatto potrebbero a tutti gli effetti collocarlo nel guinness dei primati. Parliamo di Vadny Saleznov, che davvero ne ha combinate di tutti colori da martedì e fino alla giornata di ieri (sempre che non si sia resto artefice di un altro “colpo di testa” clamoroso, che a questo punto lo farebbe a pieno titolo entrare nella storia. La vicenda è nota anche perché recentissima e raccontata da questo giornale.

Nella mattinata di martedì a Casamicciola Terme, i carabinieri della locale Stazione lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato. L’uomo, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, si era allontanato dall’abitazione dove avrebbe dovuto rimanere ristretto e per questo motivo accusato del reato di evasione. I militari dell’Arma lo hanno acciuffato in strada, riconoscendolo immediatamente e provvedendo ovviamente a bloccarlo, dopo aver appurato in prima battuta che non si trovava all’interno delle mura domestiche così come disposto dall’autorità giudiziaria. Una volta espletate le formalità di rito, l’uomo è stato rinchiuso presso le camere di sicurezza della Stazione di Ischia in attesa del rito per direttissima che è stato celebrato il giorno successivo presso il Tribunale di Napoli. Il giudice ha valutato la sua posizione e gli ha inflitto una condanna ad otto mesi di reclusione: ovviamente nessuna sospensione della pena, ma neppure la traduzione al carcere di Poggioreale. Il magistrato, in buona sostanza, ha ripristinato il precedente status quo disponendo il ritorno agli arresti domiciliari, gli stessi dai quali con atteggiamento di assoluta strafottenza si era impunemente allontanato. In fondo, avrà pensato il Tribunale, avrà capito la lezione e righerà dritto. Niente di più sbagliato perché la sera stessa gli uomini guidati dal capitano Andrea Centrella non lo trovano in casa e lo rintracciano ancora una volta in strada.

E qui si arriva al surreale: può sembrare una barzelletta ma non lo è, l’uomo viene nuovamente bloccato ed arrestato per il reato di evasione. Il copione che si ripete è lo stesso, sembra una sorta di straordinario “deja vu”: condotto in caserma, sottoposto agli adempimenti di rito, condotto a Napoli per essere nuovamente processato per direttissima. E qui, francamente, arriva la sorpresa che non ti aspetti perché il Tribunale infligge una nuova condanna a Vadny Saleznov ma nemmeno stavolta lo sbatte a Poggioreale. Evidentemente la casa circondariale partenopea “scoppia” di detenuti e così ecco una decisione che francamente lascia perplessi: il trentadueenne ucraino viene spedito nuovamente agli arresti domiciliari. A questo punto, viene lecito domandarsi: ma siamo certi che mentre andiamo in macchina (o nella notte appena trascorsa), il pregiudicato non si sarà fatto venire in mente di fregarsene per l’ennesima volta e farsi una bella passeggiata ritemprante? E’ chiaro che con questi chiari di luna i carabinieri lo terranno d’occhio monitorandolo con costanza, ma non vorremmo essere nei panni di un giudice che dovesse trovarselo di fronte per la terza volta in una settimana: spazio o meno, come farebbe a non aprirgli le porte delle patrie galere? Sulla carta una cella non gliela toglierebbe nessuno ma in fondo siamo in Italia, il paese dove davvero tutto è possibile…

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