CRONACAPRIMO PIANO

Villa Mercede tra tamponi negativi e il giallo di quelli “spariti”

Nel pomeriggio di ieri la confortante notizia dell’esito degli esami che mancavano all’appello relativi agli operatori della rsa serrarese. Ma spunta anche una vicenda a dir poco paradossale

C’è un po’ di tutto nel pomeriggio di Serrara Fontana e – di conseguenza – dell’isola d’Ischia. C’era la spasmodica attesa per l’esito degli ultimi tamponi che dovevano ancora essere processati ma soprattutto anche un “giallo” che è stato poi risolto. E sul cui epilogo, per la verità, ci sarebbe anche da porsi più di qualche interrogativo se non fosse che ormai è del tutto inutile visto che gli eventi si sono consumati e non si può certo tornare indietro. Ma partiamo dalle note liete, che per fortuna riguardano il focolaio di coronavirus scoppiato all’interno della residenza per anziani Villa Mercede. Sono più o meno le 16 quando il sindaco serrarese Rosario Caruso riceve una telefonata che è decisamente musica per le sue orecchie. I tamponi che mancavano all’appello, che erano stati praticati agli altri operatori in servizio presso la struttura, hanno dato tutti esito negativo. Un risultato di estrema e fondamentale importanza, anche perché significa che si registrerà una conseguente frenata al possibile “effetto domino” del contagio.

E così si possono anche tirare le somme di quanto sia successo a Villa Mercede dopo che un’anziana degente, poi deceduta, portò di fatto il Covid-19 dopo essere rimasta suo malgrado infettata mentre si trovava ricoverata presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli. Partendo dal presupposto che sono stati sottoposti tutti a doppio tampone, per quanto riguarda gli operatori il bollettino finale parla di 27 negativi e 6 positivi al coronavirus: tra l’altro, sono risultati contagiati anche 4 familiari di tre operatori. Decisamente più pesante il bilancio per quanto riguarda gli anziani degenti della struttura: 19 sono risultati positivi, 5 negativi, 2 sono deceduti anche se si portavano dietro patologie decisamente gravi (in un caso addirittura un cancro in fase terminale). Ma siccome la prudenza non è mai troppa, sui suoi canali social il primo cittadino del Comune montano ha spiegato che “tra qualche giorno verrà somministrato anche un terzo tampone ai 5 degenti al momento negativi” e poi ha aggiunto: “Che il Signore assista tutti i degenti e tutti gli operatori che si stanno prendendo cura dei degenti”.

Dopo la buona notizia, infine, un fatto di cronaca decisamente paradossale, ma in tempo di coronavirus succede anche questo. I conti dei tamponi effettuati non quadravano, sembrava che ne fossero “spariti” due, e ci riferiamo al secondo che era stato precauzionalmente e come da prassi praticato a tutti gli operatori in servizio a Villa Mercede. Quello che appariva un mistero e a un certo punto aveva quasi indotto a pensare a un errore umano – e cioè che i tamponi in oggetto fossero andati smarriti – ha trovato poi una risposta davvero incredibile: due operatori della rsa avevano lasciato Serrara Fontana e l’isola d’Ischia facendo ritorno a Caserta senza nemmeno attendere di sottoporsi all’esame. E, ovviamente, con l’aria che tira difficilmente torneranno al lavoro. Tra acciacchi di stagione cronici e maturati all’improvviso, l’impressione è che vorranno tenersi lontano per un bel pezzo dal territorio di casa nostra. Non dovrebbe succedere, ma accade anche questo.

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