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Vincenzo onorato lancia la petizione per i marittimi di procida

PROCIDA -“Con questo trend fra dieci anni non ci saranno più marittimi italiani su navi italiane”.Così come molti ricorderanno, queste sono le parole utilizzate senza mezzi termini dall’armatore napoletano Vincenzo Onorato nel suo intervento tenuto presso la Casa Comunale dell’isola di Procida alla II^ edizione del Convegno nazionale sul lavoro marittimo: “Esami per i titoli professionali e programmi didattici: criticità e proposte” tenutosi nel settembre 2017.
Proprio in quella che è diventata una battaglia a muso duro per dare maggiori opportunità di lavoro ai marittimi italiani, in questi giorni, Vincenzo Onoratoha rilanciato la sua iniziativa con la pubblicazione in rete, sulla piattaforma internazionale change.org, della raccolta di firme in difesa del lavoro marittimo per italiani a bordo delle navi battenti bandiera italiana e il rispetto del contratto di lavoro marittimo italiano per marittimi extra comunitari.
L’iniziativa segue il varo, nei giorni scorsi, della nave “Maria Grazia Onorato”, la nave più green del Mediterraneo e il ro-ro cargo con la maggiore capacità di carico del Mediterraneo. Sono questi i due principali primati della ‘Maria Grazia Onorato”, commissionata dalla famiglia Onorato ai cantieri tedeschi di Flensburgper essere gestita dalla Tirrenia Compagnia Italiana di navigazione, che è, come la gemella ‘AlfPollak” in fase di allestimento nello stesso cantiere sul Mar Baltico, un concentrato di tecnologia avanzata. Abbina, infatti, l’adozione di scrubber dell’ultima generazione (che consentono di abbattere il contenuto di CO2 nei fumi emessi dalla nave, dallo 3,5 allo 0,1% facendone la nave più green del mondo) con un’eccezionale efficienza energetica garantita dall’implementazione delle norme in materia previste dalle Convenzioni Internazionali, modulando nel modo più ottimizzato possibile l’utilizzo della potenza dei due motori Man alle effettive esigenze della nave e al quantitativo di carico che trasporta.
Vincenzo Onorato, da sempre molto legato anche all’isola di Graziella, tanti sono i marittimi procidani, ufficiali e non, imbarcati sulle navi che costituiscono la flotta del gruppo, che gli ha consegnato il riconoscimento “Isola di Procida 2017” nell’ambito della V edizione del Procida Film Festival, chiede sostegno anche al di fuori della filiera del mare.
Questi i punti della petizione:1) le navi che battono bandiera italiana, in regolare servizio tra Paesi comunitari, devono imbarcare personale italiano o comunitario per accedere alle agevolazioni fiscali previste dallo Stato; 2) i contratti del personale extracomunitario imbarcato su navi italiane in servizio internazionale (ovvero non operanti regolarmente tra Paesi dell’Unione Europea) devono essere uniformati a quelli dei marittimi italiani/comunitari;3) gli standard di formazione e sicurezza devono essere garantiti e verificati per tutti i lavoratori marittimi.

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