Violenta rissa in spiaggia, paura ai Maronti
Una incredibile e pericolosa scazzottata si è verificata tra una serie di avventori del locale Rena nel corso di una serata danzante: la lite, scoppiata per futili motivi, ha visto coinvolti cinque isolani (di Casamicciola e Lacco Ameno, tre con precedenti penali) e un napoletano. In quattro finiscono al Rizzoli con prognosi tra i 15 e i 30 giorni

Una tranquilla serata di intrattenimento sulla spiaggia dei Maronti si è trasformata in un episodio di violenza che ha turbato residenti e turisti. È successo nella notte tra sabato e ieri tra avventori del locale “Rena”, molto frequentato soprattutto nei fine settimana. Poco dopo le 21, un alterco tra alcuni clienti è degenerato in una vera e propria rissa che ha richiesto l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Tiziano Laganà, ma anche l’intervento dei sanitari del 118. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, che si sono avvalsi delle riprese delle telecamere di videosorveglianza presenti sia nel locale sia nei pressi dell’ingresso, oltre che delle dichiarazioni dei numerosi testimoni presenti, la lite sarebbe esplosa per motivi davvero banali. A fronteggiarsi, cinque giovani isolani – tre dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti episodi – e un uomo originario di Napoli. Dapprima si è trattato di uno scambio acceso di parole, ma in pochi istanti sono volati i primi pugni, trasformando la sala in uno scenario caotico e violento degno di un saloon da Far West. In quel momento il locale era gremito di avventori, tra cui molti turisti. Il panico si è diffuso rapidamente, con clienti in fuga verso l’uscita e numerose telefonate di emergenza giunte al 112. Alcuni presenti hanno tentato di separare i contendenti, ma anche il personale della sicurezza è stato coinvolto nella mischia, senza però riuscire evidentemente nell’intento. A farne le spese sono state in tutto quattro persone, con prognosi che variano dai 15 ai 30 giorni: fratture al naso, ecchimosi al volto e varie contusioni, giusto per rendere l’idea della durezza della contesa.
La lite è degenerata dinanzi a molti clienti, tra cui anche diversi turisti. Intervengono i carabinieri, ipotesi Daspo per i protagonisti, il locale rischi seriamente la sospensione dell’attività
Un aspetto particolarmente grave della vicenda è che il conflitto non si è concluso nemmeno con l’arrivo dei soccorsi. Una volta trasferiti al pronto soccorso per le cure del caso, alcuni dei protagonisti hanno continuato a provocarsi e discutere animatamente anche nei corridoi dell’ospedale, costringendo il personale sanitario a chiedere ulteriore assistenza. Le indagini dei Carabinieri si sono mosse con celerità: in poche ore, incrociando i filmati delle telecamere con i racconti raccolti sul posto, gli investigatori hanno identificato i responsabili e ricostruito la sequenza dei fatti. Al termine degli accertamenti, sei persone — di età compresa tra i 22 e i 35 anni, residenti nei comuni di Lacco Ameno, Casamicciola e Napoli — sono state denunciate all’autorità giudiziaria con le accuse di rissa aggravata e lesioni personali. Nei confronti dell’unico coinvolto proveniente da Napoli è stata avviata anche la procedura per il rilascio del foglio di via obbligatorio, che gli impedirà di fare ritorno nei comuni dell’Isola d’Ischia per un periodo stabilito dalle autorità. Tutti gli indagati saranno inoltre proposti per l’adozione del Dacur, meglio noto come Daspo urbano, un provvedimento che può impedire l’accesso a determinati luoghi pubblici in caso di comportamenti violenti o pericolosi. Ma non finiscono qui le potenziali conseguenze. Il “Rena”, teatro della rissa, è stato segnalato alla Prefettura per la possibile sospensione temporanea dell’attività, prevista dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS). Una misura adottabile nei casi in cui un esercizio commerciale diventi luogo abituale di fatti gravi o pregiudizievoli per l’ordine pubblico. Le indagini, intanto, restano aperte per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare se altri soggetti siano stati coinvolti, anche indirettamente, nella violenta serata.



Indipendentemente dalle provenienze geografiche vorrei dire l’episodio narrato in quest’articolo è semplicemente brutale è attesta il degrado culturale dell’essere umano.