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Violenza sessuale a Barano, restano in carcere i due indagati

Convalidato dal giudice il fermo operato dai Carabinieri, l’aggressione si era verificata lo scorso 20 settembre

Sono stati convalidati i fermi operati dai Carabinieri della Stazione di Barano nei confronti di due giovani accusati di violenza sessuale. Come si ricorderà, una ragazza dell’età di quattordici anni era stata vittima di un 19enne e un 14enne, entrambi di origine rumena. Ieri dinanzi al Gip, il maggiore dei due indiziati, difeso dall’avvocato Priscilla Ruzzi, si è professato innocente, ma il magistrato oltre a convalidare il fermo ha anche disposto la misura della custodia in carcere a Poggioreale. Stesso esito per il minorenne che rimane nel Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei.

Come i lettori ricorderanno, i Carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione, tramite l’attività investigativa svolta dai militari della Stazione di Barano, guidati dal maggiore Gennaro Bonavoglia e dei colleghi del Nucleo Operativo coordinati dal luogotenente Sergio De Luca, avevano rapidamente individuati i due indagati ritenuti responsabili dell’episodio consumatosi domenica 20 settembre, quando intorno alle 24.00 tre giovani ragazzine si trovavano nella zona di Piazza Mar del Plata, da dove si sarebbero incamminate per raggiungere la fermata dell’autobus. Una di loro, dal passo meno svelto, era rimasta indietro presso una rampa di scale dove i due giovani, risultati senza fissa dimora, l’hanno aggredita, l’uno bloccandola e l’altro palpeggiandola nelle parti intime. La giovane fortunatamente era poi riuscita a divincolarsi, ma i due avevano preso a inseguirla, fino a quando la ragazza è riuscita a salire con le amiche sul bus giunto tempestivamente sulla fermata.

Dopo due giorni la vittima si è decisa a raccontare ai familiari l’aggressione subìta; di qui la denuncia sporta presso la Stazione dei Carabinieri di Barano, dove anche le amiche hanno testimoniato consentendo ai militari di delineare un identikit dei due aggressori. La circostanza ha permesso agli investigatori, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli (4^ Sezione – Fasce Deboli della Popolazione) e dalla Procura della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni di Napoli, di dare immediatamente la caccia ai due responsabili, e dopo pochi giorni è infatti arrivata la svolta, con l’individuazione dei due giovani, beccati anche tramite il riconoscimento fotografico effettuato dalle tre ragazze. Nei prossimi giorni, i difensori decideranno la strategia da adottare in risposta alla misura cautelare decisa dal giudice dopo la camera di consiglio.

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