È sempre quell’alone di magia che si snoda tra storia a fede a caratterizzare la celebrazione della Virgo Fidelis. La Patrona dell’Arma dei Carabinieri è stata festeggiata ieri mattina con il rito religioso che si è svolto presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi, a ridosso del Convento francescano di Piazza Municipio, a due passi dal suggestivo panorama del Soccorso. Un appuntamento da sempre sentito tra la gente e le istituzioni che hanno partecipato in massa alla Santa Messa officiata da Padre Nunzio. Presenti tutti i massimi vertici e loro rappresentanti di Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Esercito, Marina Militare, Polizia Municipale dei sei Comuni, oltre alle varie associazioni di volontariato, tra cui quella dell’Arma. Presenti quasi tutte le Amministrazioni Comunali con i sindaci o loro rappresentanti. Si è distinta quella di Barano, assente, come sempre. A fare gli onori di casa, il Capitano Andrea Centrella della Compagnia di Ischia e l’intera Arma con i vari sottufficiali, Comandanti di Stazione isolani, militari in servizio ed in congedo.
Il rito si è svolto in una chiesa affollata in cui Padre Nunzio ha sottolineato il ruolo dei Carabinieri nella società nell’inscindibile connubio tra fede e etica. Ricordata anche la figura del Brigadiere Michele Caramia, scomparso a febbraio dell’anno scorso. La celebrazione è proseguita con il ricordo della battaglia di Culqualber, in Africa Orientale del 21 novembre 1941. Per quell’eccezionale atto di generosità e sacrificio compiuto dai Carabinieri, la bandiera dell’Arma è stata insignita della seconda medaglia al valor militare. La lettura della preghiera del Carabiniere e della motivazione del secondo riconoscimento militare hanno fatto da titoli di testa al saluto del Capitano Centrella. «Questa è stata la mia ultima celebrazione della Virgo Fidelis ad Ischia – ha comunicato l’Ufficiale dell’Arma – è stato un periodo difficile, quello vissuto con il terremoto del 21 agosto scorso. A breve Forio avrà di nuovo il suo presidio dell’Arma, questione di poco. Il mio ringraziamento va tutti coloro che hanno voluto presenziare alla celebrazione della Patrona dell’Arma».
LA PATRONA DEI CARABINIERI. Il titolo “Virgo Fidelis”, che esprime in tutto significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella chiesa. Nella liturgia, infatti, non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri d’Italia. Nell’Arma, il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano LEONARDI rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apoc.2,10). La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII di v.m., accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber.
PREGHIERA DEL CARABINIERE. Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, / noi Carabinieri d’Italia, / a Te eleviamo reverente il pensiero, / fiduciosa la preghiera e fervido il cuore! // Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice / con il titolo di “VIRGO FIDELIS”. / Tu accogli ogni nostro proposito di bene / e fanne vigore e luce per la Patria nostra. // Tu accompagna la nostra vigilanza, / Tu consiglia il nostro dire, / Tu anima la nostra azione, / Tu sostenta il nostro sacrificio, / Tu infiamma la devozione nostra! //E da un capo all’altro d’Italia / suscita in ognuno di noi / l’entusiasmo di testimoniare, / con la fedeltà fino alla morte / l’amore a Dio e ai fratelli italiani. / Amen!