Il derby delle isole per la Festa di Sant’Anna

La notizia ha subito confortato migliaia di isolani. La Festa a mare agli Scogli di Sant’Anna si farà. Lo ha annunciato di recente il sindaco Enzo Ferrandino, spiegando che l’amministrazione è al lavoro per l’edizione del 2021, che dovrà segnare in qualche modo la ripartenza dell’importantissima e storica manifestazione dopo la forzata pausa dell’anno scorso, quando l’emergenza sanitaria ha imposto la sospensione dell’evento, che in passato si era verificata soltanto durante l’ultimo conflitto mondiale.

Dalla regione sono arrivate assicurazioni sufficienti circa un appoggio economico, circostanza decisiva che ha consentito di sbloccare l’incertezza e di impostare la realizzazione della festa, che da sempre è occasione per promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico dell’isola, ma anche per affidare un messaggio di speranza e di ottimismo per il futuro.

Il “format” dovrebbe comunque cambiare leggermente, in quanto la sfilata delle barche allegoriche sarà aperta non solo a tutti i Comuni dell’Isola, come da tradizione, ma anche alle altre isole del Golfo, Procida e Capri, allo scopo di promuovere tutto l’arcipelago campano a livello turistico.

Di conseguenza l’organizzazione che in questi giorni sta lavorando al progetto dedicherà particolare impegno a un’adeguata campagna pubblicitaria in ambito regionale e nazionale, in modo che la Festa a mare agli scogli di Sant’Anna sia veicolo promozionale per l’isola e la Campania.

Inoltre, per questa edizione 2021, si prevede un maggiore coinvolgimento di associazioni ambientaliste e di enti come l’area marina protetta “Regno di Nettuno”, per promuovere una maggiore attenzione alla cura dell’ambiente e realizzare un programma di attività volte alla pulizia degli scogli e dei fondali, luogo dell’evento, interessando soprattutto le nuove generazioni.

Il tema della rinascita che ispira il progetto nel suo insieme mira a recuperare anche le radici religiose della Festa, considerando che Sant’Anna è la protettrice delle partorienti. Pertanto la suggestiva processione per mare che si tiene il giorno prima della Festa avrà una rilevanza maggiore rispetto alle edizioni del passato, volendo, così, sottolineare che l’evento è una manifestazione unica al mondo anche nell’ambito del turismo religioso.

Naturalmente, l’evento verrà realizzato in osservanza delle normative nazionali e regionali per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da covid-19: la sicurezza delle persone sarà garantita attraverso l’impiego di un nutrito staff di personale qualificato che opererà in stretta collaborazione con la polizia locale e con tutte le forze dell’ordine, con le quali, nei tempi utili antecedenti la data della Festa, sarà indetta apposita conferenza dei servizi. L’organizzazione, inoltre, potrà avvalersi dell’ausilio delle varie associazioni di volontariato presenti sul territorio, quali quello della Croce Rossa, della Protezione Civile, dell’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) ecc. Un simile dispiegamento di forze consentirà di controllare gli accessi al borgo, e a garantire il pieno rispetto di tutte le normative in essere durante lo svolgimento dell’evento.

È stato stilato un sintetico quadro del programma dell’evento. Domenica 25 luglio, alle ore 18:00 si svolgerà la Processione per mare delle partorienti e celebrazione della Santa Messa presso la Chiesetta di Sant’Anna, mentre alle ore 21:00 ci sarà un concerto presso Piazzale delle Alghe, nel borgo di Ischia Ponte. Il momento clou sarà ovviamente lunedì 26 luglio alle ore 21:00 con la Festa a mare agli scogli di Sant’Anna, nell’omonima baia, con la sfilata delle barche allegoriche e l’assegnazione del Primo Premio, cui seguirà lo spettacolo di fuochi e l’incendio simulato del Castello Aragonese. Il giorno successivo, martedì 27 luglio alle ore 9:00 si svolgeranno le operazioni di pulizia degli scogli e dello specchio d’acqua e dei fondali.

Il progetto del Comune di Ischia ha inoltre unito la festa di Sant’Anna con un altro evento consolidato, la festa di Sant’Alessandro, in occasione della quale il 26 agosto, un corteo storico con più di cento figuranti si snoderà per le strade del Comune d’Ischia partendo dal Castello Aragonese per concludersi in prossimità del porto, ai piedi della collina di Sant’Alessandro, dove sorge una chiesetta dedicata al santo, risalente alla prima metà del XIV secolo. La rievocazione storica, nata più di trent’anni fa, è una delle manifestazioni più attese dell’estate ischitana. Il corteo mette in scena la storia dell’Isola, nelle sue diverse epoche, dai primi coloni greci di Pithecusa alla dinastia angioina, dall’età aragonese alla dinastia borbonica, rievocando episodi celebri come le nozze di Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos e portando all’attenzione dei tanti turisti i tipici costumi ischitani, fedelmente riprodotti su modelli ispirati a fonti iconografiche come gouaches e dipinti d’epoca. Nel corso degli anni la manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi gruppi folkloristici di provenienza nazionale e internazionale, in un’ottica di gemellaggi e collaborazioni per la promozione culturale dell’isola e delle sue tradizioni.