CRONACAPRIMO PIANO

Volo fatale, morte bianca a Forio

Il 59enne Vittorio Tommasone è deceduto cadendo dal tetto di una villa dopo il cedimento di un montacarichi: l’impatto da sette metri gli è stato fatale, inutile la corsa in ospedale con un furgone. Aperta un’inchiesta, si indaga per omicidio colposo. L’uomo non era regolarmente assunto, sequestrata anche l’area di cantiere

E’ decisamente un periodo maledetto quello che sta vivendo l’isola d’Ischia, che davvero termina questo anno solare nel peggiore dei modi. Nemmeno il tempo di piangere Manuel Calise, ennesima vittima dell’asfalto killer, che a Forio si registra una nuova tragedia con una morte sul lavoro che verosimilmente si porterà dietro una serie di strascichi con una indagine giudiziaria che è appena all’alba e che promette di scrivere numerose altre pagine. La vittima è il 59enne Vittorio Tommasone, foriano, che ha perso la vita mentre si trovava in una villa ubicata nel Comune del Torrione in via Palummera. Sulla dinamica del mortale sinistro stanno ovviamente ancora indagando i carabinieri della Stazione di Forio (guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal luogotenente Salvatore Soriente) e quelli del Nucleo Operativo agli ordini del luogotenente Sergio De Luca ed è chiaro che ricostruirla nella sua esattezza non è certamente agevole. La ricostruzione più attendibile vuole che il Tommasone si trovasse sul tetto dell’abitazione quando sia stato centrato in pieno da un montacarichi che nel frattempo aveva “ceduto”: l’impatto lo ha fatto cadere nel vuoto, l’uomo è precipitato da un’altezza di circa sette metri, un volo drammatico che non gli ha lasciato scampo.

Chi in quel momento si trovava sul posto si è reso immediatamente conto che le condizioni del 59enne erano gravissime, disperate. I soccorritori però non hanno chiesto l’intervento del 118 e di un’ambulanza ma hanno adagiato la vittima sul cassone di un furgone conducendolo all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. Ma una volta giunti al nosocomio, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso di Vittorio Tommasone. A questo punto è stata immediatamente aperta un’inchiesta, affidata come detto ai militari dell’Arma e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Sul posto sono giunti anche i tecnici dell’ASL, incaricati di verificare il rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, un particolare che in casi del genere assume una rilevanza non di poco conto. L’indagine vedrà a breve, forse già nella giornata di oggi, le prime iscrizioni nel registro degli indagati, il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. Nella tarda mattinata presso la caserma dei carabinieri è giunto – accompagnato dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Michelangelo Morgera – Domenico Ambrosino, titolare della ditta individuale che stava operando presso l’abitazione teatro della tragedia. L’uomo ha consegnato una serie di documenti che erano stati chiesti dai carabinieri ma anche dall’ASL oltre a prendere nota di altre richieste di atti pervenute da chi è chiamato a fare luce sulla vicenda.

Secondo le poche indiscrezioni trapelate, alla villa in questione si stava operando il rifacimento dell’intonaco ed una serie di lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, ma a quanto sembra nella mattinata di ieri gli operai si erano recati sul posto per prelevare e spostare proprio il montacarichi che avrebbe dovuto essere trasportato in un’altra location sempre per finalità lavorative. Secondo quanto riferito dallo stesso Ambrosino, il Tommasone si trovava sul posto per dare una mano in quanto familiare dello stesso, ma intanto quello che è emerso nel primo pomeriggio è che il 59enne foriano non era regolarmente assunto. Insomma, per farla breve, lavorava in nero il che rende questa tragedia ancor più drammatica di quanto già non fosse e verosimilmente foriera di sviluppi futuri, anche a breve termine. Nel frattempo il sostituto procuratore di turno ha disposto l’esame autoptico sulla salma del Tommasone ed ha sequestrato non soltanto il montacarichi ma anche l’area oggetto di cantiere, ossia la villa dove si è consumata questa tristissima vicenda.

Foto Franco Trani

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