CULTURA & SOCIETA'

“We are still here”, è tornato il saggio della Body Ballet Dance

Giovedì e venerdì scorso allo stadio Mazzella dopo due anni di pandemia riecco uno degli appuntamenti più attesi dell’estate. E gli oltre cento allievi hanno regalato ancora una volta spettacolo

Giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio allo stadio Mazzella si è tenuto il saggio della body ballet dance dopo due anni di pausa dovuto alla pandemia . Come sempre è stato un saggio spettacolare con la partecipazione di più di cento allievi che hanno coinvolto ed emozionato il pubblico a partire dai piccoli babyssimi fino al gruppo più grande delle Ma Artemix. Eh già siamo ancora qua in giro per il mondo ci ha dato la possibilità di capire tutto quello che è stato per la Body ballet dance quest’anno molto travagliato in cui non avendo una sede ancore definitiva Paolo Massa e i suoi collaboratori hanno dovuto veramente sobbarcarsi di tanta volontà e inventiva per portare a termine l’anno accademico. Come negli anni passati anche questo saggio è stato un mezzo per trasmettere un messaggio molto importante cioè quello della salvezza del nostro pianeta e della sua eco sostenibilità. Il saggio è iniziato con la presentazione dei balletti fatti in occasione delle feste natalizie, in quanto quest’anno per la prima volta la Body Ballet dance ha avuto la voglia e l’esigenza di fare dopo due anni di inattività qualcosa a Natale. Dopo questa parentesi natalizia sono stati presentati i lavori tecnici di tutti i gruppi. Babyssimi ice cream e chupa chups cioè i più piccoli sono stati preparati da Anna De Angelis che con la sua esperienza e professionalità li ha condotti in maniera magistrale. I gruppi più grandi cioè mon cherì, Kaos e Ma Artemix sono stati preparati dalla bravissima e esperta insegnante Valentina Mazzella.

Le Ma artemix hanno presentato anche due coreografia di video dance preparate dalla insegnante Anna Di Costanzo. Spettacolare come sempre la Break Dance coordinati dall’insegnante Ipno con l’assistente Simone Dell’Omo. Anche quest’anno non è mancato il contributo dell’insegnate Antonio Di Meglio che ha presentato una coreografia spettacolare che ha emozionato tutto il pubblico. Dopo la parte tecnica è arrivato il momento del tema che quest’anno è stato un giro per il mondo partendo da Napoli fino ad arrivare alla scoperta del Great Pacific Garbage Patch , cioè l’isola di plastica il nuovo continente generato dalla scelleratezza dell’essere umano. in questo giro per il mondo sono stati coinvolti tutti i gruppi e tutte le coreografie avevano un tema per ogni continente che veniva esplorato, hanno ballato scugnizzi, tifosi, canguri, aborigeni, Broadway e chorus line, Libertango con l’esecuzione dal vivo del violoncello suonato da Sara Maestripieri, balletti africani, bollywood e samurai, ma indubbiamente il più emozionante è stato quello dedicato al continente di plastica.

A concludere il finale con la canzone dove si balla che ha coinvolto tutti gli allievi e insieme a loro tutto il pubblico accorso numeroso come negli anni precedenti. Chiediamo a Paolo Massa qual è lo stato d’animo della body ballet dance dopo questo saggio? “Sicuramente siamo super felici del risultato ottenuto in quest’anno di ripartenza. Aver sopperito ,grazie all’aiuto di amici veri come Claudio Montefusco con il balletto, di Vincenzo Scotto di Minico della Fitness Balboa e Domenico Boccanfuso della palestra Flavia, alla mancanza di una sede ci fa, grazie alla fiducia dei genitori dei nostri associati, ben sperare per il futuro, in particolare quando a settembre avremo la nostra sede definitiva al centro Giovanni Paolo II in quel di Fiaiano.

Foto Pietro Messina

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