Wwf Nature, a Ischia la terza edizione del campo estivo con l’associazione Nemo

di Isabella Puca
Ischia – “Si sa, la natura è magia e in quel cratere ho sentito la carica./Camminare fin lì è stato stancante,/ma è stata una poesia, come quelle di Dante,/ ascoltare la natura è stato rilassante./Verso i miei amici ho una certa simpatia/ ma quell’albero ha fatto diventare una cosa sola la fantasia./Questo si chiama unione, di tanti ho sentito l’energia ed il calore/la pace di quel cratere speravo che fosse la pace del Mondo./Un albero la diceva lunga sugli uomini, la natura./La terra era una terra particolare, tenuta bene,/con la mente mi faceva volare./Questo campo ha suscitato in me una riflessione,/per la natura mi ha dato ancora più passione:/il rispetto per l’ambiente non è una scelta, è un dovere,/e questo tutti devono sapere.” È così che scrive Vito, 11 anni, uno dei piccoli partecipanti alla terza edizione del campo estivo Wwf Nature organizzato qui a Ischia grazie all’Associazione Nemo. Ventiquattro i ragazzini provenienti da tutta Italia, Lombardia, Abruzzo, Marche, Puglia e Campania, «siamo l’unico campo del genere qui in Campania – commentano Gianluca Iacono e Luca Tiberti – e negli anni abbiamo avuto un crescendo dei partecipanti alcuni dei quali hanno preso parte a tutte e tre le edizioni con grande entusiasmo». Una settimana tutta per loro, qui a Ischia, alla scoperta di un’isola verde anche sott’acqua, «come da tradizione abbiamo riproposto loro attività legate legate alla divulgazione ambientale e orientate a una forma di turismo responsabile, sempre attento agli aspetti ambientali anche nella struttura; quest’anno poi i ragazzi hanno alloggiato a Casamicciola anziché a Forio». Importante, infatti, è anche la scelta della struttura che viene adottata se e solo se risponde a determinati requisiti legati alla carta di qualità stilata proprio dal Wwf nature; tra questi il cibo, che deve essere rigorosamente a Km zero, che non deve essere servito nel monouso, poco imballaggio e acqua sfusa, «ogni anno selezioniamo la struttura che riesce a raccogliere questi requisiti e ci auguriamo che siano sempre di più le strutture che accolgano questo tipo di mercato». La settimana è iniziata con alcune prime prove in piscina per i ragazzi che ancora non erano pratici di snorkeling e poi via, in mare, con maschera e boccaglio, per cercare la bellezza nei fondali adiacenti il Castello Aragonese e quelli di Sant’ Angelo. Non solo mare, ma anche terra, «quest’anno, – ci raccontano ancora – tra le attività, ne abbiamo aggiunte alcune applicando le regole di interpretazione ambientale. Nei mesi scorsi qui a Ischia si sono tenuti alcuni corsi circa le strategie di divulgazione ambientale (Heritage interpretation). I bambini, tutti intorno l’albero guida dell’isola d’Ischia, quello posto al centro del Cratere su al Cretaio hanno chiuso gli occhi e raccolto le emozioni. Poi abbiamo fatto disegnare loro quello che vedevano, esprimendo su carta le emozioni anche tramite parole con le quali hanno creato uno scritto». A guidarli in questo tipo di attività Francesco Mattera referente per l’isola d’Ischia del Club Alpino Italiano, e Agostino Iacono. Con lui i ragazzi hanno raggiunto la vetta del monte Epomeo, alla ricerca delle erbe selvatiche che hanno imparato a riconoscere insieme a oche, papere e cavalli. Lasciata la montagna, con la barca dal fondo trasparente hanno conosciuto il fenomeno dei Vents, “le bollicine” studiate dai biologi di tutto il mondo visibili anche a occhio nudo sotto al Castello Aragonese. «Ci tenevamo a ringraziare quanti hanno dato il loro contributo come Ischia Barche, Destination Turism il tour operator locale a cui facciamo riferimento e il signor Pierino che ci ha accompagnati in una visita guidata al Museo del mare, una realtà che va valorizzata dove c’è tanto da vedere e da scoprire». Tra mare montagna sono state tante le attività legate alla natura che i bambini, grazie anche questo camp, aiutano ad amare e rispettare. Quest’anno, inoltre, è stato dichiarato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, per favorire l’ambiente e le economie in difficoltà. A quindici anni di distanza dalla prima celebrazione del turismo sostenibile, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha sentito l’esigenza di ribadire la necessità di usare questo settore del mercato – che genera ogni anno un fatturato di circa 1.260 miliardi di dollari – per il bene dell’ambiente e delle persone. Il concetto di turismo sostenibile è stato introdotto nel 1988, circa un anno dopo la definizione di sviluppo sostenibile, dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto); indica un modo di viaggiare rispettoso del pianeta, che non altera l’ambiente – naturale, sociale e artistico – e non ostacola lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Si tratta in pratica di un tipo di turismo non distruttivo, con un impatto ambientale basso e che punta a favorire le economie più in difficoltà. «Il nostro intento, – hanno dichiarato ancora Luca e Gianluca dell’associazione Nemo – è anche quello di sensibilizzare i residenti a forme di turismo sostenibile invece che quelle di massa; basta basarsi sulle statistiche per vedere che è un trend in crescita. Il nostro invito agli albergatori e agli esercenti è di svoltare in quest’ottica, anche se c’è ancora molto da fare. Su Trip Advisor è possibile, tramite Eco Leader cercare le strutture più sensibili e a Ischia è recensita una sola struttura; tutti gli altri non puntano sull’aspetto ambientale come marchio di qualità, un elemento utile a caratterizzarsi come struttura che cerca di ridurre impatto ambientale. In molti hanno installato pannelli solari, o solari termici per l’acqua calda, ma viene ancora poco pubblicizzato, ancora non è entrato nel nostro modo di concepire il turismo. L’augurio è che si faccia meglio in questa direzione». Finito il camp restano le emozioni, sono loro a muovere l’entusiasmo degli operatori, pronti a preparare un’altra entusiasmante edizione per il 2018, «ogni anno si creano dei legami forti e in ognuno dei ragazzi è possibile individuare doti particolari chi nel disegno, chi nella poesia, chi nella sensibilità verso l’altro, scopri personalità particolari e lo scambio tra operatori e ragazzi, che in una settimana esprimono tutta la loro personalità, è davvero forte».