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Zaro, Crocifisso in mille pezzi: i fedeli gridano al gesto sacrilego

FORIO – La statua di Gesù situata a Zaro, nel cuore del bosco dove periodicamente si ripeterebbero le apparizioni della Madonna, è stata ritrovata in frantumi. C’è chi intepretal’episodio come un inaudito e sciagurato atto di vandalismo. Chi invece invoca il caso, additando come causa della distruzione dell’immagine sacra il forte vento che negli ultimi giorni ha falcidiato l’isola.
L’evento , ad ogni modo, è stato scioccante e ha riempito di scoramento i fedeli che in massa hanno stigmatizzato l’avvenimento reputandolo, senza ombra di dubbio, come un atto sacrilego di vandalismo. Non mancano le opinioni di coloro che ritengono la distruzione del Crocifisso causata dal cattivo tempo che ha imperversato a Forio, così come su tutta l’isola, le scorse notti, causando non pochi danni sul territorio. Ma i fedeli che hanno effettuato il triste ritrovamento non hanno dubbi: si è trattato di un atto deliberato, finalizzato proprio a sfregiare l’effigie sacra di Gesù. Un ipotesi che, se confermata, aprirebbe scenari che richiamano tristi episodi di vandalismo rivolto alle immagini sacre, un un luogo poi così pieno di partecipazione religiosa.
A dare manforte all’ipotesi che vuole uno o più incivili e sacrileghi accanirsi contro l’immagine sacra, non solo il ritrovamento dei pezzi del Crocifisso sparsi fin troppo lontano dal l’eventuale caduta accidentale, ma anche il ritrovamento dei chiodi che ricordano la passione di Cristo sfilati dal legno.
L’immagine catturata dai fedeli accortisi del danno parlano chiaro: mignolo e anulare tagliati di netto dell’impatto con un corpo contundente o con il suolo, l’immagine a tratti inquietante di un chiodo tirato fuori dal palmo della mano del Cristo, questa scena proverebbe inequivocabilmente che a Zaro hanno agito vandali senza alcun rispetto per la fede di migliaia di persone che periodicamente vanno nel bosco sacro per partecipare agli avvenimenti sacri.
La notizia ha velocemente invaso le bacheche dei fedeli ischitani suscitando sdegno e preoccupazione: “Questa dolorosa immagine arriva da Zaro stamattina.- recita la didascalia con cui è stato annunciato il triste ritrovamento – Il Crocifisso che annuncia il grande amore di Dio per noi, fatto a pezzi da qualcuno. Preghiamo per il rispetto della fede in un periodo in cui questo sembra mancare e rinnoviamo il nostro impegno per l’unità del Corpo di Cristo che è la Chiesa”. La distruzione del crocifisso di Zaro, effigie davanti alla quale si sono inginocchiati decine di migliaia di fedeli nel corso degli ultimi anni, ha fatto rapidamente il giro dell’isola, raggiungendo non solo i devoti ischitani, ma anche i numerosi fedeli che dalla terraferma e anche dall’estero sono venuti a Zaro per rendere omaggio al luogo sacro, incastonato tra i boschi che si estendono tra Lacco Ameno e Forio, dove si ripeterebbero, da anni, le apparizioni della madre di Gesù. Se di atto vandalico si tratta c’è chi già teme la recrudescenza dei sinistri episodi di messe nere che negli anni passati hanno riempito di cattiva reputazione il bosco oggi frequentato da legioni di fedeli.

antonelleo De Rosa

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