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Procida e le ansie sulle vie del mare

Il trasporto marittimo ancora una volta chiamato a garantire la mobilità degli isolani: passata la stagione estiva all’orizzonte si prospettano mesi complessi per i residenti dell’isola di Graziella

La situazione del trasporto marittimo nel Golfo dopo il periodo di alta stagione, in cui i diversi Vettori si contendono a spallate gli slot più profittevoli, ritorna alle solite problematiche che penalizzano oltremodo l’Utenza isolana ed in particolar modo i pendolari.

Ad intervenire sulla questione con una nota l’ASSOUTENTI Campania Mobilità – Sez. Mare nella quale si legge: “Questa situazione si ripete da anni, nonostante le leggi garantiscano la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità anche per gli abitanti delle isole.

Nel golfo di Napoli, stante l’elevata densità abitativa delle isole e la stretta connessione sociale con il territorio costiero, tali necessità acquisiscono carattere di essenzialità, con pesanti conseguenze quando il Sistema dei trasporti non riesce a soddisfarle.

La Regione Campania, che fin dal 2002, legiferò sulla questione con la Legge n.3, in oltre 22 anni non è riuscita a mettere a regime un Sistema di trasporto nel Golfo capace di dare risposte ai bisogni di mobilità degli isolani, come la Legge prevede.

Nascondendosi dietro i vincoli imposti dalle regole della Comunità Europea, la Regione è giunta a

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considerare come servizio essenziale da fornire alle popolazioni delle tre isole del Golfo, cioè per circa 85.000 abitanti, il solo servizio svolto da CAREMAR con regolare contratto di servizio. Tutti gli altri Vettori che operano nel Golfo – dove il traffico passeggeri (isolani e turisti) annuo supera i 6 milioni – operano a fronte di una semplice autorizzazione e senza alcun obbligo su come effettuare il servizio.

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Conseguenza di ciò è la corsa ad accaparrarsi le corse più profittevoli per poi sopprimere quelle che lo sono meno. Ciò comporta che il servizio di trasporto nel 2023 è svolto da natanti vetusti, anche di

cinquanta anni! In particolare è svolto quando le condizioni meteo sono tranquille ed il numero dei

passeggeri e/o veicoli da trasportare è elevato; quando ciò non si verifica, per la fine del movimento

turistico o per avverse condizioni meteo, le corse vengono soppresse e gli isolani devono arrangiarsi per tornare e/o per partire dall’isola.

Lo scorso anno, finita la stagione turistica, il vettore GESTOUR, autorizzato per svolgere cinque corse al giorno tra Procida e Pozzuoli (5:50; 8:00; 11:30; 14:05 e 17:05), decise la soppressione della corsa da Procida delle 5:50, lasciando i pendolari dell’area flegrea senza un collegamento per loro essenziale; la corsa delle 14:05 venne effettuata solo saltuariamente così come il ritorno sull’isola previsto alle 18:10, veniva omesso quasi sempre. Eppure tale servizio è definito “annuale” dunque da effettuarsi tutto l’anno; invece, quando non sono più profittevoli per un qualsiasi motivo, anche banale, le corse vengono soppresse.

Il rischio che anche per quest’anno la medesima situazione si ripeta è alto e ciò alimenta la rabbia degli Utenti che chiedono certezza di un servizio per loro essenziale!

La Regione Campania deve rivedere l’assegnazione dei servizi marittimi selezionando i Vettori in base alla loro affidabilità, qualità del naviglio e del personale impegnato imponendo precisi obblighi di servizio che se non rispettati vanno sanzionati in modo da ottenere un servizio di trasporto degno di tale nome.

L’occasione della scadenza del contratto novennale stipulato con CAREMAR deve partire

dall’approvazione di un quadro orario in grado di garantire agli isolani la mobilità essenziale allo

svolgimento di una normale vita sociale, soddisfacendo le necessità delle popolazioni isolane.

Il servizio andrà affidato a Vettori selezionati ed affidabili in modo che il detto quadro orario sia

effettivamente assicurato.

Le corse senza obblighi di servizio di fatto sono dei charter che rispondono a logiche private e di mercato che non possono essere considerate un servizio pubblico atto a garantire la continuità territoriale alle isole e la mobilità agli isolani.

Attendiamo dalla Regione Campania gesti e comportamenti coerenti con tali obiettivi”.

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