Perseguita la ex e il suo fidanzato, arriva la misura cautelare

Mano pesante del giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Ambra Cerabona, che ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una donna all’indirizzo di Vincenzo Pisani, 34 anni, originario di Lacco Ameno ma residente a Forio. L’uomo risulta indagato per il reato previsto e punito dall’art. 612 bis del codice penale e cioè di atti persecutori “in seguito alle condotte di violenza, minaccia e lesioni commesse in danno” di M.S. e del suo fidanzato M.S., “così procurando loro un perdurante e grave stato di ansia e di paura ed ingenerando un fondato timore per la propria incolumità”.

Il Pisani sarà sentito dal gip nei prossimi giorni ed è rappresentato dall’avvocato Michelangelo Morgera. Secondo quanto si legge nel provvedimento lo stesso avrebbe profferito una serie di gravi minacce nei confronti dei due malcapitati, tra cui “Vi metto su una sedia a rotelle, vi ammazzo, deve lasciare casa tua, ti sparo in bocca”. Non solo, in una circostanza Vincenzo Pisani incrociando M.S. a Panza le avrebbe detto: “Ti sparo nelle gambe, ti metto sulla sedia a rotelle, questo è un giorno di vita in più che hai avuto… puttana”. Addirittura il 5 dicembre 2020 arrivava finanche a dar fuoco all’auto della donna, una Fiat 500, e a danneggiare in maniera pesante la Volkswagen Golf del fidanzato F.M. Motivo per il quale il foriano è accusato anche di danneggiamento.

Secondo quanto riferito dalle vittime nella loro denuncia, in passato il Pisani aveva dato fuoco all’autovettura di lei e danneggiato seriamente quella di lui utilizzando l’acido. Nei prossimi giorni l’interrogatorio di garanzia dell’indagato

A scatenare la furia del Pisani, evidentemente, l’inizio di una relazione di M.S. con F.M. che lo stesso non aveva mai digerito al punto da minacciare continuamente la coppia. Non è un caso che quando la donna venne sentita dagli investigatori consegnò anche dei file audio delle conversazioni avute con Vincenzo Pisani nelle quali lo stesso ammetteva di aver versato acido sull’auto del fidanzato con l’intento di danneggiare la stessa.

Secondo il gip le dichiarazioni delle persone offese sono da ritenersi precise e circostanziate ma soprattutto credibili perché “trovano immediati riscontri oggettivi, così da corroborare la positiva valutazione di attendibilità dei denuncianti, proprio nei file audio indicati e trascritti”. Dopo aver sottolineato come appare corretta la qualificazione giuridica del fatto come contestato, il gip aggiunge che “si osserva che i comportamenti dell’indagato, proprio perché continui e con aggressività progressivamente crescente nel corso del tempo, finivano con l’imporre condizioni di vita insopportabili e penose alle persone offese, inducendo un generale stato di soggezione e prostrazione. D’altro canto, F.M. ha riferito come lui e la fidanzata abbiano cercato di adottare le necessarie ‘cautele’ cercando di vedersi lontano dai posti abitualmente frequentati da Pisani e soprattutto tentavano di non farsi vedere mai insieme in giro. Inoltre, nell’ultimo periodo, ossia dal momento in cui Migliaccio si è trasferito a casa della compagna, hanno installato un sistema di videosorveglianza per controllare il perimetro della abitazione e F.M., come da lui dichiarato, dorme sul divano per avere sempre sotto controllo le telecamere di sorveglianza”. Insomma, una situazione davvero non più sostenibile che dopo la denuncia sporta dalla coppia di fidanzati ha indotto l’autorità giudiziaria ad emettere la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese. Nei prossimi giorni capiremo gli sviluppi di questa intricata e complessa vicenda.