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Lacco, bilancio ok. “Salta” l’azienda speciale

Ieri nella sala consiliare seduta di civico consesso. Per la minoranza presente in solitudine Domenico De Siano. Via libera al documento contabile, per la creazione della srl snon c’è la quadratura del cerchio. Se ne riparlerà (forse) nella prossima seduta

Ieri nella sala consiliare seduta di civico consesso lampo per il Governo di Gaicomo Pascale che approva il Bilancio Consuntivo ma fa cilecca sulla tanto attesa Azienda Speciale. Per la minoranza presente, in solitudine, esclusivamente Domenico De Siano. E’ stato dato così il via libera, in pochi minuti, al documento contabile ed i suoi addentellati, mentre, come dicevamo, per la creazione della srl sul modello Pierluca Ghirelli non c’è ancora la quadratura del cerchio e pare i nomi politici per la composizione del Cda. Se ne riparlerà (forse) nella prossima seduta. Quindi discussi 5 dei 6 punti all’Ordine del giorno previsti all’ora di pranzo. Gli altri punti all’ODG, la costituzione dell’azienda con altre questioni sono state rinviate.Ci sarà un consiglio comunale ad hoc a brevissimo per quanto riguarda la determinazione che vuole assumere l’ente per la gestione di approdo turistico. Tale e tanto è stato lo stupore per la conduzione della seduta ed il voto che l’assessore Ciro Calise in qualità di Capogruppo ci ha dichiarato: « In tanti anni di attività politica mai avevo visto l’approvazione del conto consuntivo in maniera così rapida e senza contraddittorio politico. Un lavoro egregio. Le quote accantonate sono in linea con il risultato del 2022. Dall’analisi dei crediti, come ha sottolineato il sindaco Pascale sono di 3.338.102,97. Ed i contributi per gli investimenti del 2023 ci hanno consentito di portate avanti opere per il museo, la scuola. Ma la cosa che ci rammarica è che in questo consuntivo ci mancano dei crediti, risultano assenti oltre 1,2 milioni di euro per il mancato introito del porto turistico. Nonostante questo, il Comune chiude con questo consuntivo in attivo» – conclude Calise. Il commento di Giacomo Pascale : «Mi sarei aspettato dall’ex Senatore, attesi i numeri di questo consuntivo e atteso anche che a questi numeri mancano soltanto le entrate dell’approdo turistico dovuti dall’ex gestore tra canone e consumi, il voto favorevole a un bilancio di questa portata per senso di responsabilità istituzionale. Così non è stata ne prendiamo atto, andiamo avanti».

Il commento di Giacomo Pascale: «Mi sarei aspettato dall’ex senatore, attesi i numeri ed atteso dell’approdo turistico tra canone e consumi non pagati dall’ex gestore, il voto favorevole. Lui solo? Beh, la fine di un buon cavallo… »

Questo bilancio testimonia il lavoro buono e positivo fatto dall’amministrazione comunale e degli uffici comunali. Sono state approvate diverse variazioni di bilancio in entrata e in uscita, anche alla luce dei tanti finanziamenti ottenuti: la riconfigurazione del litorale come altri 700.000 €, il completamento della struttura della scuola Principe di Piemonte, 100.000 € per gli interventi della frana. Il mio rammarico e di non essere riusciti, ancora, neanche con questo consuntivo, a registrare le entrate dell’approdo turistico. La faccenda gira attorno all’approdo, non solo e non tanto per l’aspetto politico, dell’aspetto giudiziario, quanto perché questa è una questione dirimente nell’economia del paese. Una comunità intera che sopporta i costi è una persona sola che ne trae i ricavi. E’ paradossale. Siamo costretti a mettere mano alla cassa del Comune per pagare i mutui e quindi le quote di ammortamento delle attrezzature ed investire soldi pubblici nel porto e quindi oltre il danno la beffa. Dall’ex Senatore mi sarei aspettato per questo un atto di responsabilità. Questi numeri a consuntivo, quindi, sono numeri non è filosofia o comizi, avrei voluto il suo voto, proprio questo disagio economico e quindi sociale che vive la comunità». Poi sulla solitudine del già senatore De Siano aggiunge: «Non sono abituato a guardare in casa d’altri, la riflessione che mi viene è che nella la vita, la fine di un buon cavallo è un carrettaccio, però, non la vorrei dire, non vorrei crederlo. Solo era solo, ma lui è sempre stato un uomo solo».

Al sindaco abbiamo chiesto del non voto sulla azienda speciale in cui il suo esecutivo ha investito tanti sforzi, anche per gestire il porto e se non vi è ancora l’accordo politico, la quadratura sulla composizione del CDA su cui, pare, già si litighi: «Non è che non l’abbiamo votata. Alla base ha bisogno di maggiori approfondimenti all’interno dell’organigramma, quindi praticamente, da qui a brevissimo, arriverà in consiglio. Noi non pensiamo all’azienda speciale che risolvi problemi del porto, pensiamo all’azienda speciale quale braccio operativo della amministrazione per la gestione, qualora finalmente potremmo avere la gestione in capo al pubblico, molte risorse del paese».

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