CRONACAPRIMO PIANO

Graziano Mattera, ultimo atto: emesso l’ordine di carcerazione

I carabinieri della Stazione di Barano hanno dato esecuzione e notificato il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli. L’uomo, condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, dovrà scontare ai domiciliari una pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione

Una vicenda giudiziaria che all’epoca dei fatti fece molto scalpore e che segnò davvero un colpo pesantissimo al fenomeno purtroppo diffuso dello spaccio di sostanze stupefacenti sulla nostra isola. E che adesso conosce il suo epilogo. I carabinieri della Stazione di Barano, guidati dal capitano Tiziano Laganà e coordinati dal luogotenente Salvatore Schiano, hanno dato esecuzione – e provveduto alla notifica al diretto interessato – a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli a carico di Graziano Mattera, 35 enne baranese. L’uomo, che tra yl’altro già si trovava ristretto nella sua abitazione, dovrà scontare ancora ai domiciliari la pena di 6 anni e 8 mesi di reclusione maturata per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. Si chiude così un iter giudiziario che tra l’altro aveva visto l’imputato chiedere il processo con rito abbreviato, essendo le responsabilità emerse a suo carico chiare ed inequivocabili, e caratterizzate da una serie di condotte criminose minuziosamente documentate dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Ischia e che erano state commesse nell’arco di tempo compreso tra l’agosto 2020 ed il gennaio 2021. Per la cronaca, a Graziano Mattera è stata applicata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante la pena: infine, gli è stata comminata una multa di 35.600 euro.

Il 35enne si trovava già ristretto presso la propria abitazione: fu arrestato al termine di una lunga indagine nel giugno 2021, a suo carico fu siglato anche un provvedimento di sequestro di beni per un valore complessivo di 120.000 euro. Con lui finì in manette anche il napoletano Vincenzo Iafulli

I fatti in questione hanno la loro genesi il 15 giugno 2021 quando i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli eseguirono un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti di due soggetti – Vincenzo Iafulli e proprio Graziano Mattera – gravemente indiziati di traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e “critical” (una particolare mistura di hashish e marijuana). All’epoca, e questo aspetto non passò inosservato perché sull’isola non era mai accaduto, fu anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni acquistati con i proventi dell’attività di spaccio. In particolare un gommone, un’auto, una moto, nonché orologi e gioielli di pregio, del valore di circa 120mila euro. Le indagini dei Carabinieri permisero di ricostruire un’articolata attività di traffico di stupefacenti, gestita proprio dal Mattera, con sede operativa nell’isola di Ischia, dove egli immetteva sul mercato diversi tipi di sostanza stupefacente. Furono inoltre ricostruiti i contatti e i movimenti dell’indagato che aveva uno dei suoi principali fornitori a Napoli. La droga era poi trasportata a Ischia, nascosta all’interno dell’auto dell’acquirente opportunamente modificata, creando un vano nascosto sotto il cruscotto. Lo stupefacente veniva dato in custodia ad alcuni complici, arrestati in flagranza di reato nel corso delle indagini e poi rivenduto a diversi clienti.

Già dall’ordinanza di custodia cautelare emersero dettagli e particolari che inchiodavano decisamente Graziano Mattera alle sue responsabilità. Tutto ebbe inizio a settembre 2020 quando i militari arrestarono tale Agostino Iacono, trovato in possesso di ben due chilogrammi di marijuana suddivisa in tredici sacchetti termosaldati. Lo Iacono fin da subito rese dichiarazioni spontanee, ammise le proprie responsabilità ed indicò il fornitore dello stupefacente detenuto in Graziano Mattera, spiegando di essere in debito con lo stesso per una pregressa fornitura di droga. Ma non è tutto perché l’arrestato aggiunse che il Mattera era soggetto che stabilmente spacciava sostanza stupefacente anche di tipo cocaina, occultata nei pressi delle scale della sua abitazione. Agostino Iacono confermò tali dichiarazioni anche nel corso dell’interrogatorio di garanzia ma tra l’altro gli investigatori avevano avuto modo di appurare che diceva la verità dal momento che venne rinvenuto nel luogo suggerito un barattolo con all’interno tre dosi di cocaina. In quel momento iniziarono intercettazioni telefoniche e ambientali a carico del Mattera ma anche di altri soggetti che sarebbero stati poi coinvolti in altri fatti di cronaca. Quando poi venne arrestato Michele Conte, che da poco era tornato in libertà dopo essersi visto ridurre una pena dalla Corte di Appello, il quadro emerse in maniera ancor più chiara perché anche lo stesso riferì ai carabinieri che un quantitativo enorme di droga era nella sua disponibilità perché ne faceva da “custode” proprio per conto del proprietario ossia Graziano Mattera. A questo punto ogni tassello cominciò ad andare al suo posto al punto che il gip scrisse nel duo dispositivo: “Emergeva la concreta possibilità di come il Mattera, soggetto conosciuto alle forze dell’ordine locali per medesime pregresse attività illecite, potesse essere al centro di un traffico continuativo di sostanze stupefacenti. Le disposte attività tecniche, intercettazioni ambientali e telefoniche innanzi indicate, fornivano il suggello a tale quadro indiziario già di per sé significativo. Ed invero la lettura integrale delle conversazioni poste a base delle singole contestazioni forniva la prova di come il Mattera aveva un ruolo attivo sull’isola nel rifornire singoli acquirenti e/o pusher di sostanza stupefacente di varia tipologia”. Non solo, viene precisato come “dalle risultanze delle intercettazioni disposte e dalle stesse operazioni di pg poste in essere nei confronti di Iacono Agostino, Conte Michele e Di Costanzo Giovan Battista emergeva come tale attività era particolarmente significativa e remunerativa ed aveva a oggetto quantitativi, di certo non indifferenti, di sostanza stupefacente ‘piazzata’ dal Mattera sul territorio isolano”.

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