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Sotto Tiro – La sfida

Leggo con attenzione le preoccupazioni delle comunità del Trentino che la monocultura della  produzione di mele provoca. Preoccupa, in parole povere, il pericolo che la produzione di mele non sia più sostenibile. I torrenti delle valli sono inquinati da pesticidi, concimi chimici e fitofarmaci. Le popolazioni, come avviene in molte zone dove si produce vino,vivono l’incubo di malattie derivanti da questi residui tossici diffusi nell’aria,nella terra e nell’acqua. I picchi di gravi patologie mediche nei bambini vengono studiati da medici e magistrati.

Detto questo mi meraviglia come nell’isola anche l’aspetto di una coltura biologica di tutti i prodotti agricoli non sia presa in considerazione per allargare l’unicità che questa magnifica terra offre e mette a disposizione. L’inserimento dei Comuni di Barano e Serrara Fontana nel Gruppo Agricolo Locale insieme a tante altre municipalità della Regione dovrebbe farci riflettere.

I finanziamenti europei fino al 2020 per il settore agricolo sono davvero cospicui e rappresentano più di una opportunità. In sostanza bisognerebbe evitare di usare, per l’agricoltura, sostanze chimiche di sintesi come concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi. I vecchi contadini hanno evitato per secoli l’uso di questi prodotti sostituendoli con prodotti naturali e con accorgimenti preventivi prima della maturazione dei frutti. Esistono anche piante resistenti che non hanno bisogno affatto che si faccia ricorso a tali prodotti.

Lascio a voi immaginare cosa sarebbe un’isola dove tutti i prodotti della terra siano biologici. E’ possibile ipotizzare un progetto a scadenza decennale per raggiungere questo obiettivo? Sicuramente sì, se si pensa andando finalmente un pò oltre la mediocrità di pensiero che negli ultimi tempi sta attanagliando la classe dirigente di quest’isola, incapace di volare alto.

Soffermarsi sui vantaggi che questo progetto arrecherebbe all’isola dopo aver proibito già l’uso dei saponi non bio penso sia assolutamente superfluo. Il turismo, non a caso, sta andando verso direzioni e strade assolutamente impensabili appena qualche anno fa. Se riuscissimo a creare un prodotto che viaggi e sia al passo con i tempi, i nostri nipoti ci ringrazierebbero a differenza degli attuali giovani che attribuiscono tutte le colpe a noi padri che hanno trascurato il territorio creando una mancanza di lavoro che li umilia.

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