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NU a Lacco, verso una nuova gara d’appalto

Il Comune del Fungo ha preso atto della sentenza con cui a fine novembre il Tar illustrò le possibili strade da percorrere per l’ente dopo l’annullamento dell’aggiudicazione del servizio di nettezza urbana alla società Balga. L’ente di Piazza Santa Restituta è infatti intenzionata a dare mandato all’Ufficio tecnico affinché si valuti la soluzione più opportuna. Come si ricorderà, il Comune aveva chiesto al Tribunale amministrativo se la sentenza imponesse di aggiudicare l’appalto alla seconda classificata, la Team3R, oppure procedere a una nuova gara, o ancora ritornare in commissione e procedere a una nuova attribuzione dei punteggi. Nella sentenza chiarificatrice, il Tar stabilì che tocca al Comune di Lacco Ameno portare a termine la fase rescissoria dell’esito della gara, annullato dallo stesso Tribunale. Quest’ultimo  spiegò che l’ente, come si legge nel provvedimento, «potrà pertanto discostarsi dal deliberare il “normale” scorrimento a favore della seconda graduata  – e procedere così alla riedizione integrale della gara –  solo per motivate ragioni connesse ad un convincente giudizio di non convenienza dell’offerta (solo ex post) diventata di vertice, fatti salvi eventuali accertamenti di fattori soggettivi originari o sopravvenuti, di ostacolo alla stipula del contratto con tale ditta». Detto in altre parole, il Comune potrebbe anche evitare di assegnare l’appalto alla seconda, ovviamente con le dovute e argomentate motivazioni, compresa la convenienza economica. Una serie di circostanze ha infatti profondamente cambiato le carte in tavola e  potrebbe spingere il Comune a indire una nuova gara: il sisma del 21 agosto ha inciso drammaticamente sulla realtà del territorio comunale, provocando la chiusura di numerose strutture ricettive, oltre alla delimitazione della famigerata zona rossa, dove al momento sono state evacuate diverse abitazioni private. Il terremoto ha dunque  ristretto in maniera rilevante  l’area di raccolta dei rifiuti, e di conseguenza le utenze private e commerciali che usufruivano del servizio. Un fenomeno che ovviamente si traduce nel mancato gettito per le casse comunali. Non ci sono conferme ufficiali, ma pare che i mancati introiti superino i duecentomila euro: una cifra rilevante per un Comune che, non va dimenticato, è ancora in fase di dissesto finanziario.  Inoltre, il fallimento della società partecipata Lacco Servizi e le conseguenze riguardanti le sue risorse, rende impossibile al Comune garantire alla ditta che gestisce la nettezza urbana gli stessi mezzi e le stesse risorse (canone compreso) previsti inizialmente nel bando d’appalto. Insomma, il capitolato originario non è più attuale, e il mutato scenario potrebbe anche portare all’annullamento totale della gara e dunque al lancio di un nuovo bando. In ogni caso, la volontà del Comune di ottemperare alla decisione di merito del Tar, confermata dal Consiglio di Stato, impone di provvedere entro breve  alla corretta assegnazione del servizio, ma nel frattempo è probabile che si proceda a una proroga a favore della Balga fino alla conclusione delle valutazioni, visto il carattere di essenzialità che riveste la gestione di raccolta dei rifiuti.

Francesco Ferrandino

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