Gianluca Castagna | Casamicciola Terme – Chi è un rifugiato? Quali sono i suoi diritti? Quali aspetti, procedure, problemi ruotano attorno alla sua accoglienza in un paese straniero?
Il diritto di asilo nelle leggi internazionali: è questo il tema, delicatissimo, dei tre incontri nei quali 300 allievi delle scuole campane simuleranno una seduta delle Nazioni Unite. Un progetto IMUN, Italian Model United Nations, che vedrà coinvolti anche gli studenti isolani, in particolare cinque tra gli allievi più meritevoli dell’Istituto Turistico e Nautico “Cristofaro Mennella”. Ad ogni studente sarà assegnato un paese delle Nazioni Unite e, in qualità di delegato, dovrà intervenire nel dibattito rigorosamente in lingua inglese. Trattandosi di un progetto che mira a far crescere e valorizzare le eccellenze, gli studenti scelti sono tra i più preparati dal punto di vista linguistico, didattico e comportamentale.
Protagonisti e testimoni, dunque, di educazione interculturale.
La protezione internazionale dei rifugiati rappresenta il nucleo del mandato dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Tale mandato, come espresso negli statuti e nella Convenzione del 1951 sullo Status dei Rifugiati, si è costantemente evoluto nel corso degli ultimi 50 anni. Inizialmente, la protezione internazionale consisteva in una sorta di surrogato della protezione consolare e diplomatica, mentre oggi si è estesa notevolmente fino ad assicurare ai rifugiati il godimento dei loro diritti umani fondamentali e la sicurezza.
Nato nel 2011 come edizione italiana del National High School Model United Nations di NewYork, IMUN è diventato un progetto complesso che coinvolge centinaia di scuole di tutto il paese, articolandosi in diverse edizioni regionali. Da quest’anno, infatti, allo storico appuntamento romano si aggiungono cinque edizioni regionali che si svolgeranno a Napoli, Torino, Catania, Trento e Bari.
L’Imun è indirizzato sia agli studenti del biennio che del triennio delle scuole superiori e ha l’obiettivo di avvicinare i giovani italiani alle istituzioni internazionali. Il percorso didattico si articolerà in due fasi: quella preparatoria, che prevede un incontro seminariale di una giornata (pre conference); quella operativa, ovvero la simulazione effettiva di una seduta Onu, nella quale gli studenti lavoreranno singolarmente rappresentando ciascuno uno dei 193 stati membri delle Nazioni Unite.