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Bilancio demografico 2016, Ischia prima isola flegrea per incremento di nascite

Cresce, seppure lentamente, il numero dei nascituri sulla nostra isola. Dopo l’anno nero del 2015, dove il numero dei decessi, non solo sull’isola, ma in tutta Italia superò quello della nascite, si registra, ora un leggero incremento. A dirlo è l’Istat che ha pubblicato, alcuni giorni fa, il Bilancio Demografico Nazionale relativo all’anno 2016 e che fa sperare, nei mesi a venire, in una più significativa ripresa demografica. 563 sono, infatti, in tutto i bambini nati lo scorso anno sul nostro territorio, contro i 552 del 2015. Il Comune dove si sono registrate più nascite è quello di Ischia con 168 nascituri su di una popolazione di 19.915 abitanti, seguito a ruota dal Comune di Forio con 163 nati, Barano 81, Casamicciola 73, Lacco Ameno 50 ed in ultimo Serrara Fontana dove i bimbi venuti al mondo, lo scorso anno, sono stati  28.   Di contro, in diminuzione il numero dei decessi.  Mentre, infatti, nel 2015, i morti registratisi sull’isola furono 584, nei 2016, invece, i decessi sono stati 498.  Un saldo naturale positivo, quindi, per i Comuni isolani, fatta eccezione per quello di Serrara Fontana dove si sono registrati 33 decessi a fronte invece di soli 28 nati.

Undici bambini in più e 65 morti in meno, rispetto al 2015 e che, seppure  rappresentano ancora un numero molto esiguo rispetto al totale della popolazione isolana che è di circa 64 mila abitanti, sono comunque da considerare un dato positivo.  Secondo il report dell’Istat, infatti, le isole italiane sarebbero proprio i territori dove si  è registrato, nel corso del 2016, un minor numero di nascite. Nonostante questo, Ischia,  però, è comunque in vantaggio rispetto alle vicine Capri e Procida.  Nell’isola di Arturo, infatti, i nati lo scorso anno, sono stati solo 70 su un totale di 10.000 abitanti contro 104 decessi, mentre a Capri il numero dei nascituri è arrivato a stento a 50 e dove il saldo naturale è stato pari a -23.  Nelle due isole campane, insomma, il numero dei decessi continua a superare quello dei nascituri, mentre il trend ischitano , seppure di poco, è comunque migliorato.

Insomma, dati alla mano, mentre in generale sul territorio italiano sono diminuite le nascite, (- 12 000 rispetto al 2015) di cui 69. 000 solo stranieri, le famiglie ischitane, nei dodici mesi passati, hanno accolto un discreto numero di neonati, piazzando l’isola, tra le tre dell’area flegra,  sul podio in termini di incremento demografico. Il sesso predominante dei nuovi nascituri? Decisamente quello maschile. 289, infatti, sono stati i fiocchi blu  contro i 277 fiocchi rosa.

AUMENTANO I RESIDENTI ALL’ESTERO

Mentre in tutta Italia si regista una diminuzione del numero di residenti di circa 76.000 unità e aumentano il numero dei cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana – in totale più di 200 mila- simile andamento si registra anche sulla nostra isola, dove il numero di cittadini emigrati all’estero, nel 2016,  è stato maggiore rispetto al numero di immigrati giunti sul nostro territorio.  Fatta eccezione per Ischia e Forio, negli altri Comuni, il saldo migratorio è, infatti, in negativo. Sempre più sono, quindi, gli ischitani che decidono di abbandonare la nostra isola per cercare fortuna altrove.

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ECCO I DATI ISTAT PER IL 2016

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Nel 2016, nella nostra nazione i nati sono stati meno di mezzo milione. Lo scorso anno, infatti, i nascituri sono stati 473.438.  Le nascite quindi sono state 12.342 in meno rispetto all’anno precedente e più di 100.000 in meno negli ultimi otto anni. Il calo si registra ovunque, ma è più accentuato nelle isole (- 41% rispetto al 2015).  Il numero dei decessi registratosi nel 2016 pari a 615.261 è inferiore di 32.310 unità del 2015 ma è comunque il secondo valore più elevato dal 1945. Diminuiscono anche il numero degli stranieri nati in Italia (-10.515 dal 2012) che fino al 2008 avevano contribuito all’aumento del bilancio demografico del nostro paese.  La concomitanza tra la crisi economica e la diminuzione delle nascite, ravvisabile in tutti i paesi europei suggerisce, secondo l’Istat un legame tra i due fenomeni.

Sara Mattera

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