Bracconaggio, un calendario dei crimini accertati anche per Ischia

Ischia – È dal gennaio 2011 che il CABS (Committee Against Bird Slaughter), in collaborazione con la LAC (Lega Abolizione Caccia) e le principali associazioni ambientaliste italiane, raccoglie su base giornaliera tutte le informazioni disponibili relative a reati commessi da cacciatori e bracconieri di nazionalità italiana ai danni della fauna selvatica. Dalla raccolta di questi dati viene compilato il “Calendario del Cacciatore Bracconiere”, una rassegna accurata dei crimini compiuti ai danni della biodiversità da chi persegue per lucro o divertimento gli animali selvatici. Anche per Ischia c’è un calendario ad hoc che sottolinea, purtroppo, la vocazione per il bracconaggio dell’isola. Per quanto riguarda l’Italia, come negli anni precedenti, con piccole variazioni, dopo Brescia vengono Caserta, Napoli (con il buco nero di Ischia), Salerno, Reggio Calabria e Cagliari. Sulla scorta di tre anni di raccolta dati, le province di Brescia, Caserta, Salerno, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari e Bergamo, ritornano costantemente con alti numeri di denunciati, confermando così la loro “vocazione” per il bracconaggio. Tra le regioni che si aggiudicano la maglia nera per il bracconaggio è prima la Lombardia (24,9%), segue poi la Campania (16%).

 

 

L’elenco

Ischia, il calendario dei crimini commessi nel 2014 e nel 2015

Dieci le denunce effettuate nel 2014, 19 quelle per il 2015 una piaga quella del bracconaggio che sembra aumentare la sua portata

 

 

 

 

 

 

 

 

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