CRONACAPRIMO PIANO

Cantiere Ischia 2030, così Legambiente vuole rilanciare Ischia

Ieri mattina presso il Capricho, alla presenza tra gli altri dei presidenti nazionale e regionale dell’associazione Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato ma anche del commissario Giovanni Legnini e del suo vice Loffredo l’interessante convegno: focus su un’isola gravata da molteplici criticità ma che ha ancora margini per “riemergere”

E’ stato presentato ieri presso la sede provvisoria del comune di Casamicciola Terme il progetto Cantiere Ischia 2030. Ovvero Legambiente ha presentato le sue proposte per la ricostruzione dell’isola campana alla presenza del Commissario Straordinario Giovanni Legnini per la ricostruzione post terremoto 2017 e commissario delegato per l’emergenza post frana 2022 e del vice commissario delegato per l’emergenza post frana 2022 Gianluca Loffredo. Con Legnini le istituzioni locali, i sindaci Giacomo Pascale,  Stani Verde e in teleconferenza Giosi Ferrandino. Il vicepresidente della regione Fulvio Bonavitacola ha consegnato ai posteri, invece, un video messaggio registrato. In platea il sindaco di Preci Massimo Messi. Obbiettivi dichiarati la sicurezza, innovazione e partecipazione, oltre alla immancabile “piaga abusivismo”. Sono questi per Legambiente i tre pilastri su cui si deve basare la ricostruzione territoriale, economica e sociale dell’isola di Ischia, ferita dall’alluvione del novembre 2022 e prima ancora dal sisma del 2017. Con l’auspico che questo passaggio non resti una sterile passerella. Sono tante e troppe le cose da fare oltre i proclami e la mielina istituzionale. 

Isola fragile

Il report della associazione è impietoso e parla di un’isola fragile aggravata in primis dall’alto valore del consumo di suolo pari ad un terzo della superfice isolana (32,9%), con punte del 47,6% a Lacco Ameno e del 45,4% a Ischia. E dove ben il 15,4% di consumo di suolo è avvenuto in aree a rischio idrogeologico, con punte del 26,70% a Serrara Fontana e 24,56% a Barano. L’alto valore del consumo di suolo non fa che aumentare l’esposizione al rischio.

10 aree tematiche 

Di fronte a questo quadro, per Legambiente sono dieci le aree tematiche di intervento su cui devono poggiare questi tre pilastri e che, in sintesi, possono rappresentare i punti di un Manifesto nazionale per la ricostruzione di Ischia al 2030 e un modello virtuoso a cui guardare in futuro anche per altre aree del Paese. Come spiegato nella velina diffusa  si va dal tema sicurezza territoriale in termini di prevenzione e adattamento allo stop al consumo di suolo e agli abusi edilizi, dalla legalità alla valorizzazione delle bellezze isolane dal turismo e l’agricoltura di qualità, alla rigenerazione energetica con lo sviluppo delle rinnovabili e delle comunità energetiche, poi inclusione e partecipazione. 

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Aree tematiche che si tramutano in azioni

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Aree tematiche che si traducono in azioni ben precise: dalla delocalizzazione degli insediamenti residenziali e produttivi più vulnerabili agli strumenti per prevenire l’illegalità negli appalti e sul lavoro, dall’upgrading degli impianti di depurazione e della rete fognaria all’istituzione di un’area protetta per tutelare la natura del Monte Epomeo, dalla promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (CERS) all’istituzione di un Osservatorio del Mercato immobiliare locale, solo per citarne alcuni. Proposte e temi che l’associazione ambientalista ha riassunto nel dossier “Cantiere Ischia 2030” e che ha presentato a Casamicciola, in occasione dell’arrivo di Goletta Verde a Ischia, in Campania.

Ischia cantiere dei cantieri, le parole dei protagonisti

“Per vincere la sfida di ripensare e realizzare il futuro della splendida Isola di Ischia – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente che non lesina complimenti all’amico di vecchia data giovanni Legnini. Un copione già studiato – non ci si può affidare, per quanto efficace, solo ad una struttura commissariale. C’è bisogno del protagonismo delle forze locali a partire dalle istituzioni locali, dal mondo produttivo, dalla società civile tutta. Per questo vogliamo aprire un confronto con i protagonisti istituzionali, produttivi, sociali, e cittadini sulle nostre proposte per definirle e realizzarle in modo collettivo e partecipato. A livello nazionale, chiediamo che si approvi quanto prima una legge per dire stop al consumo di suolo e per velocizzare gli abbattimenti delle costruzioni abusive, ponendo fine alla logica dei condoni edilizi”. “A Ischia la filosofia della pianificazione non può essere quindi quella del “dov’era com’era” ma quella del “ricostruire meglio e in sicurezza”. Ciò comporterà che un certo numero di edifici, privati e pubblici, dovranno necessariamente essere delocalizzati-  ha sottolineato Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – Siamo consapevoli, e non lo sottovalutiamo, dell’impatto sociale che le delocalizzazioni possono avere sulle famiglie e le imprese. Sarà quindi fondamentale, da parte delle istituzioni in primis garantire un percorso trasparente e partecipato con un ruolo importante anche degli organi di informazione e di tutta la società civile organizzata per gestire con cura questa fase”.

Giovanni Legnini: grande emozione per ingresso di goletta verde nel porto turistico dragato di Casamicciola

L’incontro di oggi è stata anche l’occasione in cui Legnini ha presentato anche un saggio del Piano degli interventi di messa in sicurezza del territorio e di mitigazione del rischio idrogeologico, celebrando l’avvenuto dragaggio del porto turistico.

“Ho provato una certa emozione oggi in occasione dell’ingresso di Goletta Verde nel Porto di Casamicciola, appena dragato e ripristinato dopo l’invasione di fango e detriti con la catastrofe del 26 novembre scorso- ha detto Legnini- Ringrazio moltissimo Legambiente per aver voluto prevedere una tappa di Goletta Verde a Ischia e un momento di comune riflessione sul futuro dell’Isola, nel segno di proposte concrete e lungimiranti racchiuse nel documento presentato questa mattina insieme ai Sindaci, alla Regione e ai cittadini. Il porto e le aree accessorie e di servizio investiti dalla drammatica frana sono tornati ad essere belli e fruibili, con un complesso intervento di dragaggio e molti altri lavori che siamo riusciti a concludere in appena cinque mesi. E per questo desidero ringraziare tutte le istituzioni, i professionisti e le imprese che hanno contribuito in modo decisivo a far sì che tutto si realizzasse in tempi rapidissimi”. Il Commissario ha inoltre aggiunto: “Il fatto che Goletta Verde sia una delle prime imbarcazioni a entrare nel porto di Casamicciola è motivo di grande soddisfazione. Ischia è pronta ad accogliere i turisti che merita e a ripartire in sicurezza. Con l’impegno di tutti riusciremo a vincere le sfide enormi della ricostruzione post sisma e posta frana, che per gran parte devono trovare compimento nel segno della sicurezza, della sostenibilità e dell’ambiente. Colgo l’occasione per salutare l’operaio vittima di un incidente proprio mentre era a lavoro per la messa in sicurezza”.

Giacomo Pascale: rifondare Ischia si può 

Giacomo Pascale, parla di utopia e di necessità di svolta del’Isola, palude a Legnini e parla di rifondare l’isola grazie al fattivo contributo di Legnini definito “il coordinamento naturale dei sindaci ”. Poi conclude, come per Legambiente anche per noi  “ Ischia rappresenta il cantiere dei cantieri per eccellenza, l’occasione per voltare pagina nel governo del territorio. Fondamentale in ciò coinvolgere tutta l’isola e non solo i Comuni colpiti dagli ultimi tragici eventi perché, pur nel rispetto delle autonomie locali, l’intero territorio isolano va considerato nella sua totalità e ha bisogno di una governance unitaria. In questo l’apporto dl commisario è stato fondamentale.  Un’occasione per garantire il massimo della sicurezza possibile, salvaguardare il suolo e il paesaggio, consumare meno energia e materia, offrire nuove e durature opportunità lavorative alla gioventù ischitana. Per questo la scelta di raccontare Ischia come cantiere al centro della  campagna di Legambiente mi emoziona”.Anche Stani Verde concorda con Pascale,anzi, intronizza Legnini : “Ringrazierò sempre in ogni dove Legnini”. Con il vicesindaco di Casamicciola Carotenuto in video gli intervenuti on. Giosi Ferrandino e Fulvio Bonavitacola parlano di isola patrimonio naturale da preservare.

Fondamentale la sicurezza del territorio: Per Legambiente il Piano di ricostruzione previsto a seguito del sisma del 2017 e dell’alluvione del 2022, che dovrà essere approvato dalla regione Campania, deve tenere conto sia di tutti gli elementi di rischio, di vulnerabilità, di pericolosità. Chissà quando lo vedremo. Al fine di garantire il massimo della sicurezza possibile alla popolazione e alle attività produttive; sia dei risultati delle indagini scientifiche e delle migliori tecnologie costruttive disponibili; sia delle misure di adattamento ai cambiamenti climatici, prevedendo una maggiore frequenza degli eventi meteorologici estremi (alluvioni e ondate di calore).  

Le criticità di Ischia e la piaga dell’abusivismo 

Per mettere fine alla piaga dell’abusivismo Legambiente propone a tal riguardo tre proposte. 1) è fondamentale accelerare l’esame di tutte le pratiche di condono che giacciono negli archivi dei sei Comuni. 2) Sorvegliare il territorio per bloccare l’abuso già alla posa in opera della prima pietra. 3) Procedere con le demolizioni di ciò che non è sanabile, per eliminare le situazioni di rischio.  

Le demolizioni costituiscono anche un deterrente ad un resoconto anche qui impietosi. Secondo i dati raccolti da Legambiente nell’ambito della campagna “Abbatti l’abuso”, nel solo Comune di Ischia su 1.274 ordinanze di demolizione emesse dal 2004 al 2022 ne sono state eseguite appena 175, pari al 13,8%2. Insomma, quasi otto volte su dieci chi ha costruito illegalmente nel Comune di Ischia ed è stato oggetto di un’ordinanza di demolizione l’ha fatta, finora, franca. A spese della sicurezza del territorio, dell’ambiente, di chi ha costruito nella legalità e persino di chi ha commesso un abuso edilizio ma può beneficiare di un condono. 

Ritardi sul fronte sostenibilità: (Report Isole Sostenibili 2023)

La raccolta differenziata è molto indietro: ad Ischia con una produzione annua di 38.987 ton di rifiuti ci attestiamo ancora su una media del 45% di raccolta differenziata, con migliore performance del comune di Ischia che però e fermo al 50%, mentre il dato peggiore è di Serrara Fontana con il 21%. Si registra una produzione annua di 625 Kg/ab, ben superiore alla media nazionale che si attesta al di sotto dei 500 Kg/ab. Sul fronte delle rinnovabili, come in tutte le isole minori, anche Ischia registra uno sviluppo lento delle fonti rinnovabili. 

In termini assoluti l’installazione del fotovoltaico è di 3.960,40 kW, pari a 0,06 kW/ab, circa il 16% della media nazionale. Il solare termico a Ischia si attesta, dato del 2021, a 1.504,33 m2 installati. Quanto all’eolico siamo all’anno zero. La dispersione della rete idrica si attesta sul 26%, al di sotto della media nazionale del 43%. Il problema che ancora perdura nell’isola è quello della depurazione. Infine, sul fronte mobilità l’isola campana ha un parco auto di ben 39.249 veicoli su una popolazione di 62.374 abitanti, pari a 63,5 auto ogni 100 abitanti (compresi bambini e anziani). Inoltre, con riguardo all’inquinamento atmosferico il 63% delle vetture è inferiore o uguale a Euro 4 e solo il 37% è Euro 5 o più.

Le proposte di Legambiente in 10 tematiche:

La sicurezza prima di tutto

Stop al consumo di suolo, recupero degli edifici abbandonati e inutilizzati

Mai più abusi edilizi

Legalità, Trasparenza, Sicurezza e qualità del lavoro

Affrontare i problemi ambientali guardando al futuro

Un’Area protetta per tutelare la natura del Monte Epomeo

Turismo e agricoltura di qualità

Rigenerazione energetica: rinnovabili e CER

Nessuno deve rimanere indietro

Partecipazione dei cittadini

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