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«Lavoriamo al “nuovo” turismo, la DAD è stata resilienza»

Nostra intervista alla dirigente scolastica dell’Istituto “Mennella”, Giuseppina Di Guida, che racconta la scuola ai tempi della pandemia ma si sofferma anche dei nuovi indirizzi varati dalla scuola. Che puntano a formare figure ancor più qualificate

DI MARIA ELETTRA IRACE

Quello che è trascorso è stato un anno difficile tra dad e presenza alternata. Ma che cosa lascia di positivo questa esperienza, anche in prospettiva futura?

«Quest’anno scolastico è stato senza dubbio molto più faticoso e imprevedibile del precedente, le continue chiusure e riaperture hanno comportato una continua ridefinizione dei tempi e delle modalità d’insegnamento. Ciò che resterà di conseguenza è la grande flessibilità organizzativa e progettuale dei docenti e la capacità di resilienza degli studenti. Le nuove competenze digitali apprese sono sicuramente una risorsa, ma c’è la voglia di rimettersi in gioco nelle abituali modalità in presenza, outdoor e presso aziende e associazioni del territorio, per dare ai nostri studenti una visione più completa del processo di apprendimento e d’inserimento nel mondo del lavoro».

Cosa è cambiato da quando avete ottenuto l’immobile di via Michele Mazzella?

«Avere più spazi a disposizione ci ha dato la possibilità di proporre agli studenti laboratori non realizzabili nelle vecchie sedi, la nostra scuola si è sentita finalmente sostenuta dalle amministrazioni locali e dai cittadini dell’isola. Avere una sede su Ischia è stato importante visto che l’utenza proviene da tutto il territorio ed è giusto che gli studenti possano scegliere la sede più comoda da raggiungere. Inoltre avere tre sedi in totale ci ha permesso di gestire l’emergenza Covid-19 con più serenità e di avviare dei nuovi percorsi di studio che hanno avuto un ottimo riscontro sulla platea scolastica dell’isola».

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«Quest’anno la nostra scuola è stata scelta insieme all’istituto Nino Bixio di Piano di Sorrento come seconda scuola in Campania per qualità dell’offerta formativa: un riconoscimento importante. Un’altra cosa di cui vado orgogliosa è come la scuola ha risposto all’accelerazione forzata verso il digitale»

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Parliamo di questi nuovi indirizzi. Può raccontarci qualcosa?

«Per quanto riguarda l’indirizzo tecnico economico per il turismo, quest’anno abbiamo attivato la prima sezione di turismo sportivo. La nostra intenzione è di formare professionisti sulle nuove tendenze di turismo esperienziale che si stanno sviluppando dopo il Covid-19. Abbiamo attivato anche degli indirizzi serali, uno legato all’indirizzo turistico e l’altro a quello socio sanitario. Nonostante il Covid-19 siamo una scuola in espansione sia dal punto di vista dell’offerta che dal punto di vista progettuale. Abbiamo richiesto e ottenuto i finanziamenti del Piano Estate, stiamo offrendo agli studenti delle opportunità di esperienza nel mondo della diportistica con il PON “Vac a vient”, un modulo di 120 ore con cui gli studenti stanno imparando a veleggiare nel Golfo di Napoli sulle imbarcazioni della Lega Navale. Stiamo proponendo attività di escursionismo per conoscere e raccontare le peculiarità del territorio al gruppo classe e in futuro si spera ai turisti dell’isola d’Ischia».

«Se parliamo in termini di qualità del percorso erogato, bisogna dire che la formazione marittima è l’unico percorso certificato all’interno del sistema scolastico italiano. Per quanto riguarda i livelli di occupazione, i dati che abbiamo sono assolutamente confortanti»

Come la politica dovrebbe favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro anche in una misura alternativa rispetto al solo comparto alberghiero?

«La politica dovrebbe rendere il “brand” Ischia più interessante lavorando su ciò che è al di fuori delle strutture alberghiere, potenziando i servizi ad esempio. Potrebbe poi incentivare l’imprenditoria giovanile con dei progetti specifici di accompagnamento alla realizzazione di queste imprese. Io mi aspetto che il settore alberghiero comprenda il valore della formazione che diamo ai nostri studenti, ma che anche la politica si mostri sensibile alle necessità dei giovani».

Qual è il risultato che la soddisfa maggiormente del suo operato alla guida del “Mennella”?

«La soddisfazione più grande è aver dato all’istituto Mennella una sede dignitosa ed è un risultato che ascrivo alla mia direzione e alla collaborazione del collegio docenti, del personale ATA nonché del sindaco di Ischia che ha sostenuto fortemente questa nostra evoluzione. Quest’anno inoltre la nostra scuola è stata scelta insieme all’istituto tecnico nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento come seconda scuola in Campania per qualità dell’offerta formativa, in concorso con altri Istituti Nautici provenienti da tutta Italia: un riconoscimento importante. Un’altra cosa di cui vado orgogliosa è come la scuola ha risposto all’accelerazione forzata verso il digitale, le nostre procedure amministrative sono ormai tutte digitalizzate e docenti e studenti sono in pieno possesso delle competenze digitali. Per questo a conclusione di quest’anno scolastico ho organizzato un contest digitale che prevedeva la produzione di un video di breve durata che raccontasse l’esperienza più interessante del passato anno scolastico, i primi tre classificati sono state classi prime della nostra scuola, a dimostrazione che i giovani arrivati da noi quest’anno si sono perfettamente integrati e hanno lavorato bene».

«La politica dovrebbe rendere il “brand” Ischia più interessante lavorando su ciò che è al di fuori delle strutture alberghiere, potenziando i servizi ad esempio. Potrebbe poi incentivare l’imprenditoria giovanile con dei progetti specifici di accompagnamento alla realizzazione di queste imprese»

L’istituto Nautico costituisce ancora oggi uno strumento di importanza fondamentale nell’accesso al lavoro o anche il mare non è più la risorsa dei bei tempi sotto l’aspetto occupazionale?

«Se parliamo in termini di qualità del percorso erogato, bisogna dire che la formazione marittima è l’unico percorso certificato all’interno del sistema scolastico italiano. Per quanto riguarda i livelli di occupazione, i dati che abbiamo sono assolutamente confortanti. Quello che sta emergendo e che pochi conoscono è che alle vecchie professioni per cui ci si iscriveva al nautico si sono affiancate nuove professioni che danno occupazione ai nostri studenti. Mi riferisco ad esempio alla diportistica, alla logistica, alle attività legate alla balneazione. Recentemente i nostri studenti si stanno affacciando ai concorsi per entrare nell’Esercito Italiano, Marina Militare e Forze dell’Ordine. Pochi mesi fa una nostra studentessa diplomatasi l’anno scorso si è avviata alla carriera di Ufficiale di Marina. Io credo ci sia molta disinformazione: è vero che la crocieristica ha avuto un momento di stallo a causa del Covid-19 ma è anche vero che la maggior parte delle navi che navigano nei mari del mondo sono navi da carico e i trasporti marittimi delle merci non si sono fermati, anzi si sono intensificati. Il mare è il settore che nei prossimi anni darà il maggior numero di occupati nei vari settori strategici meno conosciuti ma di vitale importanza per l’economia del mare».

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