Un vero e proprio terremoto giudiziario si è abbattuto in queste ore sulla politica casertana, in mezzo ci è finita, quasi inevitabilmente, anche Ischia. Al momento i reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli che ha coordinato le indagini, culminate nelle perquisizioni avvenute all’alba del 4 ottobre, sono i seguenti: associazione a delinquere di stampo mafioso o, in alternativa, di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso ai sensi dell’articolo 416 bis, a cui va aggiunto quello di turbata libertà degli incanti o turbativa d’asta che dir si voglia ai sensi dell’articolo 353 del codice penale. A tali reati si accompagnano le contestazioni dei reati compiuti in concorso, ai sensi dell’articolo 110, sempre del codice penale.
L’indagine è condotta dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Caserta e coordinata dal pm della Dda di Napoli Maurizio Giordano. Riguarda un presunto comitato d’affari, trasversale a camorra, politica e imprenditoria, interessato agli appalti dei rifiuti e delle sanificazioni ospedaliere. La vicenda è ancora in corso di approfondimento. Tra i nomi degli indagati figurano fra gli altri Vittorio e Carlo Ciummo, leader nella gestione del settore rifiuti sull’Isola d’Ischia con la Ego Eco srl. Particolarmente attiva tra Lacco Ameno, Forio senza tralasciare Serrara Fontana.
Tutti i nomi
Ferraro Nicola, Ferraro, Luigi, Agizza Vincenzo, Romano Domenico, Onofrio Paolo, Moraca Antonio, Bosco Luigi, Castiello Crescenzo, Ciampi Angelo, Ciummo Carlo, Ciummo Vittorio, De Gregorio Dario, Gallo Davide, Montanino Antonio, Solaro Vincenzo, D’Annunzio Gabriele, Innocente Antonio, Ferraiuolo Pietropaolo, Foresta Felice, Guida Giuseppe, Mario Aniello, Ilario Carlo, lemmino Eugenia, Mottola Nicola, Rea Giuseppe, Rea Luigi, Rubino Giuseppe, Sibilio Massimo
ARRESTATELI E BUTTATE LE CHIAVI,QUESTI SONO TUTTI FARABUTTI DI M….