CRONACA

Dimensionamento scolastico, le perplessità su Ischia

Stipendi, precari e non solo,: il 2024 si apre carico di problemi per la scuola. Cutrignelli (Uil Scuola Rua): Non comprendiamo il cambio di rotta della Regione Campania per quanto riguarda gli accorpamenti decisi sull’isola d’Ischia

Il 2024 si è aperto, per il mondo della scuola, con una lunga serie di questioni spinose e problematiche. Più di 3mila assistenti amministrativi e tecnici sono senza contratto dal 1° gennaio 2024. Per i collaboratori scolastici il contratto terminerà il 15 di aprile. Migliaia di docenti e ATA supplenti sono senza stipendio da quasi quattro mesi. A mettere in fila le criticità inaccettabili di tempi e stipendi è il Segretario generale Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile.

“Con le recenti disposizioni ministeriali è stato stabilito che i contratti di 5.739 collaboratori scolastici – assunti nell’ambito dei progetti del PNRR e dell’Agenda Sud – saranno prorogati fino al 15 aprile 2024. Tuttavia, 3.166 assistenti amministrativi e tecnici, anch’essi assunti per le stesse finalità, si ritrovano senza contratto dal 1° gennaio 2024.

Si tratta di una discriminazione inammissibile – afferma il Segretario – come Uil Scuola Rua rivendichiamo la proroga, per tutto il personale Ata, di tutti i contratti terminati il 31 dicembre 2023 fino al 30 giugno 2024. Sarebbe un primo intervento, anche se non risolutivo, sia a sostegno delle legittime aspettative del personale precario che per le scuole, sempre più oberate di adempimenti burocratici.Per il personale ATA – sottolinea D’Aprile – visto il sovraccarico del lavoro a cui è sottoposto, è ormai indispensabile un intervento legislativo per avviare un piano straordinario di immissioni in ruolo e per l’ampliamento dell’organico, anche al fine di rendere stabile l’attuale organico aggiuntivo.

Sui supplenti senza stipendio, una questione che denunciamo da tempo, stiamo assistendo – conclude il Segretario – ad uno scarica barile. Invece di cercare il colpevole, il ministero si assuma la responsabilità e sani questa intollerabile situazione. Non è possibile che un cavillo burocratico e organizzativo impedisca il regolare pagamento di coloro che, con impegno e dedizione, lavorano tutti i giorni ed hanno diritto ad essere retribuiti”.

In queste ultime ore, poi, per non farci mancare nulla, è giunta, non inattesa, “la mannaia” del (ri)dimensionamento scolastico, che ha interessato, solo in Campania, oltre 120 Istituzioni scolastiche, colpendo da vicino anche l’isola d’Ischia con l’accorpamento della “G. Scotti” e “Ischia2” così come il “Circolo Didattico Barano” e l’I.C.“Anna Baldino” di Barano.

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“Non ci sono gradazioni di tagli. Fare confronti adducendo meriti per una riduzione inferiore a quella realizzata in precedenza non è metodo che si può applicare alla scuola”. E’ quanto afferma il responsabile territoriale della Uil Scuola Rua, Nicola Cutrignelli. “Indipendentemente dal governo pro tempore in carica – osserva Cutrignelli – qualsiasi esecutivo che decide di tagliare sul sistema di istruzione, agendo sulla base di logiche da ragioniere, non è un governo lungimirante. La scuola – ribadisce – va tenuta fuori dai vincoli di bilancio. E’ questo il principio per sostenere un sistema di istruzione nazionale, moderno e di qualità. Inutile trincerarsi dietro all’analisi demografica – aggiunge – perché l’insieme degli studenti della scuola dell’obbligo non è solo un numero, corrisponde a giovani in realtà e condizioni molto diverse, a cui si può dare una risposta a partire proprio dalla dimensione delle classi: 18/20 alunni dovrebbero tornare ad essere uno standard per il nostro Paese. Per quanto accaduto sull’isola d’Ischia, la decisione della Giunta regionale – dice Nicola Cutrignelli,– ci risulta incomprensibile in quanto appena il 13 settembre scorso, in una riunione organizzata dalla presidente dell’Ambito 15, prof.ssa Giuseppina Di Guida e tenutasi presso l’Istituto Superiore Cristofaro Mennella, alla presenza di sindaci, dirigenti scolastici e rappresentanti dei sindacati, l’Assessore Lucia Fortini, alle nostre preoccupazioni,rispondeva dichiarando che la Regione “ha individuato per le isole di attenersi al limite minimo di 400 studenti per ciascuna autonomia scolastica” parametri che, per quanto ci risulta, tutte le scuole coinvolte rispettano pienamente superando i 500 alunni. Una situazione inaccettabile, quindi, che ci vedrà – conclude Cutrignelli- difendere la scuola e il personale in tutte le sedi per evitare ripercussioni inevitabili sul personale e sugli alunni”.

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