di Graziano Petrucci
Premessa 1. Le (e)lezioni sono finite. Qualcuno nell’avanzare ipotesi su voti e numeri oggi ha scoperto di aver immaginato uno scenario simile alla previsione, qualche altro in totale difformità. Basta saperle leggere certe realtà. Il resto ha a che fare con l’emotività del momento che ci fa sballare quanto l’aspirina nella coca cola.
Cumuli di buste gettate o da auto in corsa o da insospettabili “signori” che non hanno un buon rapporto con la raccolta differenziata aprono una questione che diventa sempre più evidente e attuale. Vale a dire che mancanza di sensibilità, educazione e senso civico della gente stanno raggiungendo livelli di guardia. Molta della quale, pur di non tenersi i pacchi d’immondizia a casa, è disposta con spirito di sacrificio a portare a termine la missione suicida di lancio della mondezza dal finestrino. Un modello di terrorismo condotto da teste di cazzo disposte a tutto pur di contaminare il suolo pubblico a ogni ora del giorno e della notte, solo per affermare la legge – della giungla – che la propria abitazione va liberata dalle buste infedeli di umido, plastica e indifferenziato. Si tratta di una frattura che neppure una sanzione dei vigili, minacciando multe salate, riuscirebbe a ricostruire. A Lacco, dicevo, in alcune zone sventolano cartelli che vietano – sì, vietano- di lasciare l’immondizia oltre l’orario di conferimento e, di più, davanti ad altre abitazioni che non sia la propria. Per evitare la creazione di quel museo a cielo aperto di sacchi che animali idioti lanciano per le strade. Questa ricchezza di scimmie invidiose per noi è un problema. Perché fa passare un messaggio difficilmente recuperabile. Possiamo avere e cantare le gesta di una grande ricchezza culturale, paesaggistica ed enogastronomica nel mondo. Se manca, però, l’educazione assieme al senso civico e facciamo di tutto per non considerare i punti di forza ma, al contrario, esaltiamo i lati negativi con la povertà d’animo – ve lo dico – siamo nella merda.
Facebook Graziano Petrucci