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Fanghi al Casale, la “stoccata” di Manna

Il professionista dice basta ai residui dell’alluvione ancora ammassati in un terreno privato a Forio e chiede chiarezza: “Date una risposta ai cittadini, ne avete il dovere in quanto ad oggi sulla questione regna il silenzio assoluto”

Bisogna mantenere alta l’attenzione su una situazione delicata. La situazione dei fanghi alluvionali ammassati al Casale di Forio.È l’avvocato Vito Manna a rigirare il dito nella piaga. Il Presidente Pro Loco Scentone – Forio, ma anche esponete di spicco della Forio sportiva con la direzione del Forio Calcio ed esimio esponente del mondo forense isolano sulla questione del sito di stoccaggio dei fanghi post frana del 2022 non intende spegnere i riflettori. Storico sostenitore dell’ex sindaco Francesco Del Deo, contesta le vecchie e soprattutto e nuove procedure avvallate sotto l’egida del sindaco Stani Verde. “Con l’ordinanza sindacale del 14.06.23 il Comune di Forio disponeva la proroga di mesi 3 per l’occupazione del sito di via Casale con il fango proveniente dall’evento franoso del 26.11.22. Considerato che ad oggi il termine per l’occupazione risulta spirato, sarebbe opportuno rendere edotti i cittadini della zona, sulla reale tempistica di un eventuale riutilizzo del fango o della sua rimozione. Sarebbe il caso di rendere noto alla cittadinanza per quanti mesi e anni ancora dovrà restare allocato lì questo materiale”.

L’avvocato, che è anche dirigente del Forio Calcio, non risparmia strali alla politica e non solo: «Chi abita in zona mangia e respira terra quando il vento è sostenuto. Chi adesso è consigliere o assessore e prima delle elezioni si batteva il petto per lo scandalo, ci dica chiaramente cosa intende fare»

Scrive l’avvocato Vito Manna, volto noto della Forio Calcistica, ma anche agguerrito membro della società civile. In un post Facebook che non lascia adito ad interpretazioni l’avvocato Manna evidenzia una serie di incongruenze sulla gestione dei fanghi post frana, ammassati in località Casale a Forio, sulle quali andrebbe fatta chiarezza. In particolare, scrive Manna: “Immaginiamo ci sarà un’ulteriore proroga (ad oggi non vi è nessuno atto ufficiale) fino al 26.11.2023 (resa possibile dell’ordinanza commissariale n. 11 del 21.04.2023); tale proroga doveva essere collegata al buon esito dell’iter tecnico amministrativo del progetto di messa in sicurezza del tratto di costa tra il Soccorso e Citara.Inoltre la suddetta ordinanza non è stata revocata, nonostante non si abbiamo notizie in ordine all’impatto positivo o negativo sulla salute pubblica e sulla componente ambientale (vedi ordinanza n. 89 del 14.06.2023)”.

Infine, conclude l’avvocato evidenziando fatti e circostanze immutate che non presagiscono a nulla di buono: “Ad oggi, la situazione è questa, materiale non coperto ed esposto alle intemperie; addirittura, il 14/07/2023 la struttura commissariale descriveva la situazione sotto controllo in quanto “la copertura del sito è ormai ultimata”!!! (vedi foto allegate). Intanto noi della zona mangiamo e respiriamo terra quando il vento diventa sostenuto.  Chi ora è consigliere comunale o assessore, e che prima delle elezioni si batteva il petto per lo scandalo (soprattutto chi abita a pochi metri da questo scempio), ci dica pubblicamente quali sono le prospettive a breve e a lungo termine sulla risoluzione del problema, sempre che lo sappia. Date una risposta ai cittadini, ne avete il dovere, in quanto ad oggi sulla questione regna il silenzio assoluto. I tanti bimbi e i tanti genitori che abitano in zona e che frequentano tra l’altro le strutture sportive adiacenti al sito ve ne saranno grati”.

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