CRONACAPRIMO PIANO

Senso unico a Monterone, sit in di protesta

Il nuovo piano traffico e la conseguente sperimentazione non piace a un gruppo di cittadini. Che, dopo aver lanciato una petizione e raccolto centinaia di firme, ha dato vita anche a un flashmob in via Spinavola

Il nuovo piano traffico tra il popoloso quartiere di Forio al centro delle polemiche. Una “sperimentazione” che ha già provocato una levata di scudi di diversi cittadini, delle attività e che ha portato all’avvio di una raccolta di firme che ha collezionato centinaia di adesioni. Giovedi sera il flashmob in via Spinavola all’ingresso del Calise, il campo sportivo di Forio dove i manifestanti hanno raccolto ancora firme.La petizione è ora la netta presa di posizione da parte di residenti e commercianti che nel chiedere correttivi – ovvero una marcia indietro – chiede quanto prima di essere ricevuta con una sua delegazione a Palazzo Municipale. Pronti ad invadere la prossima seduta del consiglio il caso di mancata ricezione delle proprie istanze.  I manifestanti, prima ancora di entrare nelle questioni della problematicità del provvedimento, stigmatizzano il metodo utilizzato dall’amministrazione comunale ritenendo la decisione frutto della volontà politica di accontentare poche famiglie e per giunta su input della politica. Per i commercianti la chiusura di Monterone sta favorendo dinamiche delinquenziali, minandone la sicurezza. Per questo alcuni manifestanti, tra cui lo storico giornalista Peppe D’Ambra hanno chiesto che le opposizioni si facessero carico delle loro richieste sostenendole in consiglio.La sfida raccolta da Vito Iacono. Dopo il deposito delle firme la richiesta di essere ricevuti al comune.

Il Flashmob

“Questa decisione maturata senza né capo né coda – spiegano senza mezzi termini i cittadini riuniti in un flashmod a Forio in uno dei luoghi simbolo del nuovo piano traffico davanti al Campo sportivo Calise di via Spinavola– cista creando gravissimi disagi e ci impone costi altissimi anche in termini di vivibilità”. “Trattandosi poi di una realtà come quella di Monterone in particolare, in primo luogo, dunque, è da stigmatizzare ancora una volta un metodo non partecipativo su un tema che è comunque di stretta attinenza con il mondo del commercio, vista la presenza nel quartiere di numerosi negozi, ma anche della sicurezza e della vivibilità. Più nello specifico, però, ci premono i gravi disagi che queste attività come i cittadini  stanno subendo: con questo intervento intendiamo farci interpreti delle proteste di quei commercianti che dall’oggi al domani hanno visto ridurre drasticamente i loro incassi, ma anche della gente a cui il governo di Stani Verde, sta imponendo pensati sacrifici senza un effettivo interesse collettivo. Anche il comandante dei Vigili Urbani non è in grado di far prevalere il diritto alla mobilità e la sicurezza dei cittadini sulle imposizioni politiche. Stiamo raccogliendo centinaia di firme, un verso sindaco, un vero uomo, ammettendo l’errore, dovrebbe faremarcia indietro e annullare il provvedimento – tuona Peppe D’Ambra, storico giornalista locale tra i più agguerriti oppositori del nuovo piano traffico foriano- chiedo alle opposizioni di farsi portavoce delle nostre giuste istanze. Quel che sta accadendo a Monterone è vergognoso! Lo stanno facendo solo per favorire gli interessi di quattro famiglie vicine all’amministrazione di maggioranza e tutto ciò è intollerabile”. 

A raccogliere la Sfida è Vito Iacono giunto tra i manifestanti dopo la chiamata alle armi: “Introdurre un senso unico su una strada importante, un borgo vitale, come Monterone– spiega il consigliere di minoranza – significa cambiare le abitudini e gli spostamenti quotidiani di migliaia di automobilisti, che per forza di cose non passeranno più da li. Il flusso per i negozi che si trovano lungo questa arteria è già stato e verrà più che dimezzato, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa di queste attività. Questo senza dotare il paese di infrastrutture, senza reali motivi di sicurezza e un piano traffico serio e ponderato. Ho già provato a segnalare la questione in consiglio comunale, ma il governo in preda ai deliri di onnipotenza pensa di poter gestire tutto senza confronto, dialogo o interlocuzione”. “Il nostro movimento spontaneo– evidenziano alcuni cittadini intervenuti alla raccolta di firme– chiede pertanto di poter essere ricevuta dall’amministrazione comunale in tempi rapidi per poter affrontare la questione, auspicando che questa misura definita a carattere sperimentale possa essere quanto prima corretta trattandosi di un totale fallimento”. Critiche anche dai Commercianti: “Senza ombra di dubbio il Commercio a Monterone ha risentito pesantemente di questainiziativa. Siamo isolati. Non c’è più movimento e piuttosto che favorire le imprese le sta danneggiando. Non si costo misure alternative- spiegano gli imprenditori evidenziando un altro problema importantissimo, diretta conseguenza dell’isolamento del borgo –la chiusura di Monterone sta favorendo dinamiche delinquenziali, minandone la sicurezza”.

Moltissime lamentele da parte delle aziende che hanno la loro attività ed i negozi al centro del quartiere finito nelal sperimentazione politico- personale del governo Verde. A seguito, infatti della istituzione del senso unico in direzione Monterone è Via Spinavola, non solo ci sono stati disagi nella circolazione, ma c’è stato un vistoso calo di clienti in tali aziende. Inutile dire la preoccupazione dei commercianti che oltre alla crisi debbono combattere anche con le misure che adotta l’amministrazione comunale.“Non si riesce più a capire con quale logica metta in atto simili provvedimenti. Purtroppo, dobbiamo credere che davvero si sta penalizzando tutto un paese per quattro famiglie che tra l’altro con le loro proprietà hannointralciato ed ostruito la pubblica via”. “Già qualche tempo fa – proseguono i cittadini – era stata cambiata la viabilità di Mnterone e noi ci siamo opposti. Ci viene detto che è sperimentale e che se funziona diverrà permanente. Ve lo diciamo subito non funziona e quando pioverà il paese diventerà il caos! Non è sempre bel tempo a Forio”. “Ma chi è che dice che funziona e poi per cosa funziona, per le imprese no di certo perché perderanno certamente molti avventori ed anche clienti storici. Io che vivo solo ed ho quasi 90 anni, sono costretto ad enormi sacrifici per mangiare un piatto di pasta, ore ore di cammino per andare e venire da casa.Ma il sindaco, in campagna elettorale non aveva detto che sulla viabilità ed i provvedimenti avrebbe adottato provvedimenti impeccabili? Vengono da noi solo per i voti poi quando si tratta di dialogare scappano. Erano solo promesse elettorali?” L’invito al sindaco è dunque di rivedere questa decisione perché non è più tempo di “giocare” sulla pelle dei cittadini e delle imprese, ormai allo stremo della sopravvivenza”.

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