di Corrado Roveda
ISCHIA. Ci sono storie che meritano di essere raccontate per la loro valenza simbolica. Quella dei dipendenti di Acquedotto Campano è per certi versi addirittura emblematica. Perché nell’Italia dei fannulloni e dei furbetti del cartellino, loro hanno dato una dimostrazione di dedizione e attaccamento al lavoro probabilmente unica nel suo genere. Capita che, facendo una ispezione delle ventitré centrali e serbatoi disseminati sull’isola, ci si rende conto della necessità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture. C’è un problema però: mancano i fondi per effettuare gli interventi. Quella che è la quotidianità di molti, nell’Italia che fatica a riprendersi dagli effetti a lungo termine della crisi economica, sull’isola produce un effetto inaspettato. Invece di fare spallucce ed attendere gli eventi, gli operai di Acquedotto Campano si riuniscono e decidono di procedere lo stesso alle opere di manutenzione.
CONTINUA A LEGGERE SUL GIORNALE IN EDICOLA