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La promessa di Stani Verde: «Caro Francesco, sei al capolinea: ti manderemo a casa»

fotoservizio di Antonello De Rosa

FORIO – Ieri mattina, presso il Cinema delle Vittorie di Forio, ha avuto luogo la presentazione delle cinque liste che sostengono la candidatura a sindaco di Stani Verde, nemico numero uno del sindaco uscente, l’ex democristiano Francesco Del Deo. Ad accogliere il folto pubblico presente in sala non è stato né il candidato a sindaco né gli aspiranti consiglieri, bensì un breve filmato in cui venivano mostrate tutte le brutture presenti sul territorio foriano. A rendere decisamente inquietante la clip è stata la colonna sonora di “Profondo rosso”, capolavoro indiscusso del maestro del brivido Dario Argento. Gli onori di casa sono stati fatti dall’avvocato Enzo Di Maio (Insieme per Forio), il cui intervento è stato introdotto dal nostro coordinatore Gaetano Ferrandino. Sono poi seguiti i discorsi di Antonio Calise (Insieme per Forio), Graziella Orlacchio (Viviamo Forio), Vito Iacono (Insieme per Forio) e Franco Monti (Progresso per Forio).

In altra parte del giornale potete leggere l’intervento della dottoressa Vincenza Amato, che ricopre il ruolo di vicepresidente della commissione anticamorra istituita in seno alla Regione Campania. In questo articolo, invece, ci concentreremo maggiormente sull’accorato discorso del protagonista della mattinata, ossia Stani Verde. «I miei nonni mi hanno insegnato a stare tra la gente e ad ascoltarla» ha esordito il giovane leader di “Insieme per Forio”. «Non potete immaginare l’emozione che si può provare a vedere non tanta gente, ma a sentire l’affetto delle persone. Credetemi, la vostra vicinanza mi sta dando una forza incredibile, che domani mi permetterà di girare il doppio, il triplo. La mia campagna elettorale non si fermerà un attimo, non si è mai fermata. Però quando vi incontro per strada, quando mi dite di continuare, quando apprezzate il mio coraggio, non potete neanche minimamente immaginare la scossa di adrenalina che mi date. Voglio dire alcune cose a queste persone che oggi stavano fuori al bar a mo’ di Gomorra. Ogni volta che noi facciamo un evento troviamo un paio di loro che ci aspettano, che ci scrutano, che intimidiscono coloro che desiderano seguirci. A queste persone, l’altra sera a Monterone, ho lanciato un messaggio forte: la nostra coalizione, la gente che ci segue non abbasserà mai più la testa. E questo fatto li sta facendo impazzire. Hanno iniziato una campagna elettorale dando i numeri, e stanno continuando a darli. Il fatto che noi li stiamo sfidando, ma sfidando con educazione – nel senso che non ci abbassiamo alle loro minacce – li sta facendo ammattire».

«Non ve lo posso raccontare, ma un episodio in particolare è avvenuto» ha proseguito Verde. «Purtroppo non ve lo posso raccontare perché credo che ci sarà un’indagine della Procura. Il fatto che è successo due giorni fa – quando hanno minacciato un padre di famiglia perché stava facendo la campagna elettorale per noi – è gravissimo. Per cinque anni mi hanno massacrato. Credetemi, io da solo a fare l’opposizione contro tutte le angherie che hanno fatto per il paese. Mi hanno massacrato, andavano in giro a raccontare di tutto e di più sul mio conto. Però c’eravate voi a difendermi, c’eravate voi per strada a dire: “No, io lo conosco Stani Verde, l’ho visto crescere, non è possibile quello che dite”. Io voglio dire a quel padre di famiglia che non è solo, perché da quando è iniziata questa avventura, da quando si è creata questa coalizione, nessuno di voi sarà più l’ultimo a Forio. Saremo sempre uniti e ci batteremo per difenderci l’un l’altro».

Il giovane e ambizioso leader di “Insieme per Forio” ha poi raccontato un altro episodio. «L’altro giorno, uscendo di casa, ho incontrato un operatore della nettezza urbana. Questo signore, di 56 anni, stava lavorando sotto il sole con una divisa invernale e con un mezzo che non solo puzzava, ma che versava anche in condizioni pessime. Questa persona mi ha spiegato che il mezzo non ha i freni, e potete facilmente immaginare quali siano i rischi cui si espone quotidianamente. Quest’uomo, quasi in lacrime, mi ha detto che lui per cinquantasei anni non ha mai abbassato la testa, però adesso non poteva parlare, perché ha una famiglia da mantenere. Perché questa persona non può parlare? Perché questa gente, nel momento in cui un dipendente comunale o un cittadino si lamentano, prendono le parti del più forte. È questa la politica del forte, del potente, di chi muove l’economia, di chi ha i soldi. Questo non succederà mai con noi, e vi spiego il perché. Se un dipendente viene dalla nostra amministrazione e si lamenta, noi staremo dalla parte della gente. Questo dipendente mi ha chiesto di vincere, mi ha preso per il braccio e mi ha detto: “Stani, devi vincere perché ci devi liberare e ci devi ridare la nostra dignità”. A questa persona ho detto che avrei parlato con tutti quanti voi. Vi prego, noi dobbiamo andare casa per casa e scardinare questo potere. E non dovete farlo perché Stani Verde deve diventare sindaco. Lo dovete fare per quella persona e per tutte quelle persone che, come lui, sono costretti ad abbassare la testa».

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Il candidato a sindaco ha poi aggiunto: «Dovete far capire a queste persone che sono inadeguate, dovete far capire a queste persone che il loro tempo è passato, è passato il tempo degli imbrogli. Non a caso stamattina è venuta la dottoressa Amato, vicepresidente della commissione anticamorra della Regione Campania. Un segnale forte che abbiamo dato, un segnale che a Forio sta per essere ristabilita la legalità». Nell’ultima parte del suo intervento, Stani si è rivolto direttamente (ed eccezionalmente) al primo cittadino uscente. «Francesco Del Deo ha detto che l’ho tradito. Io, caro Francesco, mi ero ripromesso di non nominarti più, però questa volta te lo devo dire: te ne devi andare a casa! Ti manderemo a casa, e ti spiego il perché. Non mi hai cacciato, me ne sono andato. Fino ad una settimana prima della consegna delle liste, mi è venuto a pregare, mi ha mandato i suoi emissari. Voleva farmi entrare nelle sue liste. Sapete che cosa gli ho detto? “Hai tradito il popolo, e io sto con loro, con la gente!”. Come faccio a stare con questa gente? Come facciamo a stare con questa gente? Non mi venire a raccontare, caro Francesco, che ci tieni al futuro dei nostri figli. Io non ti affido il futuro dei nostri figli, perché il presente ai nostri figli lo stai già rendendo impossibile! Non ascoltateli quando dicono che stanno al 70%, stanno dando i numeri. Quella è demenza senile, stanno dando i numeri! Non mi faccio impressionare dai numeri, io sento l’affetto della gente e, soprattutto, avverto che la gente è arrabbiata, la gente è stanca, la gente si fida di noi. E noi faremo di tutto per non deludere queste persone. L’11 giugno – ha chiosato Verde – li manderemo tutti a casa!».

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