LE OPINIONI

NATALE, GLI ACQUISTI E LE PICCOLE BOTTEGHE

DI MARCO BOTTIGLIERI

Le botteghe fanno parte della storia sociale delle vie e delle piazze della nostra isola. Le consideriamo tradizione, pezzi della nostra memoria collettiva e personale. Le vediamo soffrire cercando di mantenere il passo con lo sviluppo forsennato dei colossi della grande distribuzione facilitato anche da particolari condizioni vantaggiose. Ad esempio in ambito fiscale. Condizioni che i piccoli negozi non hanno mai avuto. Negli ultimi anni, ad Ischia, sono tante le attività storiche e prestigiose che hanno chiuso, creando un vuoto preoccupante in un settore in cui l’offerta  turistica è sempre più improntata verso il low-cost. E la chiusura di queste attività non può che favorite la percezione di una isola meno attraente, in una fase di lento declino. Acquistare  in un piccolo negozio, o negozio di vicinato, significa scegliere un futuro in cui le piccole e medie attività commerciali sono ancora presenti, rinnovate certo, dotate di eCommerce funzionali, ma sempre vitali per la comunità. I piccoli negozi sono un punto d’incontro.
Finiscono per diventare un punto di ritrovo e di riferimento. Riducono l’isolamento di chi non può spostarsi e offrono un servizio sotto casa a chi non vuole spostarsi.

Perché fare shopping ad Ischia significa far girare l’economia locale, dare una mano a quelle piccole attività che danno vita alle strade con le loro luci e le loro vetrine, la base per far vivere e crescere il territorio. Strade e piazze con tante attività artigianali e commerciali creano un rapporto stretto di fiducia tra negoziante e cliente, dove si ha l’occasione di scambiare due parole, dove si dà vita a fenomeni sociali che rafforzano i legami tra i cittadini. Dobbiamo ragionare e capire che mai come oggi le attività commerciali di prossimità  hanno bisogno dei nostri acquisti per superare la grave crisi: dentro le boutique, i negozi, dentro ai bar e caffè ci sono amici e parenti, vicini di casa e nostri concittadini che magari hanno bisogno di una mano. Compriamo da loro i regali di Natale, evitiamo i colossi internazionali e i padroni di internet, se possibile: piccoli gesti che ci aiuteranno a far vivere l’isola  e a riscoprire una socialità che sul nostro territorio, in qualche comune più di altri , si sta perdendo . È  un appello alla testa e al cuore degli ischitani, affinché non si completi quel lento declino a cui stiamo assistendo quasi passivamente con la complicità di una classe politica assente e lontana dai problemi degli imprenditori. Questa deriva sta portando ad uno spopolamento della nostra isola , sono sempre di più i giovani che si stanno trasferendo in posti che offrono più opportunità e valorizzano le professionalità e la buona volontà di chi vuole crearsi un futuro dignitoso. 

* CONFESERCENTI ASSOTURISMO

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