CRONACA

L’ira di Del Deo: «Vergognoso prendersela con l’abusivismo»

La rabbia del sindaco di Forio e presidente dell’Ancim che non ci sta a vedere l’isola ancora una volta oggetto di quelle che ritiene strumentalizzazioni: «Le colpe vanno ricercate altrove»

Quali sono le sensazioni del day after?

«In soli tredici anni questa è la terza tragedia che si abbatte sull’isola d’Ischia, in particolare a Casamicciola Terme. Nel 2009, come ricorderete, ci fu la frana che coinvolse proprio queste zone, nel 2017, invece, il terremoto che scosse l’intera comunità isolana con epicentro il Maio e, oggi, questa grande tragedia che, ancora una volta, flagella il comune termale. È chiaro che in questi momenti prevalgano sentimenti di paura, ansia e preoccupazione, ma ci tengo a fare una considerazione su questa sciagura. Trovo scandaloso e vergognoso che una certa stampa nazionale accenni ancora al fenomeno dell’abusivismo come causa della frana. L’abusivismo, questa volta, non c’entra niente perché la frana si è staccata da un’altezza di 700 metri dal monte Epomeo ed è finita sulle abitazioni. Le colpe di questa tragedia sono due, in primis i cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e la scarsa, o inesistente, manutenzione del territorio che meriterebbe, invece, maggiori attenzioni».

«L’abusivismo, questa volta, non c’entra niente perché la frana si è staccata da un’altezza di 700 metri dal monte Epomeo ed è finita sulle abitazioni. Le colpe di questa tragedia sono due, in primis i cambiamenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti e la scarsa, o inesistente, manutenzione del territorio»

Che tipo di discorso andrebbe fatto attorno al tema della manutenzione del territorio?

«È un discorso complesso, ma che dobbiamo necessariamente affrontare se vogliamo evitare altre stragi come questa. Io mi ricordo che una volta la Forestale provvedeva alla pulizia del sottobosco per evitare il rischio di incendi, provvedeva, inoltre, alla pulizia degli alvei. Oggi tutto questo, ahimè, non viene più fatto e credo che su tale tema ci si debba interrogare. Per ricollegarmi al fenomeno dell’abusivismo, additato come la causa di ogni male, vorrei ricordare che nel lontano 1910 e nel 1912 ci furono delle alluvioni che coinvolsero Forio. In quell’occasione la chiesa dell’Immacolata a Monterone fu sepolta da circa sei metri di fango. Non mi sembra che agli inizi del 1900 ci fosse già il problema dell’abusivismo edilizio… All’epoca, avendo fatto tesoro di quella catastrofe, si decise di far costruire delle briglie negli alvei e nei canaloni che servivano a rallentare la discesa delle acque. Quegli stessi alvei e canaloni venivano, poi, manutenuti e puliti regolarmente, mentre oggi questo concetto di cura del territorio non c’è più. In Italia si preferisce sempre cercare un capro espiatorio e trovo sbagliato questo atteggiamento da parte di alcuni organi di stampa. Se il territorio fosse stato curato da chi doveva occuparsene, e non certamente dai comuni che non hanno la capacità economica necessaria, si sarebbe verificata questa tragedia? Io vorrei dire con forza che tutto il territorio dell’isola è fragile e per di più stiamo assistendo a dei cambiamenti climatici senza precedenti che sconquassano il mondo intero con piogge e bombe d’acqua inimmaginabili. Il mio consiglio è di tornare a occuparsi del territorio come facevano i nostri avi agli inizi del ‘900 che, consci della pericolosità delle zone che caratterizzano l’isola, facevano manutenzione del territorio».

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«Vorrei ricordare che nel lontano 1910 e nel 1912 ci furono delle alluvioni che coinvolsero Forio. In quell’occasione la chiesa dell’Immacolata a Monterone fu sepolta da circa sei metri di fango. Non mi sembra che agli inizi del 1900 ci fosse già il problema dell’abusivismo edilizio»

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Stanno per arrivare il Governatore della Campania De Luca e il Commissario Legnini, mentre il Governo dichiarerà lo stato di emergenza. In tanti si stanno chiedendo come approfittare di tutto ciò e di come puntare, come si diceva, sulla prevenzione, la manutenzione e la messa in sicurezza che, obbligatoriamente, diventeranno d’ora in poi le priorità dell’isola. Cosa ne pensa?

«Si, come ho detto manutenzione e messa in sicurezza dovranno essere il primo punto dell’agenda, ma bisognerà dare un mandato speciale ai sindaci per avere un più ampio margine di manovra così come accade in altri paesi d’Europa. Con la burocrazia lenta che abbiamo in Italia, ahimè, è difficile ottenere dei poteri speciali per affrontare con più celerità questo tipo di situazioni che, come è evidente, richiedono tempi brevi. Non è possibile che per avere progetti e autorizzazioni varie si debbano aspettare tempi biblici. Bisognerebbe prendere come esempio il modello di Genova in cui il sindaco, investito della carica di commissario, è riuscito a far ricostruire il ponte crollato in poco più di un anno. Solo chi conosce bene il territorio è in grado di avviare e velocizzare i lavori. Qui a Casamicciola, dopo un periodo di stasi durato anni, si sta andando avanti di buona lena con la ricostruzione post-sisma grazie al Commissario Legnini. Spero che questi venga riconfermato nel suo ruolo perché l’isola ha bisogno di lui, anche in un momento difficile come questo».

«Manutenzione e messa in sicurezza dovranno essere il primo punto dell’agenda, ma bisognerà dare un mandato speciale ai sindaci per avere un più ampio margine di manovra così come accade in altri paesi d’Europa. Con la burocrazia lenta che abbiamo in Italia, ahimè, è difficile ottenere dei poteri speciali»

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Susy

L’abusivismo non c’entra niente??!? Ma siamo seri??? Certo, l’abusivismo non è la causa della frana, ma se la frana cade e tira giù delle case abusive, case cioe che in quel punto non ci dovevano stare, l’abusivismo centrerà qualcosa o no???

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