MARIANNA SASSO «Non ci resta che salvare il salvabile»

«Io mi trovo da un lato dalla parte dei lavoratori stagionali che in oltre un anno abbiamo lavorato 3-4 mesi…ricevendo sussidi precari…dall’altro nel mio ruolo lavorativo mi trovo a vivere le preoccupazioni delle imprese che cercano di salvare il salvabile districandoci tra finanziamenti e aiuti che non arrivano da parte dello stato…avevamo previsto apertura il 25 aprile ma sicuramente slitteremo a maggio…confidiamo nei vaccini e nell’unita di intenti dei nostri amministratori pubblici».

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