Capuano tuona: «Che non soffi il vento della calunnia»

“Da giorni leggo sulla stampa locale e sui social network parole pesanti contro la squadra di giovani e meno giovani che rappresento. Alcuni candidati, e potenziali tali, di altri schieramenti e loro sostenitori (a quanto pare), stanno rilasciando dichiarazioni che ledono la dignità non tanto politica ma umana degli uomini e delle donne del nostro schieramento”. Parole pesanti, quelle utilizzate in una nota ufficiale diffusa nel pomeriggio di ieri da Pasquale Capuano, candidato sindaco dell’amministrazione uscente alle prossime elezioni amministrative in programma a Forio i prossimi 14 e 15 maggio. Parole con le quali di fatto il professionista lascia intendere come quel clima di pace, correttezza istituzionale e serenità con il quale egli stesso e l’avversario Stani Verde avevano auspicato nei giorni scorsi sia un qualcosa di già destinato a tramontare.

“Sono dell’idea – aggiunge Capuano – che l’attacco politico, lecito e sacrosanto, termini laddove si inizia a far passare il messaggio che stiamo utilizzando metodi quali la minaccia, l’intimidazione, l’aggressione, la pressione. Pertanto, vi invito a denunziare alle forze dell’ordine eventuali atteggiamenti del genere, in caso contrario si paleserebbe un tentativo di ‘diffamare’ e ‘calunniare’ una squadra – la nostra – che con tutti i pregi e tutti i difetti non può essere associata a metodologie in uso presso i clan di camorra”. Frasi davvero pesanti che non lasciano dubbi sull’ira che accompagna il candidato a sindaco che poi chiude in maniera altrettanto polemica: “Ciò detto, non basta pubblicare una foto per invocare la pace sociale, ma bisogna sostenerla, senza alimentare il venticello della calunnia con il solo scopo di denigrare l’avversario. Pertanto, l’auspicio è che si abbassino i toni e che anche gli altri inizino a parlare di progetti e della Forio che vogliamo”. Insomma, l’impressione è che la tregua all’ombra del Torrione sia durata davvero poco.