CULTURA & SOCIETA'

Bisogna cercare Dio sopra ogni altra cosa

L’ Amore per l’Eucaristia che accomuna Santa Restituta e San Pasquale Baylon

di Pasquale Baldino e i suoi Tralci

Il 17 maggio ricorrenza di S.Resituta, Patrona di Lacco Ameno e della Diocesi di Ischia, insieme a S. Pasquale Baylon, frate alcantarino spagnolo, Patrono dell’Eucaristia,”fonte e apice di tutta la vita cristiana”. “Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella SS Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua”. Tutta la Liturgia della Chiesa trova il suo centro e la sua più densa espressione nella celebrazione di questo Sacramento; è nello stesso senso che lo si chiama pure celebrazione dei Santi Misteri. Si parla anche del SS Sacramento, in quanto costituisce il Sacramento dei sacramenti. È anche “Comunione”, perché , mediante questo sacramento, ci uniamo a Cristo, il quale ci rende partecipi del suo Corpo e del suo Sangue per formare un solo corpo.”(dal Catechismo della Chiesa Cattolica).

Santa Restituta,Vergine e Martire, giovane forse originaria di Biserta in Tunisia formatasi alla Scuola di San Cipriano Vescovo, che pagò col Sacrificio della vita l’abituale appuntamento di cinquanta Cristiani (19 donne) con l’Eucaristia Domenicale ad Abitina e martirizzati nel 304 a Cartagine durante la terribile persecuzione dell’imperatore Diocleziano: “sine Domìnico non possumus”= ‘Non possiamo vivere senza Eucaristia’…La barca piena di pece, nonostante data alle fiamme, col corpo intatto e splendente della giovane Restituta fu miracolosamente portato dal Soprannaturale “ad ripas” coperta di numerosi gigli bianchi, cioè nella baia di San Montano a Lacco Ameno e tumulato nel luogo chiamato ‘Eraclius’, ove gli studi e le ricerche archeologiche dell’eminente storico Don Pietro Monti ha portato alla luce l’origine del Santuario dedicato alla Santa Martire: la Basilica di S. Restituta. La sua solennità sul calendario cade nello stesso giorno di S.Pasquale Baylon: entrambi accomunati dall’Amore per l’Eucaristia.

Percorrendo il corso V. Emanuele a Casamicciola Terme si nota l’antica chiesetta di S. Pasquale (poi anche Congrega di S. Anna), cappella gentilizia dei Mancusi, come si può leggere su un marmo entrando. Vi è all’interno la statua di San Giovan Giuseppe della Croce: un solo pezzo di legno, come quella di S. Pasquale Baylon. Infatti, siccome era la cappella dei Mancusi, ramo femminile cui apparteneva S. G. Giuseppe, quando venne costruita, fu dal Santo Patrono e Concittadino dell’isola d’Ischia voluta dedicata a S. Pasquale, anch’egli frate francescano alcantarino spagnolo: da San Pietro d’Alcàntara (1499 – 1562) Sacerdote spagnolo dell’Ordine dei Frati Minori francescani. Purtroppo la chiesetta è ora, ancora, inagibile dal terremoto del 21 agosto 2017,ma a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione. Da un’umile coppia di pastori nacque a Torre Hermosa, regione d’Aragona in Spagna, il 16 maggio 1540, il giorno di Pentecoste. Fin da giovane mostrò vocazione francescana e divenuto frate portinaio (rifiutò per umiltà di essere ordinato Sacerdote) dotato di scienza infusa fu mandato in missione rischiosa tra i protestanti calvinisti a Parigi a difesa del Papa Successore di Pietro e dell’Eucaristia, per cui fu soprannominato “Serafino e teologo dell’Eucaristia”, componendo suoi pensieri e preghiere trascritti in un semplice scartafaccio. Morì nel Convento del Rosario a Villareal -65 km a nord di Valencia, sempre nella domenica di Pentecoste, nel giorno del suo 52° compleanno e durante la S. Messa esequiale affollatissima di fedeli, all’Eucaristia, si risvegliò miracolosamente per adorare il SS Sacramento. I suoi resti incorrotti, particolarmente venerati a Villareal, furono profanati e dispersi dai comunisti durante la guerra civile spagnola, poi recuperati e restituiti alla città nel 1952 con la stupenda Basilica monumentale. E il 28 novembre 1897 il Papa Leone XIII lo proclamò Patrono dei Congressi e Opere Eucaristici, con emblema l’Ostensorio. A Napoli, soggetta alla dominazione spagnola, fu particolarmente venerato come al Convento di Chiaia e del Granatello a Portici: nel 1845, durante il Regno di Ferdinando II di Borbone, venne proclamato compatrono della città di Napoli e, con San Francesco di Paola, del Regno delle Due Sicilie. Comunque agli inizi del ‘700 i frati francescani predicatori spagnoli quaresimalisti -con due conventi sull’isola: alla Mandra S. Antonio e Forìo S. Francesco d’Assisi- esaltavano il Santo ‘Pascale’ e il 25 aprile 1734 (domenica di Pasqua) fu inaugurata a Serrara (spagnolo ‘sierra’) la Cappella a San Pasquale e sue statue in legno sono tre, non solo a Serrara, ma anche a S. Sebastiano di Barano d’Ischia e Chiesa di S. Francesco d’Assisi a Forio.

Accompagnati da questi grandi Santi e dal loro amore per l’Eucaristia, auguriamo ogni Bene sempre ai nipotini Maria e Marco Puglia, che domenica 22 maggio, presso la Chiesa dello Spirito Santo a Ischia Ponte, riceveranno per la prima volta il Sacramento dell’Eucaristia. Gesù dice: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno…Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna…dimora in me e io in lui”(Gv 6,51.54.56).

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