Ricorso contro il green pass parte dall’isola di Ischia

Presentato in tribunale da Silvio Trani, l’avvocato isolano che qualche settimana fa si è imbarcato sul traghetto in partenza da Napoli e diretto a Ischia senza essere in possesso della certificazione verde

«Ho depositato in Tribunale il primo ricorso contro il super green pass, primo strumento di legge razziale in Italia dal dopo guerra». Ad annunciarlo Silvio Trani l’avvocato isolano che qualche settimana fa si è imbarcato sul traghetto in partenza da Napoli e diretto a Ischia senza essere in possesso del green pass. L’avvocato isolano, poi, una volta individuato, è stato bloccato e sanzionato.

«EMA ed AIFA – continua – certificano che i vaccini non siano sicuri né per efficacia, né per pericolosità. Viviamo un’epoca buia in cui si costringono gli individui ad acquistare una falsa libertà a tempo. Il Governo ha usurpato il potere legislativo annullando da anni la vita dei cittadini. È ora di finirla perché sarà sempre peggio e colpirà tutti. L’Italia è ancora una Democrazia, perciò è un dovere usare la legge per abbattere la dittatura». L’avvocato Trani non entra nel merito di quanto scritto nel ricorso presentato, ma spiega solo come «attualmente è sottoposto ad un primissimo vaglio del Tribunale». «Posso però dire – spiega – che sia finalizzato a consentire ad una bimba affetta da disturbo pervasivo dello spettro autistico, di continuare a curarsi, pericolo che non è stato scongiurato dall’ordinanza del ministero della salute emessa dopo il deposito del ricorso, in quanto non consente comunque alla bimba di ricevere le cure in Italia, visto che una volta raggiunta la terraferma non può usare alcun mezzo pubblico, non può sfamarsi a bar e ristoranti e dovrà dormire sotto i ponti poiché non può entrare in albergo».

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