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Free Market, sfilano nuovi testimoni

NAPOLI. Nuove deposizioni testimoniali nel processo originato dall’inchiesta Free Market. In questa fase il dibattimento, nell’ambito del quale oggi si celebra una nuova udienza, si è concentrato prevalentemente ssul ramo “testaccese” dell’inchiesta,  quello relativo all’organizzazione dell’attività mercatale e degli eventi di piazza. Eventi che, secondo l’accusa, sarebbero stati al centro di un “sistema” di gestione da cui diversi imputati avrebbero tratto ingiusto vantaggio patrimoniale, consistente nella divisione degli utili derivanti dall’organizzazione delle fiere e dei mercati citati. Nell’udienza del mese scorso, sui quattro testimoni in programma, si era presentato soltanto il signor Raffaele Irace, organizzatore di manifestazioni fieristiche, tra le quali il noto Expo Ischia, che nel 2013 si svolse proprio a Barano, nei luoghi teatro dei presunti reati ipotizzati dalla Procura di Napoli.  Durante la deposizione, Irace spiegò come aveva conosciuto il tenente Antonio Stanziola (uno dei dodici imputati) e le modalità con cui il teste arrivò a partecipare alla manifestazione. L’invito era venuto da Stanziola, mentre formalmente era stata un’associazione locale a chiedere la sua partecipazione. Tale sodalizio era la “Testaccio Grandi Eventi”.
L’esame del testimone si dipanò nel cercare di far luce sui rapporti tra l’associazione e i vari espositori partecipanti, fino a quando il pubblico ministero concentrò l’attenzione su uno degli episodi poi rivelatisi determinanti nella genesi dell’inchiesta e dunque del processo stesso, cioè le presunte minacce del tenente dei vigili nei confronti di Alessandro Slama, colui che con la propria denuncia fece scattare le indagini. Minacce che il teste in qualche modo dovette confermare solo allorquando il pubblico ministero ricordò al teste le sue dichiarazioni sommarie rese ai Carabinieri, quando Irace dichiarò di aver udito Stanziola dire in malo modo a Slama: «Non ti faccio partecipare all’Expo», ma anche rivolgere allo stesso Irace in modo perentorio la frase: «Non far partecipare Slama all’Expo».  Sempre stando alle parole dell’organizzatore di eventi, l’episodio testaccese costituirebbe la prima volta in cui la società dei fratelli Irace si imbattè nell’usanza di vedersi assegnato un “tutor” alla cassa. Oggi dovrebbero essere ascoltati Luigi Mattera e Chiara Esposito, che un mese fa inviarono un certificato medico per giustificare l’assenza, oltre a Umberto Simeone, per il quale il dottor Pellecchia, Presidente del collegio giudicante, ha disposto l’accompagnamento coattivo.

 

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