CRONACAPRIMO PIANO

L’Hotel La Pace diventerà la nuova cittadella del Cratere?

L’ex albergo acquisito dalla struttura commissariale potrebbe trasformarsi in un complesso residenziale destinato ad ospitare in futuro cittadini e famiglie colpite da terremoto o alluvioni ed i cui immobili dovranno essere necessariamente delocalizzati dalle attuali aree di ubicazione

Cambia la scena del territorio ed il suo sviluppo tra Lacco Ameno e Casamicciola Terme. L’hotel La Pace potrebbe diventare un complesso residenziale destinato, in futuro, ad ospitare  i cittadini e famiglie colpite dal terremoto o dall’alluvione ed i cui immobili e le abitazioni dovranno essere delocalizzate dalle aree di pertinenza attuali. In maniera, quasi irrituale, a sorpresa, la proprietà della struttura di grande valore immobiliare ha presentato la propria proposta di adesione all’Avviso Pubblico emanato dal Commissario Straordinario ad alienare i compendi immobiliari localizzati nell’isola di Ischia da destinare alla delocalizzazione di parte degli edifici danneggiati dagli eventi. Il provvedimento prevede, tra l’altro, che il Commissario, in alternativa alla concessione del contributo per la delocalizzazione, possa acquisire al patrimonio pubblico edifici o aree esistenti o dismesse per realizzare programmi di insediamento a favore dei cittadini. Interventi che saranno poi oggetto di provvedimenti ad hoc, previa intesa con la Regione e i Comuni competenti. Una previsione i cui termini dettavano condizioni stringenti in attesa di potere essere riaperti dopo l’ulteriore scadenza del 30 settembre a supporto dell’ordinanza 24 del 21 luglio del 2023 relativa alla delocalizzazione degli edifici danneggiati sia dal terremoto del 2017 che dalla frana del 2022. Oggi portano nella direzione di quanto già ipotizzato in diverse circostanze. Un preliminare che ipotizza la cessione alla proprietà pubblica del complesso che ha segnato i fasti dell’intera isola d’Ischia ed il suo sviluppo. Innegabile il declino del tessuto territoriale e commerciale conseguito alla chiusura ed alla cessazione dell’attività imprenditoriale- La Pace, il Tukul , Le Rose, che aveva scandito la crescita economica del territorio grazie alla visione ed alle indubbie capacità, i sacrifici, del compianto Cavaliere Vincenzo Castagna. Ovviamente si è alle battute iniziali, dovrà essere raggiunto nel merito quello che si prefigura come un importante accordo, che interviene dopo la manifestazione di interesse inviata dalla proprietà, dalla Società Ischiamareterme -Alberghi Castagna Silvestro e Figli S.N.C.

Alla struttura del Commissario Straordinario Giovanni Legnini con cui si cerca di definire gli impegni che dovranno essere assunti da ciascuna delle parti stipulanti, per avviare al più presto il recupero del complesso immobiliare e la rigenerazione urbana dell’intera area ubicata proprio al confine tra Lacco Ameno e Casamicciola Terme. Un sito di incontestabile pregio a due passi dalla zona rossa del sisma di Casamicciola Terme che fu l’ombelico dello sviluppo termale fino a qualche decennio fa, vicina alle aree colpite , ma anche a due passi dal centro, dai porti cittadini e dall’unico Ospedale isolano, il PO Anna Rizzoli, di fronte alla nuova sede della scuola con il plesso G.Lembo. La finalità dell’operazione, come tutte quelle che riguardano l’imponente macchina della ricostruzione, è di grande complessità e rilevanza economica ed in gran parte si pone l’obbiettivo di recuperare gli edifici di via Oneso che dalla collina di La Rita e la Sentinella, dominano il fronte mare della Fundera e le aree verdi circostanti, conferendo loro una destinazione pubblica, sulla base delle decisioni che assumerà l’amministrazione comunale di Lacco Ameno, e di poter usufruire delle altre aree edificate, per le delocalizzazioni del maggior numero possibile di famiglie colpite dal sisma e dalla frana che non potranno ricostruire nelle aree a rischio idrogeologico e soggette ad altri rischi sulla base delle indicazioni del Piano della Ricostruzione che sarà adottato dalla Regione subito dopo il Piano Stralcio dell’Autorità di Bacino. Con la proposta di cessione la proprietà dell’Ex Hotel La Pace-Ischiamareterme, si affida alla gestione commissariale per quello che potrebbe essere il più importante e concreto recupero delle rovine di uno stabile che ha tutte le carte in regola per diventare, ben progettato, la nuova cittadella del Cratere di Ischia. Un intervento che dovrebbe realizzarsi con risorse e con il contributo per la ricostruzione nella misura spettante. 5 mila metri quadri di copertura superiore, 10 milioni di euro di valore, con la maggior parte delle opere legittime ed altre opere dotate di licenza edilizia o oggetto di condono pendente. Quindi una opportunità quasi irripetibile per il territorio con l’acquisizione di volumetrie dotate in buona parte di legittimità urbanistica, parchi, giardini ed aree parcheggio a cui si accede facilmente con strade carrabili e viali privati. Una superficie notevole, un inedito ischitano, per accogliere chi non potrà più avere una casa dove la possedeva prima. Tutto fuori dalle aree di rischio vecchie e nuove dei vari “piani” che governano la scena, dal PAI della Autorità di bacino al PdRi della Regione Campania.

Si tratta di un sito di incontestabile pregio a due passi dalla zona rossa del sisma di Casamicciola Terme (che fu l’ombelico dello sviluppo termale fino a qualche decennio fa), vicina alle aree colpite ma anche a due passi dal centro

E’ questa dell’Hotel La Pace l’offerta più vantaggiosa tra quelle prospettate sin qui, sia in termini pratico amministrativo e burocratici, sia per la posizione che come edificata. La trasformazione da turistico ricettiva a residenziale, affidata nelle mani di un progettista illuminato e di buon senso, è di facile realizzazione. Concepita come un complesso di villette a schiera, con una buona progettazione, lontano dalle logiche dei casermoni spartani destinati sovente all’edilizia economica e popolare, può sfuggire dal pericolo di una nuova Scampia ad Ischia. Fino ad ora erano state due le manifestazioni di interesse pervenute alla struttura commissariale e, in particolare, quella relativa al retro del complesso Pio Monte della Misericordia a Casamicciola e lo Scheletro sulle Cave di Cavallaro di Proprietà Iacono. Sulla “Salita per La Pace”, però, ci sono tutti gli ingredienti dal pianto di vista architettonico ed urbanistico per ricavare un numero sufficiente di case unifamiliari che forniscono le opportunità fin qui solo vagheggiate ed attese da tanto, troppo tempo. Un altro tassello che potrebbe aggiungersi al difficile piano delle delocalizzazioni e in ciò dell’acquisizione di immobili e spazi destinati, fin qui, ai nuovi quartieri dormitorio post catastrofe. Secondo le indiscrezioni raccolte si starebbe valutando un incontro a breve.

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gioe'

povero Antonio -povero Federico-sacrifici inutili per la nullita dei loro diretti discendenti –

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Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex