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Casamicciola… in Croce!

Adesso gli amministratori di Casamicciola, non solo quelli in carica, ma tutti quelli che si sono succeduti negli ultimi anni, non si schermino dietro le complicazioni amministrative, gli inviluppi giudiziari, i conflitti di competenza tra diritti del privato, dell’ente locale e del Demanio. Non si giustifichino con gli incontri prefissati con il Demanio, a dimostrazione dell’attenzione posta al problema. Così come non basta difendersi, come tenta di fare il precedente Sindaco Arnaldo Ferrandino, col fatto di aver impedito – a differenza di G.B. Castagna – l’accesso alla struttura, ritenuta inagibile per motivi di instabilità ed insicurezza. Questo è un intervento minimale, che sancisce una vocazione al lento spegnersi del paese. Ben altro occorreva ed occorre per riportare la struttura ad una proficuità turistico produttiva. La questione del Capricho equivale a quella del Pio Monte della Misericordia. Come può un Sindaco, un’amministrazione proporsi all’elettorato se già non ha in mente una strategia di sviluppo, un piano di recupero e rifunzionalizzazione del Pio Monte, del Capricho e di un’altra quindicina di strutture in disuso? Non conta solo il presente, anzi il presente che ignora il passato e non si preoccupa del futuro, porta in un vicolo cieco. Ecco perché coniughiamo, in questa pagina, la dimenticanza della ricorrenza della nascita di Croce con il crollo della cupola del Capricho. Per la necessità di raccordare il presente al passato e al futuro. Per quanto riguarda il ricordo di Croce, sono sicuro che una delle tante Associazioni culturali isolane porrà rimedio alla dimenticanza dell’ente pubblico locale e prenderà – nel corso dell’anno – qualche iniziativa per ricordare l’incidenza della storia di Casamicciola nella storia personale del grande filosofo, storico, critico letterario, ministro della Pubblica Istruzione. Per quanto riguarda il futuro, le Associazioni ( in particolare Colibrì ed OS.I.S.) hanno tentato in ogni modo di convincere l’Amministrazione ( quella passata e quella in carica) ad adottare una pianificazione per il recupero strutturale ed infrastrutturale di Casamicciola.  Tali Associazioni si sono perfino  proposte come braccio gratuito dell’ente locale per portare avanti un’ipotesi di Piano, attraverso la costituzione di una STU o attraverso qualsiasi altro strumento giuridico urbanistico fosse stato ritenuto idoneo dal Consiglio Comunale. E’ stato come parlare ad un muro di gomma. Non era la cupola del Capricho quella che speravamo cadesse. Ben altre cupole isolane dovevano e dovrebbero crollare: quella della malagestio, dell’affarismo, del teatrino della politica e degli accordi sotto banco. C’è stato un periodo in cui tanti di noi ci siamo lasciati ingannare da un ex Sindaco di Casamicciola che, con qualche sistemazione di piazza, di marciapiedi e di fiori un po’ qua e un po’ là, sembrava aver ridato vita al territorio comunale. Poi l’inganno è stato svelato: a Casamicciola  e ad Ischia, dove si sono ripetuti gli stessi bagliori e lustrini di primo acchito. Oggi, gli amministratori e i consiglieri che si alternano a Casamicciola non vengono visti più nella loro autonoma capacità propositiva e realizzativa, ma in funzione del rapporto che hanno con Giosi Ferrandino o Domenico De Siano, a conferma di una vocazione al vassallaggio politico. Tuttavia non siamo apocalittici, lasciamo sempre una porta aperta alla speranza. Il giorno in cui vedremo che non saranno solo i giornali o le Associazioni ad incalzare sui grandi temi, che non si limiteranno, Sindaci e amministratori, a venire ai convegni di studio organizzati da terzi, a portare una sterile solidarietà, il giorno in cui saranno gli amministratori a presentare una pianificazione e un Progetto per Casamicciola futura, quel giorno saremo presenti a dire: “ siamo con voi!”

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