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«Le attività abusive danneggiano il futuro dell’intera economia»

«Il mancato pagamento della tassa di soggiorno, sotto certi aspetti, è il danno meno incisivo. Chi la incassa e non la versa all’erario commette una truffa, ma questo è un danno direi “complementare”. Quello principale è costituito dalla grande quantità di queste strutture parallele contro le quali la partita è persa in partenza, visti i costi che noi albergatori dobbiamo sostenere per mantenere determinati requisiti imposti da Comuni, Regione e Asl. Gli altri invece sfuggono a ogni vincolo o controllo, spesso incassando senza alcuna registrazione. Le amministrazioni dovrebbero provvedere nell’interesse non soltanto del settore alberghiero, ma di tutta la collettività. Abbiamo già visto il fenomeno dei prezzi che crollano, manifestatosi sulla nostra isola in misura molto più marcata che altrove, e questo a medio termine porta invariabilmente a un impoverimento generale di tutta la comunità, a cominciare dalle strutture di medie e piccole dimensioni che non ce la fanno più a stare sul mercato rispettando tutti i requisiti, non avendo poi altra scelta che chiudere i battenti. Purtroppo so bene che queste cose le continuiamo a ripetere da tempo, ma è altrettanto vero che qualcosa di concreto va pur fatta. A me pare che i controlli fossero più intensi qualche tempo fa, mentre oggi si siano attenuati. È un’altra ovvietà, ma va ribadito che la nostra isola vive di turismo, e che quindi ci si dovrebbe comportare di conseguenza, dando il giusto peso a tale questione, che a lungo termine provocherà danni per tutti: è come segare il ramo sul quale tutti siamo seduti. È finita l’era in cui ciascuno poteva fregarsene degli altri: siamo tutti parte di un sistema unico».

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