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E’ in malattia, ma usa il camion N.U.; licenziato dipendente di Ischia Ambiente

Il provvedimento è stato firmato da Massimo Stilla e indirizzato a Salvatore Castaldo. L’uomo non era in servizio ma si recò sull’Arenella prelevando un mezzo senza alcuna autorizzazione. Le videocamere hanno mostrato l’episodio, la mancanza di chiarimenti ha portato al licenziamento

Un vero e proprio “terremoto” per chi guarda ai fatti dall’esterno, ma se vogliamo l’epilogo di una vicenda anche ormai abbastanza scontato, dal momento che una serie di eventi così come si erano succeduti lasciava presagire che si andasse in questa direzione. Il presidente del cda della società partecipata Ischia Servizi, l’avvocato Massimo Stilla, ha inviato una lettera di licenziamento per giusta causa al dipendente Salvatore Castaldo. I fatti si sono svolti in poco meno di un mese.

Secondo quanto si apprende il Castaldo non è al lavoro perché si trova in malattia ma in un’occasione si sarebbe recato presso il deposito dell’Arenella prelevando un camion della Ischia Ambiente per svolgere chissà quale attività prima di riportare il mezzo al suo posto. Un’operazione che non avrebbe potuto compiere per due motivi: il primo, ovviamente, era quello di trovarsi in malattia, il secondo evidentemente di non poter ricevere nessun tipo di disposizione visto lo “status” nel quale si trovava. L’iniziativa del dipendente della partecipata che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani non passò ovviamente inosservata ed anche i vertici dell’azienda osservarono che effettivamente si era verificato l’episodio che vi abbiamo0 appena esposto. Successivamente il lavoratore è stato ascoltato ma non ha evidentemente fornito spiegazioni plausibili sul gesto messo in atto e soprattutto sulle finalità dello stesso. Un silenzio che però non gli ha giovato al punto che nei suoi confronti, come detto, è scattato il licenziamento in tronco.

A riguardo, la lettera trasmessa da Massimo Stilla non lascia dubbi ad interpretazioni di sorta: “Preg.mo sig. Castaldo, relativamente alla nostra contestazione di addebiti del 21 luglio 2020, prot. 2724 da ritenersi in questa sede interamente richiamata e trascritta, viste le sue giustificazioni contenti richiesta di audizione personale; visto il verbale di audizione del 7 agosto 2020, e ritenuto che Lei alcuna giustifica ha inteso fornire, né con le deduzioni scritte, né con la sua richiesta di audizione. Considerato che i fatti contestati trovano piena conferma nei filmati dell’impianto di videosorveglianza dalle quali si desume, in maniera inequivocabile, l’allontanamento dal suo domicilio e lo svolgimento di attività lavorativa; tenuto pure conto della gravità delle infrazioni commesse in quanto in mancanza di autorizzazione ed assente dal servizio per malattia Lei ha prelevato un veicolo aziendale sottraendolo all’uso di altri dipendenti ed utilizzando lo stesso per finalità personali; considerato pure che Lei non ha chiarito che tipo di uso abbia fatto del veicolo, né quale tipologia di rifiuto abbia trasportato e scaricato di modo che risulta irrimediabilmente alterato il rapporto fiduciario che non consente la prosecuzione del rapporto di lavoro, Le comunichiamo – ai sensi dell’art. 2119 c.c., in considerazione dell’irrimediabile lesione del vincolo fiduciario e tenuto conto delle mansioni affidate – la risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa, senza preavviso e senza indennità sostituiva. Le sue residue spettanze Le verranno corrisposte entro i termini di legge e CCNL, riservando tutte le opportune azioni a tutela dei diritti ed interessi della società”.

Fin qui la lettera del presidente della Ischia Servizi ma è chiaro che la vicenda avrà inevitabilmente degli strascichi giudiziari perché non esistono dubbi sul fatto che Castaldo si rivolgerà ad un legale per impugnare il licenziamento del quale è rimasto vittima. La dinamica dei fatti, così come raccontata nella lettera, sembrerebbe francamente incontestabile e non a caso a documentarla ci sono le riprese filmate che non possono raccontare bugie. Resta da capire – circostanza che Salvatore Castaldo non ha voluto svelare nel momento in cui è stato invitato a fornire spiegazioni – per quale motivo abbia lasciato la propria abitazione prelevando un mezzo della società. Alcune voci interne riferiscono che l’uomo avrebbe utilizzato il camion della N:U. per prelevare dei rifiuti dall’abitazione di un congiunto, altri invece che abbia obbedito ai desiderata di qualche esponente di primo piano della Ischia Servizi che gli avrebbe chiesto una commissione per conto terzi. In un caso come nell’altro, la situazione adesso ha preso la piega peggiore. Ma la vicenda, inesorabilmente, vivrà gli inevitabili strascichi.

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