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Ischia, 45mila arrivi durante le feste

Dalla Redazione

ISCHIA. Finita la sbornia dei festeggiamenti per il nuovo anno, si comincia a tirare le somme dei due weekend festivi. Quest’anno, infatti,  Natale e Capodanno sono coincisi con due domeniche consecutive. Una concomitanza che si pensava potesse influire sui “numeri” riguardanti il flusso turistico verso la nostra isola, non permettendo occasioni di “ponti” festivi, ma il sistema-Ischia ha comunque retto adeguatamente, richiamando circa 45mila persone sulla nostra isola, nel periodo che va dal 22 dicembre al primo gennaio. Nel computo vanno ovviamente inseriti i residenti isolani in movimento tra Ischia e la terraferma, ma la cifra resta comunque decisamente ragguardevole, in linea con quelle registrate in precedenti occasioni, quando cioè il 2016 ha offerto la possibilità di usufruire di più giorni festivi consecutivi in corrispondenza di ricorrenze quali la festa della Liberazione a fine aprile, quella dei lavoratori il primo maggio, e la festa della Repubblica a inizio giugno. Anche in quest’ultima occasione, le presenze in arrivo sfiorarono quota 50mila. Al momento in cui scriviamo non abbiamo a disposizione i dati in dettaglio relativi agli approdi di Forio e Casamicciola, ma soltanto quelli riguardanti il principale scalo isolano, cioè il porto di Ischia, dove nei giorni festivi sono arrivate ben 28.451 persone e oltre tremilaottocento veicoli. Numeri piuttosto superiori alle partenze, pari circa 19mila persone e duemilaquattrocento veicoli. Una movimentazione totale, quindi, pari a quasi cinquantamila persone e oltre seimila veicoli attraverso lo scalo ischitano: un flusso attentamente visionato e controllato dagli uomini della Capitaneria di Porto sotto il comando del Tenente di Vascello Alessio De Angelis. Al computo, ricordiamo, vanno dunque aggiunti oltre quindicimila arrivi tramite gli altri due approdi isolani. Numeri sicuramente positivi per l’industria turistica locale, aiutata anche da un meteo più vicino alla primavera che all’inverno, nonostante l’indubbio abbassamento delle temperature materializzatosi in corrispondenza del Capodanno. Le feste di fine anno hanno quindi concluso in bellezza un 2016 cominciato con qualche incertezza, anche a causa delle inclementi condizioni meteorologiche che avevano caratterizzato la primavera, ma poi continuato alla grande, con decine di migliaia di presenze nei vari weekend “lunghi” dello scorso anno. Un’escalation culminata, com’è noto, nella migliore stagione estiva degli ultimi anni. Nonostante le ormai croniche carenze di programmazione unitaria, i dati dimostrano che i presupposti per un effettivo allungamento della stagione turistica, l’ormai mitica “destagionalizzazione”, sono reali. L’importante è finirla con le chiacchiere, e convincere ogni esercente a dare il proprio contributo per rendere attraente anche la stagione invernale ischitana. Le feste in piazza nel periodo di Natale sono un buon inizio, ma ora si tratta di consolidare ed estendere la tendenza. È vero, come viene ripetuto ormai da mesi, che il flusso turistico è stato positivamente influenzato dalla drammatica situazione internazionale, che a quanto traspare  dalle cronache non accenna a scemare (vedasi gli attentati ormai quasi settimanali in Turchia), ma è dovere dell’intero sistema-Ischia non perdere l’ennesimo treno, e non trovarsi a inutilmente a recriminare, dopo.

 

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