CRONACAPRIMO PIANO

Sindaci e avvocati uniti contro la soppressione del Tribunale

Stamane riunione nella sala consiliare del Comune di Ischia per concordare azioni forti a vari livelli per salvare la Sezione distaccata, la cui proroga non è stata inclusa nel decreto all’esame del Parlamento

Azioni immediate per evitare la chiusura del Tribunale di Ischia. L’assemblea straordinaria dell’Assoforense tenutasi ieri mattina nella sala teatro del Centro Polifunzionale è stata caratterizzata dalla volontà di reagire seduta stante alle brutte notizie provenienti da Roma giovedì scorso, quando si era appreso che la proposta di emendamento per la concessione di una ulteriore proroga per la Sezione distaccata di Ischia era stata “accantonata”, rimanendo quindi fuori dal Decreto Milleproroghe che sta arrivando in Parlamento, con tanto di apposizione della fiducia da parte del Governo Draghi. Già stamane si terrà una riunione nella sala consiliare del Comune di Ischia tra i rappresentanti dell’avvocatura e delle sei amministrazioni locali per concordare le iniziative più efficaci dirette a evitare la sciagurata ma ormai concreta ipotesi della chiusura del Tribunale.

La seduta, presieduta dall’avvocato Gino Di Meglio, non è comunque stata dedicata esclusivamente al grave problema della mancata proroga, ma come da originario ordine del giorno è stata adeguatamente trattata anche la questione relativa al periodo di congedo parentale ottenuto dal giudice del settore penale di Ischia, la dottoressa Ragosta, che aveva indotto il giudice coordinatore Manera a sottoscrivere un provvedimento che sostanzialmente trasferirebbe a Napoli i processi isolani. Una eventualità fermamente contestata dall’avvocatura ischitana.

Il presidente dell’Assoforense Gianpaolo Buono ha comunque ricordato che lunedì gli avvocati incontreranno il presidente del Tribunale di Napoli, dottoressa Garzo, per esporre tali rimostranze contro la possibilità della “migrazione” dei processi; parallelamente si cercherà di convincere il giudice Manera a mutare il provvedimento. Il presidente Buono ha inoltre illustrato in sintesi gli accadimenti di questi giorni, che vede i tribunali minori dell’Abruzzo esultare per l’avvenuta proroga, nonostante siano strutture al servizio di comunità con un numero di abitanti pari a meno della metà di quelli dell’isola d’Ischia. Il professionista ha individuato nella natura tecnica del Governo in carica uno dei motivi che ostacolano la stabilizzazione della sede di via Michele Mazzella: una volontà dall’alto – secondo Buono – che ha svuotato l’efficienza delle sezioni distaccate per giustificarne la soppressione. Secondo il Presidente, la commissione permanente che doveva esaminare la proposta di emendamento, era stata contattata dal capo di gabinetto del Ministero con indicazioni dirette alla soppressione delle sedi giudiziarie delle isole minori, che in certi ambienti sarebbero viste come il fumo negli occhi. La motivazione: spreco inutile di denaro, visto il persistente malfunzionamento: motivazione respinta con forza dall’avvocatura, visto che tali malfunzionamenti sono da ascrivere ai mancati provvedimenti in favore degli uffici giudiziari locali.

Prevista per stamane alle 8.30 una manifestazione ai piedi del Municipio di Ischia per rivendicare il diritto dei cittadini isolani a mantenere il presidio giudiziario

Una situazione ancora più “tragica” la vive l’isola d’Elba, dove avvocati e testimoni per raggiungere la sede giudiziaria in terraferma sono costretti a sobbarcarsi lunghissimi tragitti via mare e via terra. L’avvocato Buono ha quindi invocato per la categoria forense isolana una maggiore consapevolezza di sé stessa e del suo ruolo, e una forte coesione delle comunità locali: «Soltanto così potremo vincere la battaglia», ha dichiarato il presidente, annunciando entro breve tempo la convocazione di un’assemblea esclusivamente dedicata alla questione della proroga.

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Come detto, ieri l’assemblea si è comunque occupata anche del citato problema dei processi penali: sul punto ha relazionato l’avvocato Cristiano Rossetti: gli avvocati hanno incontrato il giudice coordinatore Manera, il quale ha spiegato di aver agito su delega orale del Presidente del Tribunale. Una circostanza che secondo gli avvocati configura un problema di competenza, e tra l’altro nell’esaminare le tabelle di organizzazione dell’ufficio è stato rilevato un errore, in quanto l’assenza del magistrato non è inquadrabile a impedimento, ricusazione o astensione, ma si tratta di un congedo ordinario: un aspetto che nell’incontro di lunedì a Napoli sarà illustrato al Presidente.

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Su questo punto ha suscitato grande interesse il punto di vista espresso dall’avvocato Antonio Iacono dello studio Craus, che si è richiamato al principio di legalità, spiegando che un provvedimento amministrativo, basato per di più su una delega orale, non può derogare a una norma, quella sul giudice naturale. Di conseguenza il provvedimento sarebbe nullo.

Lunedì i rappresentanti dell’Assoforense incontreranno il presidente del Tribunale a Napoli per scongiurare la “migrazione” dei processi penali in terraferma a causa del congedo ottenuto dal giudice Ragosta

In un altro intervento, l’avvocato Giuseppe Di Meglio si è espresso per un’azione forte contro l’orientamento del governo che non ha approvato la proroga per la Sezione distaccata. Secondo l’avvocato Di Meglio si tratta di una situazione di emergenza indifferibile, vista anche l’accusa assurda che secondo alcune fonti sarebbe circolata in commissione: in sostanza, sarebbe stato detto che le sezioni delle isole minori non producono un sufficiente numero di sentenze. Accusa appunto infondata, che secondo l’avvocato si spiega con le responsabilità della magistratura nelle criticità del tribunale isolano, in quanto i giudici non vogliono venire a prestare servizio a Ischia, la cui situazione va comunque differenziata da quelle di Elba e Lipari. Il professionista, che ha ricordato il suo proscioglimento con formula piena da parte della commissione di disciplina nella vicenda che riguardò il trasferimento del giudice Polcari, ha quindi invocato un’iniziativa tesa a mobilitare i partiti, che comprenda anche una manifestazione a Roma.

Il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, amareggiato e rammaricato da quanto è accaduto in commissione, si è detto d’accordo con l’avvocato Di Meglio, a favore cioè di iniziative decise per evitare la chiusura dell’ufficio giudiziario. Sarebbe assurdo doversi recare a Napoli: «Pensiamo – ha detto il sindaco – ai tanti processi edilizi che implicano la presenza di funzionari degli uffici comunali, che dovrebbero recarsi in terraferma perdendo giorni interi di lavoro: sarebbe un grave danno per l’ente dover fare a meno in maniera frequente del loro operato». Dunque, contro la palese disparità di trattamento che il governo sta riservando ai vari uffici giudiziari, il primo cittadino ha assicurato il pieno appoggio della sua e delle altre amministrazioni, anche con iniziative forti.

Sulla stessa linea il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, il quale si è detto deluso dalla politica , che ha dimostrato la propria inconsistenza. L’Ancim ha fatto un enorme lavoro, ma alla fine certe pressioni hanno vanificato le istanze isolane: «Se oggi ci tolgono il tribunale, domani ci potranno togliere l’ospedale. Non è ammissibile», ha dichiarato Pascale, dicendosi pronto insieme agli altri sindaci a iniziative serie, seguendo le indicazioni dell’avvocatura. Un’attitudine confermata anche dal sindaco di Serrara Fontana, Irene Iacono: «Tutta la comunità isolana va tutelata, noi sindaci siamo al fianco degli avvocati in questa battaglia». 

Gianpaolo Buono: «Chiedo alla nostra categoria una maggiore consapevolezza di sé stessa e del suo ruolo, e una forte coesione delle comunità locali. Soltanto così potremo vincere la battaglia»

L’assemblea si è conclusa con l’approvazione all’unanimità dello stato di agitazione dell’avvocatura, e della decisione di chiedere ufficialmente al giudice coordinatore Manera di revocare il provvedimento sui processi penali, con minaccia di ulteriori e più incisive azioni, come la proclamazione dell’astensione sia a Ischia che soprattutto a Napoli nell’eventualità dello spostamento dei processi nel capoluogo campano.

Contestualmente, sulla questione relativa al salvataggio del Tribunale, è stata fissata la riunione di stamane al Municipio di via Iasolino tra Assoforense e sindaci isolani: prima, durante e dopo l’incontro si svolgerà anche una manifestazione nella piazza antistante gli uffici comunali, a partire dalle 8.30, per rivendicare il diritto degli isolani a mantenere il tribunale sul proprio territorio. Prevista anche la presenza delle tv nazionali.

Foto Franco Trani

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Luigi Boccanfuso

Solo per dovere di cronaca sarebbe intellettualmente onesto riportare che c’è anche una larga fetta di cittadinanza e di avvocati che sono indifferenti e/o favorevoli alla chiusura del tribunale d’Ischia.
In ogni caso vorrei auspicare che questa stessa unità e mobilitazione dei 6 sindaci dell’isola venisse spesa per favorire un serio e rigoroso decreto di divieto,sbarco e circolazione di auto e mezzi pesanti durante la stagione turistica e per sollecitare interventi urgentissimi per la tutela e il ripascimento della spiaggia dei Maronti pressoché scomparsa.

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